Territorio
Discarica ad Altamura, la vicenda era già nota a dicembre
Stacca scrive alla città metropolitana ma nessuno risponde
Altamura - giovedì 22 gennaio 2015
8.58
Eppure si sapeva. Perché la questione della nuova discarica che potrebbe sorgere nel territorio di Altamura era nota già da mesi. Della vicenda, infatti, si era già parlato nella riunione del 4 dicembre 2014 convocata tra tutti i sindaci appartenenti all'Ato Bari 4, in piena emergenza rifiuti a cui risulta presente il vice sindaco di Altamura, Domenico Cappiello, mentre risultano assenti 19 rappresentanti comunali compresi quelli di Gravina. Tra i punti all'ordine del giorno bisognava approvare il nuovo Piano dei Conferimenti dei rifiuti in discarica dopo le recenti notizie di cronaca che hanno messo fuori uso le discariche di Trani e Conversano. Già in quella sede il presidente dell'Ato, Antonio Decaro, aveva bacchettato i sindaci sottolineando che "le decisioni da assumere per l'Assemblea saranno sempre più delicate, ad esempio la realizzazione di una nuova discarica o l'approvazione delle tariffe per il trattamento e lo smaltimento, che si ripercuoteranno sul tributo TARI per il 2015. I Sindaci devono impegnarsi, peraltro con frequenza che generalmente non eccede una volta al mese, ad essere presenti all'Assemblea ed a valutare per tempo la documentazione agli atti. Quelli assenti, soprattutto quelli che lo sono sistematicamente, verranno richiamati alle loro responsabilità".
In coda allo stesso verbale, pubblicato solo ieri sul portale ufficiale del Comune di Altamura, tra le varie ed eventuali all'ordine del giorno, spunta "l'Indagine esplorativa per l'individuazione di un sito idoneo per la realizzazione di una nuova discarica a servizio dell'ATO Bari".
"Il Direttore – si legge nel documento - riferisce che la Provincia di Bari sta effettuando una ricognizione delle procedure autorizzative relative a siti ubicati nel territorio provinciale impiegabili per lo smaltimento finale dei flussi in uscita dagli impianti di biostabilizzazione. Gli esiti non sono ancora disponibili ma da notizie ricevute sarebbero stati selezionati 28 siti, sui quali l'Ufficio di Presidenza ed il Comitato Tecnico effettueranno le proprie valutazioni, unitamente alle due proposte ad oggi pervenute direttamente all'ATO (cava nel Comune di Gioia del Colle e discarica per rifiuti solidi urbani in agro di Bitonto, loc. Torre d'Aggera)".
Appresa la notizia, però, tutti i presenti hanno preferito chiudere la discussione e rimandare ad un prossimo futuro eventuali decisioni.
Ieri intanto il sindaco Mario Stacca, ha preso carta e penna e ha inviato una comunicazione alla città metropolitana per ribadire con forza la netta contrarietà all'ipotesi di una nuova discarica ad Altamura.
"Siamo dinanzi ad un periodo storico delicato – scrive il primo cittadino - dove la nostra Regione Puglia è alle prese con una vera e propria "emergenza rifiuti". Le vecchie discariche stracolme. Quelle di nuova apertura sotto sequestro. Molte pubbliche amministrazioni, numero in continuo aumento, costrette a portare i rifiuti in discariche private con un aumento esorbitante dei costi di trasposto. Politiche ecologiche serie capaci di abbattere la frazione indifferenziata aumentando la percentuale della differenziata praticamente impalpabili. Assistiamo inermi ad una politica ambientale del tutto priva di efficacia, modernità, economicità e di vera salvaguardia del territorio".
"È pur vero – ammette Stacca - che vi è la necessità di caratterizzare altri siti nel territorio provinciale, indagine conclusasi con l'individuazione da parte dell'Ato Ba di 28 ipotetici siti allocati nel territorio provinciale e inseriti nel censimento richiesto alla Provincia. Tra questi 28 c'è anche un sito nel territorio di Altamura".
