Politica
Donato Piglionica risponde alle domande del MeetUp il Grillaio
Manca all'appello solo Lillino Colonna
Altamura - giovedì 25 marzo 2010
10.12
Pubblichiamo integralmente le risposte alle domande del MeetUp il Grillaio del candidato sindaco per il Centrosinistra Donato Piglionica. Rimandiamo anche alle risposte degli altri due candidati alla carica di sindaco Mario Stacca e Angela Cornacchia.
Scrive MeetUp il Grillaio scrive di aver ricevuto le risposte di Donato Piglionica accompagnate dal seguente messaggio: "Ci rendiamo conto, solo oggi, che per un errore nell'indirizzo e-mail, le risposte inviatevi 4 giorni fa non vi sono pervenute. Grazie e buona giornata. Donato Piglionica". MeeUp il Grillaio aggiunge: "Siamo ovviamente ben lieti di pubblicare le risposte del candidato unico del centrosinistra. Casomai anche le risposte di Lillino Colonna si fossero perse nel web, il nostro indirizzo corretto è : meetup.ilgrillaio@gmail.com".
Per le domande 1-2-3 mi ricollego alle risposte di Aria Fresca, poiché esse sono estrapolate dal nostro programma di governo.
1- Nel programma abbiamo stabilito la redazione di un piano per promuovere una nuova cultura dell'acqua che preveda:
- il monitoraggio dello stato della falda al fine di tutelare/ripristinare la risorsa ed evitare inquinamenti;
- indagini per rilevare se e quali abitazioni siano prive di impianto di depurazione e scaricano i liquami direttamente in falda (pratica diffusissima durante gli anni passati);
- sistemi di incentivazione per l'uso dell'acqua di rubinetto nei locali pubblici (uffici e mense comunali, scuole) e nelle abitazioni private ("acqua del sindaco" sui mezzi di informazione, progetti per le scuole);
- avvio della progettazione e conseguente realizzazione di una rete di fogna bianca e annesso sistema di raccolta delle acque piovane.
2- Attraverso una presenza costante dei rappresentanti pubblici, del sindaco in prima persona, con puntuale relazione al consiglio comunale e ai cittadini dello stato dei lavori. Una presenza che veda Altamura soggetto promotore di iniziative sul tema della tutela dell'acqua come bene comune e diritto di tutti, così da costruire une rete pubblica sempre più vasta di amministrazioni che condividano le best practises sul tema.
3- a. Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo "rifiuti zero".
b. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.
c. Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.
d. Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.
e. Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.
f. Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.
g. Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l'occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l'edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un'azienda italiana in Africa).
4- Certamente, nell'ottica della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, coinvolgeremo gli altamurani nel cammino di definizione del nuovo capitolato d'appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti con le forme più opportune ed utili per una loro reale e fattiva collaborazione.
5- Per arrivare all'obiettivo del "rifiuto zero" occorre innanzitutto dar vita ad una seria politica di educazione al consumo. Nel nostro programma sono previsti incentivi e premialità fiscali per quelle attività commerciali che installino al loro interno distributori alla spina di latte, acqua, detersivi ecc. in modo da ridurre la quantità di plastica in circolazione, nonché per quegli esercizi che istituiscano il vuoto a rendere per le bottiglie di vetro. A ciò deve accompagnarsi un ingente rafforzamento della raccolta differenziata. In tal senso, intendiamo istituzionalizzare il servizio di raccolta porta a porta, soprattutto nelle periferie che sono sprovviste di bidoni e campane e intendiamo, attraverso la trasformazione della Tarsu in Tia, premiare con sgravi fiscali quei cittadini che riescano a raggiungere punte di eccellenza nella raccolta differenziata che oggi, con una media regionale del 17%, ad Altamura è ferma al 9%, un risultato scandaloso di cui Stacca ha anche coraggio di vantarsi.
