Politica
Consiglio comunale, approvato il rendiconto di gestione 2013
Una mozione d’ordine di maggioranza blinda la delibera
Altamura - martedì 8 luglio 2014
10.17
Quello che sembrava essere l'ennesimo, e non l'ultimo consiglio di una lunga serie dedicata all'approvazione del rendiconto di gestione 2013, mette a sorpresa la parola fine a un'estenuante discussione.
Questo l'esito dell'assise di ieri, che inizia con il colpo di scena che determinerà il prosieguo della discussione: la presentazione, da parte della maggioranza, di una mozione d'ordine per rendere improcedibili gli emendamenti. Nel recepirla, il presidente del consiglio Nicola D'Ambrosio ricorda la diffida prefettizia in merito ai ritardi nell'approvazione del rendiconto, una situazione che per la maggioranza di Stacca è valida e sufficiente ad annullare la discussione, blindando la delibera.
A nulla valgono le obiezioni delle opposizioni, che cercano di ostacolare l'approvazione della mozione chiedendo un parere scritto e definendola illegittima, mentre il presidente difende la scelta: "Il principio – sottolinea D'Ambrosio – è quello di improcedibilità, una volta presone atto dobbiamo farlo valere da oggi, in base all'autotutela che sana anche la situazione passata. Nei prossimi giorni sarà depositata una motivazione scritta".
La mozione passa con il voto scontato della sola maggioranza, e la discussione delle dichiarazioni di voto sul provvedimento diventa una lunga serie di attacchi da parte delle opposizioni, sia alla maggioranza ma soprattutto al presidente: "Sei scaduto a rango di consigliere – è l'affondo di Pietro Ciccimarra – passando da impresentabile a complice del sindaco. State scrivendo una delle pagine peggiori della politica altamurana". Parole dure che torneranno anche negli interventi degli altri esponenti della minoranza.
Il secondo colpo di scena arriva quando Donato Piglionica prende la parola per annunciare le proprie dimissioni da consigliere, a causa dei gravosi impegni professionali. "Non siamo più 31 ma 30 – argomenta Enzo Colonna – occorre la surroga del dimissionario per proseguire la seduta. Siete abusivi e falsari", mentre Lello Rella definisce "illegittima" la seduta, parlando di "follia amministrativa". Ma anche questo tentativo di sbarrare la strada alle mosse della maggioranza si scontra con le argomentazioni della segretaria comunale: l'unica modalità ammissibile di presentazione delle dimissioni è quella prevista dal protocollo, le sedute prima della ricostituzione del plenum sono legittime.
Alla fine la delibera, dopo oltre un mese di discussione, viene approvata dalla risicata maggioranza di Stacca, mentre le opposizioni escono dall'aula annunciando ricorso al Tar. Il clima degli ultimi mesi di consiliatura si preannuncia rovente…
Questo l'esito dell'assise di ieri, che inizia con il colpo di scena che determinerà il prosieguo della discussione: la presentazione, da parte della maggioranza, di una mozione d'ordine per rendere improcedibili gli emendamenti. Nel recepirla, il presidente del consiglio Nicola D'Ambrosio ricorda la diffida prefettizia in merito ai ritardi nell'approvazione del rendiconto, una situazione che per la maggioranza di Stacca è valida e sufficiente ad annullare la discussione, blindando la delibera.
A nulla valgono le obiezioni delle opposizioni, che cercano di ostacolare l'approvazione della mozione chiedendo un parere scritto e definendola illegittima, mentre il presidente difende la scelta: "Il principio – sottolinea D'Ambrosio – è quello di improcedibilità, una volta presone atto dobbiamo farlo valere da oggi, in base all'autotutela che sana anche la situazione passata. Nei prossimi giorni sarà depositata una motivazione scritta".
La mozione passa con il voto scontato della sola maggioranza, e la discussione delle dichiarazioni di voto sul provvedimento diventa una lunga serie di attacchi da parte delle opposizioni, sia alla maggioranza ma soprattutto al presidente: "Sei scaduto a rango di consigliere – è l'affondo di Pietro Ciccimarra – passando da impresentabile a complice del sindaco. State scrivendo una delle pagine peggiori della politica altamurana". Parole dure che torneranno anche negli interventi degli altri esponenti della minoranza.
Il secondo colpo di scena arriva quando Donato Piglionica prende la parola per annunciare le proprie dimissioni da consigliere, a causa dei gravosi impegni professionali. "Non siamo più 31 ma 30 – argomenta Enzo Colonna – occorre la surroga del dimissionario per proseguire la seduta. Siete abusivi e falsari", mentre Lello Rella definisce "illegittima" la seduta, parlando di "follia amministrativa". Ma anche questo tentativo di sbarrare la strada alle mosse della maggioranza si scontra con le argomentazioni della segretaria comunale: l'unica modalità ammissibile di presentazione delle dimissioni è quella prevista dal protocollo, le sedute prima della ricostituzione del plenum sono legittime.
Alla fine la delibera, dopo oltre un mese di discussione, viene approvata dalla risicata maggioranza di Stacca, mentre le opposizioni escono dall'aula annunciando ricorso al Tar. Il clima degli ultimi mesi di consiliatura si preannuncia rovente…