Di qui le critiche verso l'ente regionale: "Quale altra Regione avrebbe mai anche solo pensato di aprire una discarica in un territorio, la Murgia, oggi sede di un Parco Nazionale e impreziosita dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile? Quale altra Regione italiana parlerebbe oggi di discariche avendo alle porte Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019? L'Amministrazione comunale e la città di Altamura diranno "NO" ad una seconda discarica".
"Mi auguro vivamente – conclude Stacca - che la nascitura Città Metropolitana, anche nei suoi ritardi di passaggio di consegne, abbia la maturità e la sensibilità di trovare altre soluzioni che non siano la semplice, ma devastante per l'ambiente, apertura di altre discariche".
Una richiesta di aiuto, quella del primo cittadino, che almeno per il momento sembra essere caduta nel silenzio, o forse dell'indifferenza delle altre amministrazioni locali.
In coda allo stesso verbale, pubblicato solo ieri sul portale ufficiale del Comune di Altamura, tra le varie ed eventuali all'ordine del giorno, spunta "l'Indagine esplorativa per l'individuazione di un sito idoneo per la realizzazione di una nuova discarica a servizio dell'ATO Bari".
"Il Direttore – si legge nel documento - riferisce che la Provincia di Bari sta effettuando una ricognizione delle procedure autorizzative relative a siti ubicati nel territorio provinciale impiegabili per lo smaltimento finale dei flussi in uscita dagli impianti di biostabilizzazione. Gli esiti non sono ancora disponibili ma da notizie ricevute sarebbero stati selezionati 28 siti, sui quali l'Ufficio di Presidenza ed il Comitato Tecnico effettueranno le proprie valutazioni, unitamente alle due proposte ad oggi pervenute direttamente all'ATO (cava nel Comune di Gioia del Colle e discarica per rifiuti solidi urbani in agro di Bitonto, loc. Torre d'Aggera)".
Appresa la notizia, però, tutti i presenti hanno preferito chiudere la discussione e rimandare ad un prossimo futuro eventuali decisioni.
Ieri intanto il sindaco Mario Stacca, ha preso carta e penna e ha inviato una comunicazione alla città metropolitana per ribadire con forza la netta contrarietà all'ipotesi di una nuova discarica ad Altamura.
"Siamo dinanzi ad un periodo storico delicato – scrive il primo cittadino - dove la nostra Regione Puglia è alle prese con una vera e propria "emergenza rifiuti". Le vecchie discariche stracolme. Quelle di nuova apertura sotto sequestro. Molte pubbliche amministrazioni, numero in continuo aumento, costrette a portare i rifiuti in discariche private con un aumento esorbitante dei costi di trasposto. Politiche ecologiche serie capaci di abbattere la frazione indifferenziata aumentando la percentuale della differenziata praticamente impalpabili. Assistiamo inermi ad una politica ambientale del tutto priva di efficacia, modernità, economicità e di vera salvaguardia del territorio".
"È pur vero – ammette Stacca - che vi è la necessità di caratterizzare altri siti nel territorio provinciale, indagine conclusasi con l'individuazione da parte dell'Ato Ba di 28 ipotetici siti allocati nel territorio provinciale e inseriti nel censimento richiesto alla Provincia. Tra questi 28 c'è anche un sito nel territorio di Altamura".
Di qui le critiche verso l'ente regionale: "Quale altra Regione avrebbe mai anche solo pensato di aprire una discarica in un territorio, la Murgia, oggi sede di un Parco Nazionale e impreziosita dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile? Quale altra Regione italiana parlerebbe oggi di discariche avendo alle porte Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019? L'Amministrazione comunale e la città di Altamura diranno "NO" ad una seconda discarica".
"Mi auguro vivamente – conclude Stacca - che la nascitura Città Metropolitana, anche nei suoi ritardi di passaggio di consegne, abbia la maturità e la sensibilità di trovare altre soluzioni che non siano la semplice, ma devastante per l'ambiente, apertura di altre discariche".
Una richiesta di aiuto, quella del primo cittadino, che almeno per il momento sembra essere caduta nel silenzio, o forse dell'indifferenza delle altre amministrazioni locali.