6- Lo sviluppo urbanistico di questi tre lustri, figlio di scellerate politiche dei governi cittadini di centro-destra ha prodotto una espansione drogata della città con conseguente e irreversibile consumo del territorio. E' nostra intenzione bloccare questa innaturale espansione, cominciando ad occuparci di riqualificare l'esistente. Il candidato Stacca afferma che l'espansione urbanistica dà lavoro alle imprese e ossigeno all'economia e che per questo non può essere bloccata. E' falso. Dar vita ad un intenso piano di riqualificazione dell'esistente costituisce una ancor più grande occasione di lavoro e di sviluppo per le imprese altamurane e al tempo stesso rappresenta un'opera di risarcimento verso quei cittadini che da dieci anni aspettano servizi nei quartieri periferici, aree verdi per lasciare i loro figli e nipoti liberi di giocare, uffici comunali e sanitari che non li obblighino ad andare dall'altra parte della città per semplici adempimenti. Un simile progetto rappresenta il modo migliore per garantire sviluppo e solidità alla nostra economia senza violentare ulteriormente il nostro territorio.
7- Primo atto della mia eventuale Amministrazione sarà la revoca di quella scellerata delibera che indirizza verso la riperimetrazione del Parco. In questi giorni il candidato Stacca sta divulgando la falsa affermazione secondo cui il Parco sarebbe di ostacolo al libero esercizio dell'attività agricola per convincere i cittadini a schierarsi con lui contro il Parco. Non è così. Anzi. Il Parco dell'Alta Murgia ha norme di governo molto flessibili perfettamente compatibili con l'esercizio di una libera e normale attività agricola e, dirò di più, costituisce anche l'occasione per sperimentare agricoltura di qualità, come quella biologica. Ciò che è evidente è che il Parco impedisce a determinati gruppi di interesse assai vicini al candidato Stacca di impiantare pannelli fotovoltaici su terreni agricoli e fare business sulla pelle del territorio, cosa già accaduta negli anni scorsi con lo spietramento della Murgia. Certo, occorre ripensare la funzione del Parco che in questi anni (peraltro di gestione politicizzata dal centro-destra) è stato più un carrozzone amministrativo che una reale occasione di sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di fare del Parco lo sportello unico delle autorizzazioni in materia ambientale e agricola, rendendo i cittadini consapevoli che se usciremo dal Parco potremmo anche diventare obiettivo di chi intende impiantare centrali nucleari nel territorio meridionale. Il Parco ci difende, oggi, da questo rischio.
8- La sede idonea per gli impianti fotovoltaici sono i tetti delle abitazioni. Bloccheremo ogni tentativo speculatorio che intenda fare business attraverso il consumo dissennato del territorio. Valuteremo, assieme al Parco dell'Alta Murgia, le richieste di installazione che perverranno, fermo restando che la nostra intenzione è quella di evitare che il territorio dell'Alta Murgia si trasformi in un enorme parco energetico da abbandonare appena saranno esauriti i contributi nazionali e sopranazionali che incentivano il ricorso a tali forme di energia.
9- La pubblicazione on line delle delibere consiliari, di giunta e dei dirigenti è un obbligo di legge in ossequio alla trasparenza amministrativa, pertanto ottempereremo immediatamente a tale obbligo emanando anche un atto di indirizzo ai dirigenti affinché il linguaggio utilizzato nella stesura delle delibere non sia eccessivamente tecnico in modo da risultare incomprensibile ai cittadini non dotati di cognizioni tecniche in materia. Solo così si potrà realizzare la vera trasparenza.
Quanto alle dirette streaming del consiglio comunale e della Giunta occorre verificare cosa preveda il contratto attualmente in essere con l'emittente televisiva Canale 2 e quali siano le disposizioni regolamentari in materia. Ad ogni buon conto è nostra intenzione garantire la massima diffusione possibile dei momenti decisionali e pertanto, compatibilmente ai vincoli normativi e contrattuali, cercheremo di garantire la diffusione per via informatica sia delle riunioni consiliari che delle riunioni di Giunta.
