Territorio
Crisi idrica e siccità: in Puglia approvato un piano di emergenza
Situazione molto difficile per scarsità di acqua
Altamura - giovedì 1 agosto 2024
20.07
La Giunta regionale della Puglia ha approvato ieri il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2024/2025, un documento predisposto da Regione, Arif, Acquedotto Pugliese e Acque del Sud a fronteggiare la scarsità d'acqua che si sta registrando negli ultimi mesi, con la forte riduzione della disponibilità di numerosi invasi tra Puglia e Basilicata. In delibera si legge che "dall'analisi degli scenari idrologici nel secondo semestre 2024 si evince una situazione di deficit in particolare per gli invasi lucani (Monte Cotugno soprattutto, ma anche per il Pertusillo) e per le sorgenti campane (Sele e Calore), da cui viene prelevato circa il 70% del complessivo fabbisogno potabile pugliese, insieme ad una situazione di emergenza già conclamata per il comparto irriguo che si approvvigiona dallo Schema Ofanto e dallo Schema Fortore. Per le sorgenti campane, nel periodo maggio – dicembre 2024, è prevista una riduzione delle portate rispetto alle medie storiche, rispettivamente del 5,6% per Caposele e del 21,6% per Cassano Irpino. Per quanto riguarda gli invasi si evidenzia un significativo deficit idrico, in particolare a carico dell'invaso di Monte Cotugno, di Occhito sul Fiume Fortore, del Locone e di Conza appartenenti allo Schema Ofanto. In più i cambiamenti climatici in corso riducono le precipitazioni e mettono sotto stress le fonti vitali per l'approvvigionamento del potabile".
I provvedimenti previsti partono dal contenimento dei consumi idrici fino a interventi strutturali e non strutturali di breve, medio e lungo termine. La situazione critica sarà attentamente e costantemente monitorata al fine di valutare gli ulteriori interventi e, ove necessario, attivare ulteriori procedure per la gestione della fruibilità delle risorse idriche e per tutelare gli operatori economici danneggiati dalla situazione di emergenza.
I provvedimenti previsti partono dal contenimento dei consumi idrici fino a interventi strutturali e non strutturali di breve, medio e lungo termine. La situazione critica sarà attentamente e costantemente monitorata al fine di valutare gli ulteriori interventi e, ove necessario, attivare ulteriori procedure per la gestione della fruibilità delle risorse idriche e per tutelare gli operatori economici danneggiati dalla situazione di emergenza.