Politica
Costi rifiuti, Confconsumatori e cittadini incontrano Nicola Loizzo
Il Presidente della I Commissione annuncia che ci sarà il porta a porta. «La discussione nel prossimo consiglio comunale»
Altamura - venerdì 16 dicembre 2011
11.04
2156 cittadini, insieme alla Confconsumatori, hanno sottoscritto una lettera di protesta presentata all'amministrazione comunale contro i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. A due mesi dalla scadenza del decennale contratto con la Tradeco ed in previsione del nuovo bando di gara, si chiede di «avviare il porta a porta» e «di applicare la legge a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici». Il richiamo è all'articolo 2 comma 461 della legge 244 del 24 dicembre 2007, che prevede l'obbligo, da parte degli enti locali, in sede di stipula dei contratti di servizio, di consultare le associazioni dei consumatori. Se gli articoli non dovessero essere applicati, la Confconsumatori «minaccia il ricorso alla richiesta di nullità di tutte le procedure amministrative che si attueranno».
La protesta riguarda anche «gli aumenti sproporzionati ed ingiustificati della Tarsu». Nel 2011 l'imposta è salita del 25%. Fra le cause dell'incremento ci sono i maggiori costi del trasporto dei rifiuti fuori bacino e quelli per la biostabilizzazione. Si tratta, come emerge dalla delibera di giunta comunale del 29 marzo scorso, di un aumento derivante «da disposizioni normative e dalla mancata chiusura del ciclo integrato dei rifiuti nell'ambito del bacino Ato Ba/4». Per la Confconsumatori «lo smaltimento in discarica non è sostenibile economicamente, mentre altri tipi di impianti lo sono». I sottoscrittori chiedono di eliminare i grandi cassonetti su strada e lamentano la distanza dei contenitori dell'umido dalle abitazioni.
«Per strada non ci saranno più cassonetti», annuncia il presidente della I Commissione Nicola Loizzo, che ha accettato di incontrare Confconsumatori e cittadini. «Il 7 dicembre abbiamo concluso i lavori per individuare i criteri su cui si baserà il nuovo servizio. Sarà incentrato sul porta a porta e questo comporterà un ulteriore ed annuale incremento della Tarsu di circa il 4%. Vogliamo raggiungere il 60% di differenziata e garantirne una buona qualità. È prevista la presenza di due guardie ambientali. Il dirigente del III settore Giovanni Buonamassa - sottolinea Loizzo - inserirà i criteri individuati in una delibera che dovrà essere discussa nel prossimo consiglio comunale. I dipendenti che si occupano attualmente del servizio continueranno a lavorare con l'azienda che vincerà l'appalto. Verranno, inoltre, aperti due centri comunali di raccolta, le cosiddette isole ecologiche, in cui i cittadini potranno conferire i rifiuti atipici».
La protesta riguarda anche «gli aumenti sproporzionati ed ingiustificati della Tarsu». Nel 2011 l'imposta è salita del 25%. Fra le cause dell'incremento ci sono i maggiori costi del trasporto dei rifiuti fuori bacino e quelli per la biostabilizzazione. Si tratta, come emerge dalla delibera di giunta comunale del 29 marzo scorso, di un aumento derivante «da disposizioni normative e dalla mancata chiusura del ciclo integrato dei rifiuti nell'ambito del bacino Ato Ba/4». Per la Confconsumatori «lo smaltimento in discarica non è sostenibile economicamente, mentre altri tipi di impianti lo sono». I sottoscrittori chiedono di eliminare i grandi cassonetti su strada e lamentano la distanza dei contenitori dell'umido dalle abitazioni.
«Per strada non ci saranno più cassonetti», annuncia il presidente della I Commissione Nicola Loizzo, che ha accettato di incontrare Confconsumatori e cittadini. «Il 7 dicembre abbiamo concluso i lavori per individuare i criteri su cui si baserà il nuovo servizio. Sarà incentrato sul porta a porta e questo comporterà un ulteriore ed annuale incremento della Tarsu di circa il 4%. Vogliamo raggiungere il 60% di differenziata e garantirne una buona qualità. È prevista la presenza di due guardie ambientali. Il dirigente del III settore Giovanni Buonamassa - sottolinea Loizzo - inserirà i criteri individuati in una delibera che dovrà essere discussa nel prossimo consiglio comunale. I dipendenti che si occupano attualmente del servizio continueranno a lavorare con l'azienda che vincerà l'appalto. Verranno, inoltre, aperti due centri comunali di raccolta, le cosiddette isole ecologiche, in cui i cittadini potranno conferire i rifiuti atipici».