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Politica

Consiglio comunale, nulla di fatto

Le discussioni affrontate. Rimandati ad oggi i lavori d'Assise

Un Consiglio comunale animato quello di ieri.

All'attenzione del Sindaco è stata posta l'interpellanza avanzata dal consigliere Enzo Colonna sulla questione "Cava Pontrelli". "La paleosuperficie è o non è inserita negli elenchi dei Beni demaniali?", è la domanda prima. Di qui sarebbero partite, se solo ci fosse stato un circoscritto riscontro da parte di Stacca, numerose altre considerazioni, legate tra l'altro anche alla stima del sito che la Sovrintendenza avrebbe comunicato alla proprietà. Ma gli espedienti della politica si fanno evidenti in determinate situazioni. Il primo cittadino, in risposta al consigliere, spostando l'indice della discussione su altri capitoli, ha ribadito che "al momento non sono giunti documenti ufficiali sulla stima" e che "spesso le testate giornalistiche dichiarano il falso". Un altro capitolo, appunto, quest'ultima sua frase.

Sul tavolo delle discussioni si è posto poi, per il resto delle ore di lavoro, il caso "Via vecchia Buoncammino". Si tratta della riqualificazione del sito archeologico che insiste nella zona, con accordo di programma in variante, il cui schema andava posto al voto. Ma nulla di fatto. La faccenda è rimandata ai lavori in aula di oggi.

L'area interessata è pari a 5527 metri quadri di proprietà privata, attualmente tipizzata G5 zona archeologica dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1), quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali. Infatti, in questo spazio sono stati rinvenuti 40 anni fa i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca antecedente. Il piano di riqualificazione prevede la realizzazione di edificio polifunzionale con servizi e parco archeologico. Un'impresa di costruzioni altamurana ha presentato un accordo di programma al Comune (avvalendosi di un passaggio disposto dal Tar che vede in via teorica l'ammissione di edificabilità in alcuni casi) che prevede la costruzione di fabbricati per residenza e attività commerciali per 13.709 metri cubi. In cambio l'impresa ritiene di riqualificare la zona a livello funzionale, di recupero e fruizione dei resti archeologici, cedendo l'area interessata al Comune unitamente ad un edificio di un piano di circa 300 metri quadri.

Dopo lunghi e ripetuti interventi ieri da parte delle diverse parti politiche, la seduta si è sciolta per mancanza del numero legale dei consiglieri. L'opposizione, che riconosce come indispensabile un intervento di riqualificazione, ma che vede il premio da assegnare al privato in una area diversa dal sito, durante la discussione aveva già annunciato che non avrebbe partecipato al voto lasciando la maggioranza sola in questa decisione e marcando così il netto dissenso all'approvazione dello schema di accordo.

Sulle ultime battute, Lillino Colonna (consigliere di maggioranza) ha proposto, come soluzione, di procedere alla stima del sito con un conto economico e di dar seguito poi alla delocalizzazione dei volumi in un'altra area. Tutto questo "a voce". Di fronte a tanto, il consigliere Mimmo Laterza, che lo scorso venerdì ha presentato le sue dimissioni da vicepresidente del Consiglio (forse anticipando l'incipit di un dissapore con la maggioranza?), ha avanzato l'idea di mettere per iscritto nel deliberato le proposte di Lillino Colonna. E questo punto, prevedibile la sospensione del Consiglio per la successiva verifica del numero legale.
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