10- La partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali che li riguardano è uno dei miei principali obiettivi. In questi anni si è sofferto un deficit di dialogo tra amministratori ed amministrati che ha prodotto risultati tutt'altro che edificanti. Penso in particolare ai casi del parcheggio in Piazza Castello e dell'antenna in via Manzoni, nei quali l'Amministrazione Comunale prima si è incamminata nella direzione di determinati interventi e poi ha fatto marcia indietro in forza della protesta di cittadini organizzati in comitati. Credo che se questi cittadini fossero stati interpellati prima e non dopo l'adozione di determinati atti amministrativi si sarebbero evitate proteste ed insieme a loro si sarebbe cercata la soluzione più idonea per contemperare interessi pubblici e privati. In virtù di ciò è mia intenzione istituzionalizzare i Comitati di Quartiere, prevedendo, come da Statuto Comunale, forme di periodica e costante interlocuzione tra l'Amministrazione e i referenti di tali comitati. Credo che la cifra del cambiamento rispetto all'esperienza dell'Amministrazione Stacca si misuri soprattutto sul grado di coinvolgimento dei cittadini nel processo di governo della città.
24/03/2010, Donato Piglionica
1- Nel programma abbiamo stabilito la redazione di un piano per promuovere una nuova cultura dell'acqua che preveda:
- il monitoraggio dello stato della falda al fine di tutelare/ripristinare la risorsa ed evitare inquinamenti;
- indagini per rilevare se e quali abitazioni siano prive di impianto di depurazione e scaricano i liquami direttamente in falda (pratica diffusissima durante gli anni passati);
- sistemi di incentivazione per l'uso dell'acqua di rubinetto nei locali pubblici (uffici e mense comunali, scuole) e nelle abitazioni private ("acqua del sindaco" sui mezzi di informazione, progetti per le scuole);
- avvio della progettazione e conseguente realizzazione di una rete di fogna bianca e annesso sistema di raccolta delle acque piovane.
2- Attraverso una presenza costante dei rappresentanti pubblici, del sindaco in prima persona, con puntuale relazione al consiglio comunale e ai cittadini dello stato dei lavori. Una presenza che veda Altamura soggetto promotore di iniziative sul tema della tutela dell'acqua come bene comune e diritto di tutti, così da costruire une rete pubblica sempre più vasta di amministrazioni che condividano le best practises sul tema.
3- a. Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo "rifiuti zero".
b. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.
c. Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.
d. Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.
e. Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.
f. Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.
g. Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l'occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l'edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un'azienda italiana in Africa).
4- Certamente, nell'ottica della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, coinvolgeremo gli altamurani nel cammino di definizione del nuovo capitolato d'appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti con le forme più opportune ed utili per una loro reale e fattiva collaborazione.
5- Per arrivare all'obiettivo del "rifiuto zero" occorre innanzitutto dar vita ad una seria politica di educazione al consumo. Nel nostro programma sono previsti incentivi e premialità fiscali per quelle attività commerciali che installino al loro interno distributori alla spina di latte, acqua, detersivi ecc. in modo da ridurre la quantità di plastica in circolazione, nonché per quegli esercizi che istituiscano il vuoto a rendere per le bottiglie di vetro. A ciò deve accompagnarsi un ingente rafforzamento della raccolta differenziata. In tal senso, intendiamo istituzionalizzare il servizio di raccolta porta a porta, soprattutto nelle periferie che sono sprovviste di bidoni e campane e intendiamo, attraverso la trasformazione della Tarsu in Tia, premiare con sgravi fiscali quei cittadini che riescano a raggiungere punte di eccellenza nella raccolta differenziata che oggi, con una media regionale del 17%, ad Altamura è ferma al 9%, un risultato scandaloso di cui Stacca ha anche coraggio di vantarsi.
6- Lo sviluppo urbanistico di questi tre lustri, figlio di scellerate politiche dei governi cittadini di centro-destra ha prodotto una espansione drogata della città con conseguente e irreversibile consumo del territorio. E' nostra intenzione bloccare questa innaturale espansione, cominciando ad occuparci di riqualificare l'esistente. Il candidato Stacca afferma che l'espansione urbanistica dà lavoro alle imprese e ossigeno all'economia e che per questo non può essere bloccata. E' falso. Dar vita ad un intenso piano di riqualificazione dell'esistente costituisce una ancor più grande occasione di lavoro e di sviluppo per le imprese altamurane e al tempo stesso rappresenta un'opera di risarcimento verso quei cittadini che da dieci anni aspettano servizi nei quartieri periferici, aree verdi per lasciare i loro figli e nipoti liberi di giocare, uffici comunali e sanitari che non li obblighino ad andare dall'altra parte della città per semplici adempimenti. Un simile progetto rappresenta il modo migliore per garantire sviluppo e solidità alla nostra economia senza violentare ulteriormente il nostro territorio.
