Territorio
Dall'aula di università al pascolo per imparare la biodiversità
Un corso in un'azienda agricola e zootecnica
Altamura - mercoledì 11 maggio 2022
8.00
La biodiversità si apprende sul campo. Nei pascoli. In una masseria di Altamura ha preso il via un corso per studenti universitari del dipartimento di biologia dell'Università di Bari. Ad ospitarli, fino a giugno è la stazione biologica con centro di documentazione per il lupo "Corte Cicero" in contrada La Mena, sulla strada provinciale per il Pulo. Dalle classiche aule, l'apprendimento passa in un ovile e in uno jazzo di un'azienda agricola.
Una parte teorica introduttiva e poi i "saggi" nei pascoli. Il corso di competenze trasversali riguarda le metodologie di gestione delle attività di pascolo e la conservazione della biodiversità. E sono previste esperienze dirette sulla componente floristica-vegetale e sui fattori ecologici pastorali, sul ruolo degli impollinatori e sui metodi di campionamento, sull'importanza dei pascoli per intrappolare l'anidride carbonica ed è in programma anche un censimento degli uccelli e il loro ruolo come indicatori di qualità degli habitat pascolivi.
Nell'azienda silvopastorale Jazzo Corte Cicero, situata nella parte nord orientale dell'altopiano murgiano, hanno iniziato il corso gli studenti di scienze della natura e di veterinaria, in un percorso di diversi giorni. "Vedranno applicare - spiegano gli organizzatori del corso universitario - le metodologie per il rilievo della vegetazione, per il censimento degli uccelli, delle farfalle e delle cavallette, indicatori biologici e di qualità degli habitat. Nei laboratori in natura si parlerà dell'importanza dei pastori e dei pascoli come habitat, come ecosistema, dove l'uomo interagisce con le comunità animali e quali strategie possono essere considerate per una loro conservazione. Verrà sperimentata in campo la respirazione dei pascoli e il loro ruolo come trappola dell'anidride carbonica. I docenti dell'università di Bari si alterneranno con docenti di altre realtà geografiche italiane arricchendo così i laboratori".
Una parte teorica introduttiva e poi i "saggi" nei pascoli. Il corso di competenze trasversali riguarda le metodologie di gestione delle attività di pascolo e la conservazione della biodiversità. E sono previste esperienze dirette sulla componente floristica-vegetale e sui fattori ecologici pastorali, sul ruolo degli impollinatori e sui metodi di campionamento, sull'importanza dei pascoli per intrappolare l'anidride carbonica ed è in programma anche un censimento degli uccelli e il loro ruolo come indicatori di qualità degli habitat pascolivi.
Nell'azienda silvopastorale Jazzo Corte Cicero, situata nella parte nord orientale dell'altopiano murgiano, hanno iniziato il corso gli studenti di scienze della natura e di veterinaria, in un percorso di diversi giorni. "Vedranno applicare - spiegano gli organizzatori del corso universitario - le metodologie per il rilievo della vegetazione, per il censimento degli uccelli, delle farfalle e delle cavallette, indicatori biologici e di qualità degli habitat. Nei laboratori in natura si parlerà dell'importanza dei pastori e dei pascoli come habitat, come ecosistema, dove l'uomo interagisce con le comunità animali e quali strategie possono essere considerate per una loro conservazione. Verrà sperimentata in campo la respirazione dei pascoli e il loro ruolo come trappola dell'anidride carbonica. I docenti dell'università di Bari si alterneranno con docenti di altre realtà geografiche italiane arricchendo così i laboratori".