Eventi e cultura
DipingiAmo Altamura, una mostra presso il Palazzo Baldassarre
66 opere realizzate da 50 artisti. Esposizione fino al 6 maggio 2012
Altamura - giovedì 5 aprile 2012
10.52
Dallo scorso 23 marzo sino al prossimo 6 maggio, presso il Palazzo Baldassarre ad Altamura, è possibile visitare la mostra "DipingiAmo Altamura". Sono esposte 66 opere realizzate da 50 artisti che in qualche modo hanno cercato di presentare degli scorci della città. Una realizzazione un po' pop, che sembra riprendere gli stili delle design week milanesi, ma quanto mai attuale. La mostra, infatti, si presenta in modo sobrio e minimale, ma sicuramente ricco di contenuti. A significare che questa città, pur in questo momento così difficile, è davvero ricca non solo di arte, di tradizioni e di buon cibo, ma anche di cultura e di artisti che hanno tanto da raccontarci. Sentiamo Filippo Aruanno presidente dell'associazione "Alma Cultura" che ha curato l'allestimento della mostra.
Come nasce l'iniziativa DipingiAmo Altamura?
La mostra prende spunto da un'iniziativa simile realizzata dal comune di Rivoli. Per questo il comune ha indetto un bando pubblico vinto dalla nostra associazione Alama Cultura. L'associazione è nata nel 2011 per la realizzazione di eventi culturali, lo scorso settembre dal 3 al 10, abbiamo curato la prima mostra di pittura presso la chiesa di San Leonardo su Pino Navedoro, artista gravinese contemporaneo.
Che cosa hanno espresso gli artisti?
Per poter partecipare alla mostra bisognava illustrare degli scorci della città di Altamura e i partecipanti, artisti tra i 18 e i 70 anni, provenienti non solo da Altamura e dai paesi limitrofi come Gravina, ma anche da Lecce, Roma, Bologna e Torino, hanno risposto presentando dei lavori eterogenei. Lo scopo è stato quello di rendere partecipi gli osservatori dell'importanza di alcuni scorci, come quelli del centro storico per esempio, che invece normalmente non notiamo.
Oltre a mostrare degli scorci altamurani, quale altro sguardo hanno espresso gli artisti in questo momento storico di crisi e di transizione?
Ci sono dei dipinti palesemente critici, per esempio un dipinto di Gennaro Ciccimarra che ha raffigurato la chiesa di San Liberatore, una chiesa del '400, con accanto dei bidoni, quindi è evidente la richiesta di salvaguardare la bellezza. Poi c'è il dipinto di Angelo Raffaele Andrulli in cui è raffigurato un claustro che ha un divieto di accesso come elemento fondamentale. Altri artisti invece, sono stati più romantici dipingendo per esempio degli angoli del centro storico con dei ricordi del passato.
Possiamo dire che Altamura oltre ad essere la città dove si fa del buon pane, che un tempo ha fatto parte del distretto del salotto, è anche una città ricca di arte e di artisti?
Sicuramente ci sono degli artisti molto bravi che stanno pian piano emergendo. Per esempio Mimmo Ventura e Mimmo Laterza. Poi ce ne sono altri artisti che vivono fuori. Al di là di questo c'è bisogno di eventi di maggiore spessore che diano la possibilità agli stessi pittori di esprimere ancora meglio le proprie potenzialità e le proprie capacità.
In allegato alcune immagini.
Lorenzo Loizzo
Come nasce l'iniziativa DipingiAmo Altamura?
La mostra prende spunto da un'iniziativa simile realizzata dal comune di Rivoli. Per questo il comune ha indetto un bando pubblico vinto dalla nostra associazione Alama Cultura. L'associazione è nata nel 2011 per la realizzazione di eventi culturali, lo scorso settembre dal 3 al 10, abbiamo curato la prima mostra di pittura presso la chiesa di San Leonardo su Pino Navedoro, artista gravinese contemporaneo.
Che cosa hanno espresso gli artisti?
Per poter partecipare alla mostra bisognava illustrare degli scorci della città di Altamura e i partecipanti, artisti tra i 18 e i 70 anni, provenienti non solo da Altamura e dai paesi limitrofi come Gravina, ma anche da Lecce, Roma, Bologna e Torino, hanno risposto presentando dei lavori eterogenei. Lo scopo è stato quello di rendere partecipi gli osservatori dell'importanza di alcuni scorci, come quelli del centro storico per esempio, che invece normalmente non notiamo.
Oltre a mostrare degli scorci altamurani, quale altro sguardo hanno espresso gli artisti in questo momento storico di crisi e di transizione?
Ci sono dei dipinti palesemente critici, per esempio un dipinto di Gennaro Ciccimarra che ha raffigurato la chiesa di San Liberatore, una chiesa del '400, con accanto dei bidoni, quindi è evidente la richiesta di salvaguardare la bellezza. Poi c'è il dipinto di Angelo Raffaele Andrulli in cui è raffigurato un claustro che ha un divieto di accesso come elemento fondamentale. Altri artisti invece, sono stati più romantici dipingendo per esempio degli angoli del centro storico con dei ricordi del passato.
Possiamo dire che Altamura oltre ad essere la città dove si fa del buon pane, che un tempo ha fatto parte del distretto del salotto, è anche una città ricca di arte e di artisti?
Sicuramente ci sono degli artisti molto bravi che stanno pian piano emergendo. Per esempio Mimmo Ventura e Mimmo Laterza. Poi ce ne sono altri artisti che vivono fuori. Al di là di questo c'è bisogno di eventi di maggiore spessore che diano la possibilità agli stessi pittori di esprimere ancora meglio le proprie potenzialità e le proprie capacità.
In allegato alcune immagini.
Lorenzo Loizzo