7- Primo atto della mia eventuale Amministrazione sarà la revoca di quella scellerata delibera che indirizza verso la riperimetrazione del Parco. In questi giorni il candidato Stacca sta divulgando la falsa affermazione secondo cui il Parco sarebbe di ostacolo al libero esercizio dell'attività agricola per convincere i cittadini a schierarsi con lui contro il Parco. Non è così. Anzi. Il Parco dell'Alta Murgia ha norme di governo molto flessibili perfettamente compatibili con l'esercizio di una libera e normale attività agricola e, dirò di più, costituisce anche l'occasione per sperimentare agricoltura di qualità, come quella biologica. Ciò che è evidente è che il Parco impedisce a determinati gruppi di interesse assai vicini al candidato Stacca di impiantare pannelli fotovoltaici su terreni agricoli e fare business sulla pelle del territorio, cosa già accaduta negli anni scorsi con lo spietramento della Murgia. Certo, occorre ripensare la funzione del Parco che in questi anni (peraltro di gestione politicizzata dal centro-destra) è stato più un carrozzone amministrativo che una reale occasione di sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di fare del Parco lo sportello unico delle autorizzazioni in materia ambientale e agricola, rendendo i cittadini consapevoli che se usciremo dal Parco potremmo anche diventare obiettivo di chi intende impiantare centrali nucleari nel territorio meridionale. Il Parco ci difende, oggi, da questo rischio.
8- La sede idonea per gli impianti fotovoltaici sono i tetti delle abitazioni. Bloccheremo ogni tentativo speculatorio che intenda fare business attraverso il consumo dissennato del territorio. Valuteremo, assieme al Parco dell'Alta Murgia, le richieste di installazione che perverranno, fermo restando che la nostra intenzione è quella di evitare che il territorio dell'Alta Murgia si trasformi in un enorme parco energetico da abbandonare appena saranno esauriti i contributi nazionali e sopranazionali che incentivano il ricorso a tali forme di energia.
9- La pubblicazione on line delle delibere consiliari, di giunta e dei dirigenti è un obbligo di legge in ossequio alla trasparenza amministrativa, pertanto ottempereremo immediatamente a tale obbligo emanando anche un atto di indirizzo ai dirigenti affinché il linguaggio utilizzato nella stesura delle delibere non sia eccessivamente tecnico in modo da risultare incomprensibile ai cittadini non dotati di cognizioni tecniche in materia. Solo così si potrà realizzare la vera trasparenza.
Quanto alle dirette streaming del consiglio comunale e della Giunta occorre verificare cosa preveda il contratto attualmente in essere con l'emittente televisiva Canale 2 e quali siano le disposizioni regolamentari in materia. Ad ogni buon conto è nostra intenzione garantire la massima diffusione possibile dei momenti decisionali e pertanto, compatibilmente ai vincoli normativi e contrattuali, cercheremo di garantire la diffusione per via informatica sia delle riunioni consiliari che delle riunioni di Giunta.
10- La partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali che li riguardano è uno dei miei principali obiettivi. In questi anni si è sofferto un deficit di dialogo tra amministratori ed amministrati che ha prodotto risultati tutt'altro che edificanti. Penso in particolare ai casi del parcheggio in Piazza Castello e dell'antenna in via Manzoni, nei quali l'Amministrazione Comunale prima si è incamminata nella direzione di determinati interventi e poi ha fatto marcia indietro in forza della protesta di cittadini organizzati in comitati. Credo che se questi cittadini fossero stati interpellati prima e non dopo l'adozione di determinati atti amministrativi si sarebbero evitate proteste ed insieme a loro si sarebbe cercata la soluzione più idonea per contemperare interessi pubblici e privati. In virtù di ciò è mia intenzione istituzionalizzare i Comitati di Quartiere, prevedendo, come da Statuto Comunale, forme di periodica e costante interlocuzione tra l'Amministrazione e i referenti di tali comitati. Credo che la cifra del cambiamento rispetto all'esperienza dell'Amministrazione Stacca si misuri soprattutto sul grado di coinvolgimento dei cittadini nel processo di governo della città.
24/03/2010, Donato Piglionica