Consiglio comunale, molte polemiche in aula

Notte fonda, ore 2.15: si svuota finalmente l'aula consiliare dopo un'accesa seduta. Tre i provvedimenti approvati.

Il primo concerne la farmacia comunale. La quota partecipativa del 51% del Comune va all'asta a partire dal valore di mercato stabilito in 220mila euro da uno studio di consulenza milanese. 16 voti, quelli della maggioranza, a determinarlo. In risposta alle accuse di svendita di un bene comune mosse dai banchi della opposizione e ampiamente argomentate, il Sindaco ha puntualizzato alcuni passaggi. Innanzitutto la titolarità della farmacia resta all'Ente e, fino alla preparazione degli atti dovuti, la base d'asta potrebbe essere rivalutata a seguito di una più approfondita consulenza da parte della società milanese anche relativamente al comma 2 della legge 122/2010 che regola la possibilità di interventi economici da parte del Comune dopo i bilanci negativi registrati negli anni. Altro quesito su cui si è a lungo dibattuto è lo spostamento di sede della farmacia comunale, attualmente sita in via Londra, quartiere S. Giuliano. Ma Stacca taglia corto: esiste il principio della territorialità, al momento non è stata varata definitivamente nessuna misura sulla liberalizzazione, pertanto la sede della farmacia comunale resta il locale in via Londra, 400 metri quadri per un fitto di 1800 euro.

L'attenzione dei consiglieri si è rivolta poi alla proposta relativa ai lavori di adeguamento della complanare ad est della contrada Serra Limpsi. Approvato il progetto definitivo per apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.

Sul rimborso anticipato di mutui (la cifra in ballo è di 533.000 euro) si è scatenata una polemica tale da determinare l'abbandono dell'aula da parte della minoranza. 16 i voti che hanno consentito l'approvazione del provvedimento, tutti di maggioranza.