Ospedale e sanità
Chiude Ambulatorio pediatrico, un solo medico disponibile per più di 800 bambini
I genitori scrivono alla Asl di Bari. «Negati diritti fondamentali, come quello dell’assistenza»
Altamura - lunedì 1 agosto 2011
15.44
Si mostrano preoccupati i genitori di circa 800 bambini, pazienti del medico pediatra convenzionato di libera scelta Pierluigi Ridola, operante ad Altamura, Comune che appartiene al Distretto Socio-Sanitario 4 della Asl di Bari. Hanno inviato, nei giorni scorsi, una lettera al direttore generale della Asl/Ba Domenico Colasanto, al direttore sanitario Vito Gregorio Colacicco, al direttore amministrativo Giuseppe Mancini e al direttore del Distretto Socio-Sanitario 4 di Altamura Giacomo Perrucci. Chiedono di «intervenire tempestivamente al ripristino dell'Ambulatorio pediatrico» facente capo a Ridola, sostituito al momento - ed in maniera temporanea - dalla dottoressa Maddalena Maggi.
Motivo di tale preoccupazione sarebbe il prepensionamento di Ridola e la conseguente e definitiva chiusura dell'Ambulatorio pediatrico. «Quasi 800 bambini - scrivono - si troveranno dall'oggi al domani a vedere interrotta l'erogazione della propria assistenza sanitaria obbligatoria e prevista per legge, con conseguenze disastrose per la tutela della salute dei bambini e per le forti situazioni di caos che si verranno a creare».
Nella nota sottoscritta dai genitori si evidenzia che «l'elenco dei pediatri disponibili affisso al relativo Albo della Asl di Altamura è composto da due pediatri, di cui uno può ricevere solamente i nuovi nati e l'altro ha una disponibilità esigua rimanente, avendo già dei propri iscritti, in quanto gli altri pediatri convenzionati superano di molto il massimale consentito e non possono più ricevere ulteriori iscritti oltre il numero dei pazienti che detengono». Unico medico pediatra disponibile, su dieci convenzionati - così come risulta dall'Albo della Asl/Ba sede di Altamura, sita in piazza De Napoli - è, infatti, Anna Bellomo.
«È evidente che i nostri bambini - continuano - essendo già iscritti al dott. Ridola, potranno iscriversi solamente al secondo ed unico pediatra disponibile, il quale non può da solo assorbire tutti i pazienti del dott. Ridola, circa 800, perché con i suoi supererebbero il massimo consentito, che è di 800 pazienti». I genitori si chiedono gli altri bambini che fine faranno. «In tale maniera - aggiungono - ci verrebbe precluso il diritto di legge di scegliere il proprio pediatra di fiducia, in quanto possiamo iscriverci al solo pediatra disponibile iscritto in elenco».
Una situazione che già si era verificata in precedenza. «Per la recente chiusura dell'Ambulatorio pediatrico del dott. Ventricelli i nostri bambini hanno subito già un disagio avendo dovuto cambiare medico. In questa nuova fase, oltre che subire un ulteriore disagio, si troverebbero costretti ad affrontare le interminabili attese con noi genitori sia per le visite di ambulatorio che per quelle a casa, che verrebbero praticamente cancellate per l'impossibilità e la difficoltà che il medico incontrerà nel visitare un numero eccessivo di pazienti, in oltre misura superiore al massimale previsto e consentito per legge. I nostri bambini - si sottolinea nella nota - verrebbero visitati in maniera veloce e superficiale dato il gran numero, con conseguenze dannose per la loro salute».
Più che una protesta, la lettera rappresenta una «richiesta d'aiuto. Se si creeranno le condizioni di disagio da noi paventate e denunciate - annunciano - ci vedremo costretti, nostro malgrado, a ricorrere a tutte le vie consentiteci dalla legge, oltre ad interessare le Autorità Territoriali preposte, non ultimo la mobilitazione e la richiesta d'aiuto ai mass media per rendere di dominio pubblico tale incresciosa situazione».
È stata avviata una raccolta firme dei genitori dei pazienti del dottor Ridola «a dimostrazione del disagio e a denuncia dei fondamentali diritti negati, come quello dell'assistenza». La richiesta dei sottoscrittori è che «la dottoressa Maddalena Maggi continui a prestarci la sua assistenza in qualità di sostituto di medico pediatra convenzionato di libera scelta al fine di evitare i disagi menzionati».
