Politica
Dimissioni di Rosa Melodia, ore decisive per la crisi
Consiglio comunale: convocate cinque sedute per l'assestamento di bilancio
Altamura - lunedì 13 settembre 2021
9.49
Dopo i fiumi di parole e le accuse reciproche che hanno sgretolato una parte della maggioranza, il destino del governo cittadino si compie nuovamente in consiglio comunale. Sono state convocate cinque sedute consecutive dell'assise, a partire da oggi e fino a venerdì (sempre alle 17, con inizio previsto alle ore 18), per approvare l'assestamento di bilancio, un atto fondamentale per la continuità della vita amministrativa. Questa settimana, infatti, scade la diffida del Prefetto ad adempiere per l'approvazione dei provvedimenti, altrimenti verrà nominato un commissario. Per legge era il 31 luglio la scadenza per dare il via libera questi atti che, invece, sono ancora all'ordine del giorno.
L'approvazione dell'assestamento di bilancio si lega a doppio filo alle dimissioni della sindaca Rosa Melodia, presentate lunedì in consiglio comunale.
In questi giorni sono state dette e scritte tante parole, anche troppe, ma senza alcun mea culpa (da parte di nessuno). E tutto questo sebbene per più di tre anni la maggioranza uscita a pezzi dalla crisi abbia governato condividendo i provvedimenti di consiglio e di giunta. Come dire: "C'eravamo tanto amati... ma ora è finita".
Sono stati, inoltre, giorni convulsi di telefonate e incontri. Per risolvere la crisi si sono mossi il Pd regionale (subito, al primo giorno) e altri esponenti della politica pugliese. Negli ultimi giorni si è fatta molto concreta l'ipotesi che la sindaca possa ritirare le dimissioni e che possa essere formata una nuova maggioranza con l'inserimento di alcuni consiglieri di movimenti politici che nella giunta regionale di Emiliano sono al governo. Per questo sarà molto importante ascoltare quello che si dirà e quanto avverrà in consiglio comunale.
Riepilogando, tutto è cominciato con la revoca della giunta il 9 agosto. Un gesto forte con cui la sindaca - come lei stessa ha detto - ha voluto richiamare la coalizione ad una maggiore collaborazione e a non "lasciarla sola". Ma la mossa si è rivelata politicamente sbagliata perché nessuno degli alleati l'ha condivisa. E si sono creati i nuovi attriti. Arrivando così alle dimissioni.
Di "questioni di puntiglio" e "malintesi" ha parlato "Sinistra in Movimento" che ha espresso "il proprio rammarico per la fine prematura di un'esperienza politica che aveva determinato una netta discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni, finalmente all'insegna della trasparenza e dell'onestà". E ha rimarcato: "Non abbiamo condiviso la brusca decisione dell'azzeramento della giunta e altre scelte che la sindaca ha preso in totale seppur dolorosa solitudine. Siamo stati fino all'ultimo momento disponibili a sostenere la sindaca e a restare in maggioranza per rilanciare l'azione amministrativa, per senso della responsabilità rispetto al mandato raccolto dagli elettori, anche a causa dell'emergenza pandemica tuttora in corso. Ci chiediamo pertanto: erano davvero insuperabili gli attriti che hanno indebolito la coesione della maggioranza, se solo si fossero messe da parte le questioni di puntiglio e i malintesi che hanno determinato questa interruzione prematura?".
Il Movimento 5 stelle resta all'opposizione. "Vedremo se le dimissioni verranno revocate - hanno dichiarato la deputata Angela Masi e il consigliere Raffaele Difonzo", auspicando che "ci sia trasparenza e correttezza nei confronti della cittadinanza che è veramente stanca di questi giochi di potere. Tantissime famiglie, imprese e realtà associative del nostro territorio hanno vissuto e stanno vivendo un periodo difficile, dovuto alla pandemia, e l'instabilità o l'assenza di un governo cittadino non contribuirebbe certo a migliorare la situazione".
L'approvazione dell'assestamento di bilancio si lega a doppio filo alle dimissioni della sindaca Rosa Melodia, presentate lunedì in consiglio comunale.
In questi giorni sono state dette e scritte tante parole, anche troppe, ma senza alcun mea culpa (da parte di nessuno). E tutto questo sebbene per più di tre anni la maggioranza uscita a pezzi dalla crisi abbia governato condividendo i provvedimenti di consiglio e di giunta. Come dire: "C'eravamo tanto amati... ma ora è finita".
Sono stati, inoltre, giorni convulsi di telefonate e incontri. Per risolvere la crisi si sono mossi il Pd regionale (subito, al primo giorno) e altri esponenti della politica pugliese. Negli ultimi giorni si è fatta molto concreta l'ipotesi che la sindaca possa ritirare le dimissioni e che possa essere formata una nuova maggioranza con l'inserimento di alcuni consiglieri di movimenti politici che nella giunta regionale di Emiliano sono al governo. Per questo sarà molto importante ascoltare quello che si dirà e quanto avverrà in consiglio comunale.
Riepilogando, tutto è cominciato con la revoca della giunta il 9 agosto. Un gesto forte con cui la sindaca - come lei stessa ha detto - ha voluto richiamare la coalizione ad una maggiore collaborazione e a non "lasciarla sola". Ma la mossa si è rivelata politicamente sbagliata perché nessuno degli alleati l'ha condivisa. E si sono creati i nuovi attriti. Arrivando così alle dimissioni.
Di "questioni di puntiglio" e "malintesi" ha parlato "Sinistra in Movimento" che ha espresso "il proprio rammarico per la fine prematura di un'esperienza politica che aveva determinato una netta discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni, finalmente all'insegna della trasparenza e dell'onestà". E ha rimarcato: "Non abbiamo condiviso la brusca decisione dell'azzeramento della giunta e altre scelte che la sindaca ha preso in totale seppur dolorosa solitudine. Siamo stati fino all'ultimo momento disponibili a sostenere la sindaca e a restare in maggioranza per rilanciare l'azione amministrativa, per senso della responsabilità rispetto al mandato raccolto dagli elettori, anche a causa dell'emergenza pandemica tuttora in corso. Ci chiediamo pertanto: erano davvero insuperabili gli attriti che hanno indebolito la coesione della maggioranza, se solo si fossero messe da parte le questioni di puntiglio e i malintesi che hanno determinato questa interruzione prematura?".
Il Movimento 5 stelle resta all'opposizione. "Vedremo se le dimissioni verranno revocate - hanno dichiarato la deputata Angela Masi e il consigliere Raffaele Difonzo", auspicando che "ci sia trasparenza e correttezza nei confronti della cittadinanza che è veramente stanca di questi giochi di potere. Tantissime famiglie, imprese e realtà associative del nostro territorio hanno vissuto e stanno vivendo un periodo difficile, dovuto alla pandemia, e l'instabilità o l'assenza di un governo cittadino non contribuirebbe certo a migliorare la situazione".