Cessione in proprietà delle aree in diritto di superficie

In riferimento alla proposta avanzata dal gruppo consiliare del Pd nel Consiglio comunale del 23.06.2012 circa un emendamento al Bilancio di previsione 2011 sulla cessione in proprietà delle aree comprese all'interno dei P.E.E.P., assegnate a suo tempo in diritto di superficie, il consigliere Loiudice Dionigi esprime le proprie considerazioni.

La legge stabilisce che il corrispettivo delle aree è determinato dal Comune, precisando, altresì, che la trasformazione del regime di titolarità delle aree può essere effettuata, a seguito di proposta del Comune stesso, da parte dei singoli proprietari degli alloggi e loro pertinenze, per la quota millesimali di proprietà corrispondente. Ad oggi sono pervenute al Comune circa 70 domande (su 350 situazioni) di manifestazione di interesse.

Il consigliere comunale Loiudice Dionigi sta seguendo da vicino questa problematica attraverso la formulazione dell'emendamento, di interpellanze, di incontri con i cittadini dei quartieri interessati, di audizioni con i dirigenti comunali e, in collaborazione del segretario generale del Comune di Altamura, avv. Maria Angela Ettorre, ha indetto una conferenza di servizi con i dirigenti che si è tenuta lo scorso 15/05/2012.

Nella riunione si è discusso dell'argomento e di come interfacciare i due settori interessati quali l'Urbanistica e Lavori Pubblici per avviare tutte le procedure finalizzate a concludere il procedimento. Il Sindaco, nell'occasione ha ribadito la piena condivisione sulla problematica ritenendola un obiettivo di produttività per i dirigenti. Sarà creato un gruppo di lavoro.

Presso gli uffici comunali competenti è stata protocollata, a firma di Loiudice, la richiesta di riproporre l'inserimento nel Bilancio di Previsione 2012 dell'emendamento approvato nel Consiglio comunale del 23.06.2011, propedeutico per il riscatto del diritto di superficie in quanto nell'esercizio 2011 non c'è stata nessuna movimentazione contabile o provvedimento di Giunta e di Consiglio comunale che ne possa motivare la cancellazione.