Cronaca
Condannato per estorsione un commercialista altamurano
Si tratta del 49enne Pasquale Ostuni. Confiscati beni per oltre un milione di euro
Altamura - sabato 9 giugno 2012
9.34
È stato condannato in via definitiva per estorsione, l'altamurano Pasquale Ostuni, 49enne, commercialista. Patrimoni accumulati illecitamente. La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre un milione e duecentomila euro, tutti riconducibili al commercialista Ostuni.
Il provvedimento è stato adottato dalla Corte di Appello di Catanzaro su richiesta della Procura generale. Sono stati, inoltre, confiscati alcuni rapporti finanziari. Tra questi, il capitale sociale di un'azienda di servizi sociali e contabili, di un'altra azienda che si occupa di elaborazione e registrazione dati, metà del capitale sociale di un'azienda agricola e di una edile, tutte attività che operano nella città di Altamura. Nello specifico, Pasquale Ostuni è stato condannato in via definitiva per estorsione continuata nei confronti di imprenditori di Altamura e anche del materano. La condanna è di tre anni e quattro mesi di reclusione.
La Dia ha eseguito accertamenti che si riferiscono al periodo tra il 1988 ed il 2009, analizzando bilanci aziendali e documenti bancari, dai quali è emersa una netta sproporzione tra il reddito dichiarato dal commercialista, le attività economiche esercitate e il tenore di vita familiare.
Il provvedimento è stato adottato dalla Corte di Appello di Catanzaro su richiesta della Procura generale. Sono stati, inoltre, confiscati alcuni rapporti finanziari. Tra questi, il capitale sociale di un'azienda di servizi sociali e contabili, di un'altra azienda che si occupa di elaborazione e registrazione dati, metà del capitale sociale di un'azienda agricola e di una edile, tutte attività che operano nella città di Altamura. Nello specifico, Pasquale Ostuni è stato condannato in via definitiva per estorsione continuata nei confronti di imprenditori di Altamura e anche del materano. La condanna è di tre anni e quattro mesi di reclusione.
La Dia ha eseguito accertamenti che si riferiscono al periodo tra il 1988 ed il 2009, analizzando bilanci aziendali e documenti bancari, dai quali è emersa una netta sproporzione tra il reddito dichiarato dal commercialista, le attività economiche esercitate e il tenore di vita familiare.