Scuola e Lavoro
Dalla protesta alla proposta, aumentano le tasse all’Università di Bari
I giovani Democratici di Altamura organizzano un incontro. Sul tema interviene anche Rifondazione Comunista Puglia. Continuano i tagli del Governo alla scuola
Altamura - mercoledì 19 maggio 2010
10.49
"Dalla protesta alla proposta. Voi alzate le tasse, noi alziamo la voce", questo il titolo di un incontro organizzato dai Giovani Democratici di Altamura e in programma venerdì 21 maggio, alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura. Al centro del dibattito, la decisione dell'Ateneo barese di aumentare le tasse di iscrizione e di frequenza in seguito ai tagli ai finanziamenti operati dal Governo per i prossimi due anni. Diverse le proteste degli studenti che, da diversi giorni, in attesa di risposte, stanno occupando le facoltà di Scienze Politiche, Matematica, Lettere e Filosofia.
Gli studenti chiedono il ritiro della proposta formulata dalla Commissione Bilancio, che porterebbe nelle casse universitarie un incremento di introiti pari a circa 1 milione e 400mila euro, e propongono una rimodulazione dei parametri per fasce, che graverebbe solo sui redditi più alti.
Durante l'incontro, verranno spiegate le ragioni che hanno scatenato la protesta e dichiarate le proposte da fare al Rettore.
Interverranno Liliana Ventricelli, segretaria Gd Altamura, Pierpaolo Treglia, segretario Gd Terra di Bari, Antonio Zita, responsabile Università Gd Terra di Bari.
Il dibattito sarà aperto a qualsiasi intervento.
Sullo stesso tema si è espressa in una nota anche Tonia Guerra - Segreteria regionale Partito Rifondazione Comunista Puglia: «E' in atto una vera e propria aggressione alla cultura: i tagli alla scuola, all'università, alla ricerca non sono solo un attacco ai diritti di migliaia di lavoratori e studenti; essi sono il frutto di una politica che vuole umiliare la conoscenza e privatizzare i luoghi dove si costruisce il pensiero critico. Ai disastri delle leggi finanziarie – continua Tonia Guerra - i cui effetti non sono ancora tutti compiuti, si aggiungono le responsabilità della cattiva gestione dei singoli atenei, le conseguenze economiche e morali degli sprechi e delle baronie. A Bari, da settimane, gli studenti sono mobilitati contro una politica che intende scaricare sulle loro spalle buona parte del buco di bilancio: a pagare sarebbero i danneggiati, non i responsabili. Gli studenti stanno difendendo, con radicalità e progettualità, un patrimonio, l'università pubblica, che appartiene all'intera collettività: la loro lotta ci riguarda. La straordinaria mobilitazione di questi giorni, frutto di una percorso di partecipazione collettiva, è destinata a perdurare ben oltre le blande aperture che pure sono state conquistate dopo le occupazioni di alcune facoltà e del palazzo dell'ateneo. Il prossimo CdA, chiamato a discutere le loro proposte, sia occasione di un presidio popolare. Rifondazione Comunista è al fianco dell'intero mondo universitario e della ricerca, ne sosterrà in ogni modo le lotte, così come sostiene la mobilitazione dei tanti precari della scuola a difesa dei loro diritti, primo fra tutti quello al sapere».
Gli studenti chiedono il ritiro della proposta formulata dalla Commissione Bilancio, che porterebbe nelle casse universitarie un incremento di introiti pari a circa 1 milione e 400mila euro, e propongono una rimodulazione dei parametri per fasce, che graverebbe solo sui redditi più alti.
Durante l'incontro, verranno spiegate le ragioni che hanno scatenato la protesta e dichiarate le proposte da fare al Rettore.
Interverranno Liliana Ventricelli, segretaria Gd Altamura, Pierpaolo Treglia, segretario Gd Terra di Bari, Antonio Zita, responsabile Università Gd Terra di Bari.
Il dibattito sarà aperto a qualsiasi intervento.
Sullo stesso tema si è espressa in una nota anche Tonia Guerra - Segreteria regionale Partito Rifondazione Comunista Puglia: «E' in atto una vera e propria aggressione alla cultura: i tagli alla scuola, all'università, alla ricerca non sono solo un attacco ai diritti di migliaia di lavoratori e studenti; essi sono il frutto di una politica che vuole umiliare la conoscenza e privatizzare i luoghi dove si costruisce il pensiero critico. Ai disastri delle leggi finanziarie – continua Tonia Guerra - i cui effetti non sono ancora tutti compiuti, si aggiungono le responsabilità della cattiva gestione dei singoli atenei, le conseguenze economiche e morali degli sprechi e delle baronie. A Bari, da settimane, gli studenti sono mobilitati contro una politica che intende scaricare sulle loro spalle buona parte del buco di bilancio: a pagare sarebbero i danneggiati, non i responsabili. Gli studenti stanno difendendo, con radicalità e progettualità, un patrimonio, l'università pubblica, che appartiene all'intera collettività: la loro lotta ci riguarda. La straordinaria mobilitazione di questi giorni, frutto di una percorso di partecipazione collettiva, è destinata a perdurare ben oltre le blande aperture che pure sono state conquistate dopo le occupazioni di alcune facoltà e del palazzo dell'ateneo. Il prossimo CdA, chiamato a discutere le loro proposte, sia occasione di un presidio popolare. Rifondazione Comunista è al fianco dell'intero mondo universitario e della ricerca, ne sosterrà in ogni modo le lotte, così come sostiene la mobilitazione dei tanti precari della scuola a difesa dei loro diritti, primo fra tutti quello al sapere».