Politica
Città metropolitana, al voto il 28 settembre
Da Altamura parte l’appello all’unità per difendere l’area murgiana
Altamura - martedì 26 agosto 2014
9.38
Questa volta niente campagna elettorale, niente santini e niente comizi. Perché all'elezione del 28 settembre i cittadini non prenderanno parte essendo riservata ai sindaci e ai consiglieri dei comuni appartenenti alla Provincia di Bari chiamati ad eleggere il primo consiglio della Città Metropolitana.
18 i consiglieri da designare, guidati, così come prevede la legge, dal sindaco della città metropolitana, ovvero Antonio Decaro sindaco di Bari. Al consiglio metropolitano il compito di redigere e approvare lo statuto, ovvero le norme fondamentali che regolamenteranno la vita del nuovo Ente, disciplinando i rapporti tra i comuni e la città metropolitana.
Un appuntamento importante per l'intera Provincia non solo perché è il primo, e ci sono una serie di norme e regolamenti ancora da definire, ma anche perché la composizione del consiglio andrà a definire il peso specifico di ogni singolo paese, a partire dall'hinterland barese per finire ai paesi dell'Alta Murgia che pur essendo numericamente e territorialmente più importanti, sono difatti realtà marginali all'area metropolitana.
Una constatazione su cui da diverso tempo si dibatte e che ha spinto il consigliere altamurano Enzo Colonna, a pochi giorni dalla scadenza del 7-8 settembre per la consegna delle liste elettorali, a fare un appello alle forze politiche dell'intero entroterra barese.
"Se affronteremo queste elezioni – con le solite divisioni, con la solita superficialità, con le logiche di appartenenza partitica – finiremo, stante il particolare meccanismo elettorale per essere completamente e ancor più fagocitati dalla forza numerica e dalla predominanza politica e istituzionale della Città di Bari e della sua prima diretta cinta territoriale.
Da circa due mesi ho posto la questione in Comune e fuori, parlando con tutti i gruppi consiliari, con il sindaco, con rappresentanti di partito. Ho suggerito di non assecondare o appoggiare liste di partito, ma di promuovere una lista territoriale, di unire le nostre energie e i nostri voti a quelli, almeno, dei Comuni murgiani (da Corato ad Acquaviva e Gioia, passando per Gravina, Poggiorsini, Santeramo, Cassano, Bitritto, Bitetto, Toritto, Palo, Binetto)".
"Solo in questo modo - conclude Colonna - riusciremo a garantire una sufficiente rappresentanza numerica di questo territorio all'interno del consiglio metropolitano (potremmo eleggere 3-4 consiglieri), ovviamente garantendo che tale rappresentanza sia anche qualitativamente adeguata".
Un'unica lista, dunque, "con candidati di queste città ed espressione di tutti i partiti e movimenti" capace di portare nel capoluogo non le istanze di un paese ma di un intero territorio troppo spesso distante per chilometri, tradizioni e punti di vista.
Un invito chiaro per raggiungere un obiettivo altrettanto definito. Non resta che aspettare per capire quanti e quali partiti decideranno di superare le divisioni politiche e raccogliere la sfida.
18 i consiglieri da designare, guidati, così come prevede la legge, dal sindaco della città metropolitana, ovvero Antonio Decaro sindaco di Bari. Al consiglio metropolitano il compito di redigere e approvare lo statuto, ovvero le norme fondamentali che regolamenteranno la vita del nuovo Ente, disciplinando i rapporti tra i comuni e la città metropolitana.
Un appuntamento importante per l'intera Provincia non solo perché è il primo, e ci sono una serie di norme e regolamenti ancora da definire, ma anche perché la composizione del consiglio andrà a definire il peso specifico di ogni singolo paese, a partire dall'hinterland barese per finire ai paesi dell'Alta Murgia che pur essendo numericamente e territorialmente più importanti, sono difatti realtà marginali all'area metropolitana.
Una constatazione su cui da diverso tempo si dibatte e che ha spinto il consigliere altamurano Enzo Colonna, a pochi giorni dalla scadenza del 7-8 settembre per la consegna delle liste elettorali, a fare un appello alle forze politiche dell'intero entroterra barese.
"Se affronteremo queste elezioni – con le solite divisioni, con la solita superficialità, con le logiche di appartenenza partitica – finiremo, stante il particolare meccanismo elettorale per essere completamente e ancor più fagocitati dalla forza numerica e dalla predominanza politica e istituzionale della Città di Bari e della sua prima diretta cinta territoriale.
Da circa due mesi ho posto la questione in Comune e fuori, parlando con tutti i gruppi consiliari, con il sindaco, con rappresentanti di partito. Ho suggerito di non assecondare o appoggiare liste di partito, ma di promuovere una lista territoriale, di unire le nostre energie e i nostri voti a quelli, almeno, dei Comuni murgiani (da Corato ad Acquaviva e Gioia, passando per Gravina, Poggiorsini, Santeramo, Cassano, Bitritto, Bitetto, Toritto, Palo, Binetto)".
"Solo in questo modo - conclude Colonna - riusciremo a garantire una sufficiente rappresentanza numerica di questo territorio all'interno del consiglio metropolitano (potremmo eleggere 3-4 consiglieri), ovviamente garantendo che tale rappresentanza sia anche qualitativamente adeguata".
Un'unica lista, dunque, "con candidati di queste città ed espressione di tutti i partiti e movimenti" capace di portare nel capoluogo non le istanze di un paese ma di un intero territorio troppo spesso distante per chilometri, tradizioni e punti di vista.
Un invito chiaro per raggiungere un obiettivo altrettanto definito. Non resta che aspettare per capire quanti e quali partiti decideranno di superare le divisioni politiche e raccogliere la sfida.