La questione è stata sollevata in Consiglio comunale dal consigliere Enzo Colonna (Aria Fresca) durante la seduta dello scorso 28 luglio. «Abbiamo sollecitato un'iniziativa del Sindaco - dichiara - e una nota del Presidente del Consiglio a nome dell'assemblea all'indirizzo dei vertici dell'Asl Bari finalizzate ad assicurare la copertura del servizio con altri medici pediatri convenzionati. Diversamente, sono segnali di un progressivo e preoccupante impoverimento di questa terra».
Segue a breve un ulteriore articolo di approfondimento.
Motivo di tale preoccupazione sarebbe il prepensionamento di Ridola e la conseguente e definitiva chiusura dell'Ambulatorio pediatrico. «Quasi 800 bambini - scrivono - si troveranno dall'oggi al domani a vedere interrotta l'erogazione della propria assistenza sanitaria obbligatoria e prevista per legge, con conseguenze disastrose per la tutela della salute dei bambini e per le forti situazioni di caos che si verranno a creare».
Nella nota sottoscritta dai genitori si evidenzia che «l'elenco dei pediatri disponibili affisso al relativo Albo della Asl di Altamura è composto da due pediatri, di cui uno può ricevere solamente i nuovi nati e l'altro ha una disponibilità esigua rimanente, avendo già dei propri iscritti, in quanto gli altri pediatri convenzionati superano di molto il massimale consentito e non possono più ricevere ulteriori iscritti oltre il numero dei pazienti che detengono». Unico medico pediatra disponibile, su dieci convenzionati - così come risulta dall'Albo della Asl/Ba sede di Altamura, sita in piazza De Napoli - è, infatti, Anna Bellomo.
«È evidente che i nostri bambini - continuano - essendo già iscritti al dott. Ridola, potranno iscriversi solamente al secondo ed unico pediatra disponibile, il quale non può da solo assorbire tutti i pazienti del dott. Ridola, circa 800, perché con i suoi supererebbero il massimo consentito, che è di 800 pazienti». I genitori si chiedono gli altri bambini che fine faranno. «In tale maniera - aggiungono - ci verrebbe precluso il diritto di legge di scegliere il proprio pediatra di fiducia, in quanto possiamo iscriverci al solo pediatra disponibile iscritto in elenco».
Una situazione che già si era verificata in precedenza. «Per la recente chiusura dell'Ambulatorio pediatrico del dott. Ventricelli i nostri bambini hanno subito già un disagio avendo dovuto cambiare medico. In questa nuova fase, oltre che subire un ulteriore disagio, si troverebbero costretti ad affrontare le interminabili attese con noi genitori sia per le visite di ambulatorio che per quelle a casa, che verrebbero praticamente cancellate per l'impossibilità e la difficoltà che il medico incontrerà nel visitare un numero eccessivo di pazienti, in oltre misura superiore al massimale previsto e consentito per legge. I nostri bambini - si sottolinea nella nota - verrebbero visitati in maniera veloce e superficiale dato il gran numero, con conseguenze dannose per la loro salute».
Più che una protesta, la lettera rappresenta una «richiesta d'aiuto. Se si creeranno le condizioni di disagio da noi paventate e denunciate - annunciano - ci vedremo costretti, nostro malgrado, a ricorrere a tutte le vie consentiteci dalla legge, oltre ad interessare le Autorità Territoriali preposte, non ultimo la mobilitazione e la richiesta d'aiuto ai mass media per rendere di dominio pubblico tale incresciosa situazione».
È stata avviata una raccolta firme dei genitori dei pazienti del dottor Ridola «a dimostrazione del disagio e a denuncia dei fondamentali diritti negati, come quello dell'assistenza». La richiesta dei sottoscrittori è che «la dottoressa Maddalena Maggi continui a prestarci la sua assistenza in qualità di sostituto di medico pediatra convenzionato di libera scelta al fine di evitare i disagi menzionati».
La questione è stata sollevata in Consiglio comunale dal consigliere Enzo Colonna (Aria Fresca) durante la seduta dello scorso 28 luglio. «Abbiamo sollecitato un'iniziativa del Sindaco - dichiara - e una nota del Presidente del Consiglio a nome dell'assemblea all'indirizzo dei vertici dell'Asl Bari finalizzate ad assicurare la copertura del servizio con altri medici pediatri convenzionati. Diversamente, sono segnali di un progressivo e preoccupante impoverimento di questa terra».
Segue a breve un ulteriore articolo di approfondimento.