Scuola e Lavoro
Diritti a scuola e dimensionamento, i successi delle scuole altamurane
L'assessore regionale Sasso ospite alla "San Francesco d'Assisi"
Altamura - venerdì 30 gennaio 2015
12.03
"In momenti di crisi scommettere sulla scuola e sulla conoscenza può rappresentare una via d'uscita e una valida reazione".
Questo lo slogan scelto dai dirigenti Tommaso Cardano e Pasqua Loviglio per sintetizzare lo spirito del convegno organizzato presso la scuola primaria "San Francesco d'Assisi".
Ospite della serata l'assessore regionale all'istruzione e alla formazione Alba Sasso, venuta a rassicurare la platea di docenti delle scuole cittadine sulla prosecuzione di "Diritti a scuola", il progetto finalizzato a prevenire la dispersione e favorire il successo scolastico con metodologie innovative, anche con interventi mirati al sostegno psicologico e all'orientamento scolastico e professionale, sperimentato da sei anni in Puglia.
"Erano in molti a non scommettere su questo progetto – commenta il consigliere regionale Michele Ventricelli nei saluti iniziali – e si è rivelato una delle cose più belle fatte da questa giunta regionale. Una scelta strategica e non episodica, da consolidare negli anni a venire, a prescindere da chi governerà la Puglia". Per Ventricelli "dal dimensionamento scolastico regionale sono giunte risposte importanti per il territorio, come l'istituzione dell'indirizzo turistico ed agrario". Un corso serale, quello attivato all'Istituto Tecnico Nervi, che porta a compimento una lunga battaglia della dirigenza scolastica, al fine di unire formazione sviluppo del territorio all'insegna dell'agroalimentare locale.
L'assessore rassicura i docenti sulla prosecuzione del progetto, anche se, specifica, "i fondi europei non arriveranno prima di settembre, la quota statale non è ancora accertabile e ci sono stati di mezzo alcuni passaggi complicati come l'approvazione del bilancio". 30 i milioni previsti dal bando che è già pronto, e prevede un 15% di cofinanziamento regionale.
"Un progetto complicato e inedito – spiega la Sasso – all'inizio le famiglie erano scettiche, e ora sono le prime a chiederlo, avendo apprezzato i risultati in termini di recupero degli svantaggi culturali di base. Gli alunni pugliesi sono notevolmente migliorati soprattutto in matematica, la dispersione scolastica è stata dimezzata". Un lavoro che però non si deve esaurire nelle ore e tra le mura scolastiche: "Occorre lavorare sull'educazione degli adulti", conclude l'esponente della giunta regionale.
"Diritti a scuola ha rotto una struttura rigida – spiega Pasquale Castellano, tutor del progetto - all'inizio i docenti erano infastiditi dalla presenza di figure esterne, poi è stato rimodulato insieme. La scuola italiana ha grandi pedagogisti ma pochi innovatori, si deve dare la possibilità a figure diverse di aiutare i ragazzi in difficoltà", mentre per Vito Lorenzo Sardone, in cabina di regia di "Dirtti a scuola", "il progetto ha funzionato grazie alla buona volontà e all'esperienza messe al servizio dell'interesse degli alunni". "Dietro ogni studente c'è una persona – afferma Giuseppe Achille, dirigente dell'istituto "Denora", portando l'esempio della propria scuola – tenendo presente questo principio abbiamo diminuito la dispersione ed i debiti formativi".
Un'esperienza, conclude Cardano "non più solo della scuola o di una parte politica", con l'auspicio, dopo i successi delle scuole altamurane certificati anche dagli organismi europei, che nel 2015 non sia l'ultima.
Questo lo slogan scelto dai dirigenti Tommaso Cardano e Pasqua Loviglio per sintetizzare lo spirito del convegno organizzato presso la scuola primaria "San Francesco d'Assisi".
Ospite della serata l'assessore regionale all'istruzione e alla formazione Alba Sasso, venuta a rassicurare la platea di docenti delle scuole cittadine sulla prosecuzione di "Diritti a scuola", il progetto finalizzato a prevenire la dispersione e favorire il successo scolastico con metodologie innovative, anche con interventi mirati al sostegno psicologico e all'orientamento scolastico e professionale, sperimentato da sei anni in Puglia.
"Erano in molti a non scommettere su questo progetto – commenta il consigliere regionale Michele Ventricelli nei saluti iniziali – e si è rivelato una delle cose più belle fatte da questa giunta regionale. Una scelta strategica e non episodica, da consolidare negli anni a venire, a prescindere da chi governerà la Puglia". Per Ventricelli "dal dimensionamento scolastico regionale sono giunte risposte importanti per il territorio, come l'istituzione dell'indirizzo turistico ed agrario". Un corso serale, quello attivato all'Istituto Tecnico Nervi, che porta a compimento una lunga battaglia della dirigenza scolastica, al fine di unire formazione sviluppo del territorio all'insegna dell'agroalimentare locale.
L'assessore rassicura i docenti sulla prosecuzione del progetto, anche se, specifica, "i fondi europei non arriveranno prima di settembre, la quota statale non è ancora accertabile e ci sono stati di mezzo alcuni passaggi complicati come l'approvazione del bilancio". 30 i milioni previsti dal bando che è già pronto, e prevede un 15% di cofinanziamento regionale.
"Un progetto complicato e inedito – spiega la Sasso – all'inizio le famiglie erano scettiche, e ora sono le prime a chiederlo, avendo apprezzato i risultati in termini di recupero degli svantaggi culturali di base. Gli alunni pugliesi sono notevolmente migliorati soprattutto in matematica, la dispersione scolastica è stata dimezzata". Un lavoro che però non si deve esaurire nelle ore e tra le mura scolastiche: "Occorre lavorare sull'educazione degli adulti", conclude l'esponente della giunta regionale.
"Diritti a scuola ha rotto una struttura rigida – spiega Pasquale Castellano, tutor del progetto - all'inizio i docenti erano infastiditi dalla presenza di figure esterne, poi è stato rimodulato insieme. La scuola italiana ha grandi pedagogisti ma pochi innovatori, si deve dare la possibilità a figure diverse di aiutare i ragazzi in difficoltà", mentre per Vito Lorenzo Sardone, in cabina di regia di "Dirtti a scuola", "il progetto ha funzionato grazie alla buona volontà e all'esperienza messe al servizio dell'interesse degli alunni". "Dietro ogni studente c'è una persona – afferma Giuseppe Achille, dirigente dell'istituto "Denora", portando l'esempio della propria scuola – tenendo presente questo principio abbiamo diminuito la dispersione ed i debiti formativi".
Un'esperienza, conclude Cardano "non più solo della scuola o di una parte politica", con l'auspicio, dopo i successi delle scuole altamurane certificati anche dagli organismi europei, che nel 2015 non sia l'ultima.