Palazzo di città
Consiglio Comunale urgente per l'amministrazione Stacca
In aula arrivano i regolamenti per Iuc e Tasi
Altamura - sabato 6 settembre 2014
09.00
Consiglio comunale urgente.
Il presidente del consiglio Nicola Dambrosio ha convocato per martedì 9 settembre, ore 17, a palazzo di città una nuova seduta del consiglio comunale. Due i punti all'ordine del giorno: approvazione del regolamento per l'applicazione dell'Imposta Unica Comunale, ovvero la sommatoria tra Imu, Tasi e Tari (ex tares), e la determinazione per l'anno 2014 delle aliquote e eventuali detrazioni per la Tasi.
Regolamenti da approvare sulla base di proposte già licenziate dalla giunta comunale e che ora, per entrare definitivamente in vigore, devono superare la prova dell'aula consiliare.
Un via libera che deve arrivare entro e non oltre il 10 settembre 2014, termine stabilito dalla normativa per l'approvazione delle aliquote che saranno poi pubblicate sul sito del Ministero dell'economia entro il 18 settembre 2014.
Al consiglio comunale, dunque, il compito di confermare quanto stabilito dalla giunta sebbene l'opposizione consiliare già annuncia battaglia.
Lo scoglio da superare è quello della Tasi, il tributo di nuova istituzione a copertura dei servizi comunali indivisibili (l'illuminazione pubblica, la sicurezza, l'anagrafe, la manutenzione delle strade ecc). Un tributo a cui devono provvedere tanto il possessore quanto l'utilizzatore di immobili. L'imposta si applica anche per i proprietari di "prime case" oltre ed aree edificabili e adibite a qualsiasi uso. Sono invece escluse le arre scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Inoltre sono esclusi dall'imposizione i terreni agricoli.
Scopo della Tasi: far fronte alle spese per assicurare i servizi alla cittadinanza.
Servizi che per il Municipio altamurano impongono una spesa totale di 6.503.687,87 di euro da ripartire, conti alla mano, tra Polizia municipale (2.142.000 euro), viabilità (1.085.000 euro), illuminazione pubblica (1.979.596,15 euro) mentre 54.923,54 euro saranno destinati alla Protezione civile e infine 1.240.719,77 ai parchi e alla tutela dell'ambiente. Soldi di cui solo il 52% saranno coperti dagli introiti della Tasi per cui si prevede un gettito complessivo di 3.422.245 euro.
Dati, evidentemente preoccupanti, che hanno convinto la giunta comunale ad approvare il regolamento della Tasi prevedendo l'aliquota standard dell'1 per mille su tutte le fattispecie imponibili e nessuna detrazione e agevolazione per fattispecie particolari. Un'aliquota che secondo palazzo di città "garantisce l'obiettivo principale per il quale il tributo è stato introdotto dal legislatore, ovvero l'equilibrio finanziario rispetto all'originario gettito IMU per l'abitazione principale, e in secondo luogo semplifica notevolmente le operazioni di calcolo del dovuto, in particolare nel caso di abitazioni possedute da più comproprietari, oltre a garantire un prelievo moderato su tutti gli immobili ed i contribuenti, evitando pesanti incrementi soltanto per taluni cittadini".
Come dire: paghiamo tutti per pagare meno.
Il presidente del consiglio Nicola Dambrosio ha convocato per martedì 9 settembre, ore 17, a palazzo di città una nuova seduta del consiglio comunale. Due i punti all'ordine del giorno: approvazione del regolamento per l'applicazione dell'Imposta Unica Comunale, ovvero la sommatoria tra Imu, Tasi e Tari (ex tares), e la determinazione per l'anno 2014 delle aliquote e eventuali detrazioni per la Tasi.
Regolamenti da approvare sulla base di proposte già licenziate dalla giunta comunale e che ora, per entrare definitivamente in vigore, devono superare la prova dell'aula consiliare.
Un via libera che deve arrivare entro e non oltre il 10 settembre 2014, termine stabilito dalla normativa per l'approvazione delle aliquote che saranno poi pubblicate sul sito del Ministero dell'economia entro il 18 settembre 2014.
Al consiglio comunale, dunque, il compito di confermare quanto stabilito dalla giunta sebbene l'opposizione consiliare già annuncia battaglia.
Lo scoglio da superare è quello della Tasi, il tributo di nuova istituzione a copertura dei servizi comunali indivisibili (l'illuminazione pubblica, la sicurezza, l'anagrafe, la manutenzione delle strade ecc). Un tributo a cui devono provvedere tanto il possessore quanto l'utilizzatore di immobili. L'imposta si applica anche per i proprietari di "prime case" oltre ed aree edificabili e adibite a qualsiasi uso. Sono invece escluse le arre scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Inoltre sono esclusi dall'imposizione i terreni agricoli.
Scopo della Tasi: far fronte alle spese per assicurare i servizi alla cittadinanza.
Servizi che per il Municipio altamurano impongono una spesa totale di 6.503.687,87 di euro da ripartire, conti alla mano, tra Polizia municipale (2.142.000 euro), viabilità (1.085.000 euro), illuminazione pubblica (1.979.596,15 euro) mentre 54.923,54 euro saranno destinati alla Protezione civile e infine 1.240.719,77 ai parchi e alla tutela dell'ambiente. Soldi di cui solo il 52% saranno coperti dagli introiti della Tasi per cui si prevede un gettito complessivo di 3.422.245 euro.
Dati, evidentemente preoccupanti, che hanno convinto la giunta comunale ad approvare il regolamento della Tasi prevedendo l'aliquota standard dell'1 per mille su tutte le fattispecie imponibili e nessuna detrazione e agevolazione per fattispecie particolari. Un'aliquota che secondo palazzo di città "garantisce l'obiettivo principale per il quale il tributo è stato introdotto dal legislatore, ovvero l'equilibrio finanziario rispetto all'originario gettito IMU per l'abitazione principale, e in secondo luogo semplifica notevolmente le operazioni di calcolo del dovuto, in particolare nel caso di abitazioni possedute da più comproprietari, oltre a garantire un prelievo moderato su tutti gli immobili ed i contribuenti, evitando pesanti incrementi soltanto per taluni cittadini".
Come dire: paghiamo tutti per pagare meno.