Politica
Come riutilizzare il Palazzo ex-Acquedotto?
Le proposte I.D.V. "Un Palazzo della Cultura e per la Cultura"
Altamura - lunedì 11 luglio 2011
11.28
In riferimento all'acquisizione del Palazzo dell'Acquedotto da parte dell'Amministrazione comunale di Altamura come patrimonio comunale, I.D.V. redige delle proposte operative sul possibile riutilizzo dell'edificio.
In una nota a firma di Filippo Lemma (coordinatore IDV Altamura) e di Giacinto Forte (coordinatore IDV Prov.Bari) si sottolinea una propensione verso le finalità di utilizzo del Palazzo che possano evidenziare un concetto di utilità sociale e di tutela delle categorie più deboli, come giovani, anziani, disoccupati, studenti universitari, stranieri.
In particolare si legge l'elenco delle possibilità proposte: "L'esistenza di spazi ampi è da destinare ad una sala convegni attrezzata che sia a disposizione in maniera gratuita o semi-gratuita che possa essere a disposizione di associazioni di categoria, artigiani, sindacati, associazioni culturali, partiti politici, volontariato etc. La presenza di giovani professionisti, commercialisti, ingegneri che abbiano un avamposto dove alternandosi periodicamente forniscano consulenze gratuite a fasce sociali particolarmente deboli. Destinazione di parte della struttura ad uffici comunali che utilizzano ancora ad oggi locali in fitto. Questa possibilità non deve essere assolutamente esclusa, ma a patto che i risparmi di spesa pubblica derivanti dall'eliminazione dei canoni di locazione, siano interamente investiti nel recupero e nella gestione del Palazzo della Cultura. La destinazione di una parte del capitolo di bilancio del Comune riservato alla Cultura spesso dilapidato attraverso manifestazioni effimere investito in strutture e recupero di ambienti dell'ex acquedotto. Luogo di formazione per nuove professioni ed antichi mestieri, sfruttando finanziamenti in materia di lavoro. Sinergie con piano per il lavoro e altri provvedimenti della Regione Puglia ,della Provincia e della UE".
E ancora vengono dati ulteriori spunti, "Sala internet interamente gratuita. E' importante che sia presente una zona a wifi-libero in modo tale che tutti possano beneficiare dell'accesso libero ad internet, che rappresenta la declinazione moderna della Cultura. Servizio di dopo-scuola per famiglie disagiate tenuto da studenti e giovani laureati. Sala esposizioni per mostre permanenti per valorizzare artisti altamurani senza che sia previsto nessun ticket per gli espositori. Info-point via Treviso? Turismo altamurano. Molti interrogativi ci poniamo sull'effettiva funzionalità di questa struttura. Perché non dislocare lì un ufficio per la promozione locale? E destinare tale struttura ad uffici comunali per abbattere i costi dei fitti pagati dall'Amministrazione. Il terazzo potrebbe essere utilizzato per allestire un piccolo osservatorio astronomico. La predisposizione di una sala di incisioni che sia fruibile con un prezzo "sociale" o attraverso dei ticket o formule di abbonamento, che sia messo a disposizione ad una miriade di gruppi altamurani che hanno difficoltà ad esternare la loro creatività e che siano coinvolti direttamente nella gestione di questo servizio. Concedere locali senza alcun canone d'affitto ad associazioni che si occupano di volontariato, di assistenza a tossicodipendenti, attraverso la previsione di un centro d'ascolto e di assistenza psicologica".
In una nota a firma di Filippo Lemma (coordinatore IDV Altamura) e di Giacinto Forte (coordinatore IDV Prov.Bari) si sottolinea una propensione verso le finalità di utilizzo del Palazzo che possano evidenziare un concetto di utilità sociale e di tutela delle categorie più deboli, come giovani, anziani, disoccupati, studenti universitari, stranieri.
In particolare si legge l'elenco delle possibilità proposte: "L'esistenza di spazi ampi è da destinare ad una sala convegni attrezzata che sia a disposizione in maniera gratuita o semi-gratuita che possa essere a disposizione di associazioni di categoria, artigiani, sindacati, associazioni culturali, partiti politici, volontariato etc. La presenza di giovani professionisti, commercialisti, ingegneri che abbiano un avamposto dove alternandosi periodicamente forniscano consulenze gratuite a fasce sociali particolarmente deboli. Destinazione di parte della struttura ad uffici comunali che utilizzano ancora ad oggi locali in fitto. Questa possibilità non deve essere assolutamente esclusa, ma a patto che i risparmi di spesa pubblica derivanti dall'eliminazione dei canoni di locazione, siano interamente investiti nel recupero e nella gestione del Palazzo della Cultura. La destinazione di una parte del capitolo di bilancio del Comune riservato alla Cultura spesso dilapidato attraverso manifestazioni effimere investito in strutture e recupero di ambienti dell'ex acquedotto. Luogo di formazione per nuove professioni ed antichi mestieri, sfruttando finanziamenti in materia di lavoro. Sinergie con piano per il lavoro e altri provvedimenti della Regione Puglia ,della Provincia e della UE".
E ancora vengono dati ulteriori spunti, "Sala internet interamente gratuita. E' importante che sia presente una zona a wifi-libero in modo tale che tutti possano beneficiare dell'accesso libero ad internet, che rappresenta la declinazione moderna della Cultura. Servizio di dopo-scuola per famiglie disagiate tenuto da studenti e giovani laureati. Sala esposizioni per mostre permanenti per valorizzare artisti altamurani senza che sia previsto nessun ticket per gli espositori. Info-point via Treviso? Turismo altamurano. Molti interrogativi ci poniamo sull'effettiva funzionalità di questa struttura. Perché non dislocare lì un ufficio per la promozione locale? E destinare tale struttura ad uffici comunali per abbattere i costi dei fitti pagati dall'Amministrazione. Il terazzo potrebbe essere utilizzato per allestire un piccolo osservatorio astronomico. La predisposizione di una sala di incisioni che sia fruibile con un prezzo "sociale" o attraverso dei ticket o formule di abbonamento, che sia messo a disposizione ad una miriade di gruppi altamurani che hanno difficoltà ad esternare la loro creatività e che siano coinvolti direttamente nella gestione di questo servizio. Concedere locali senza alcun canone d'affitto ad associazioni che si occupano di volontariato, di assistenza a tossicodipendenti, attraverso la previsione di un centro d'ascolto e di assistenza psicologica".