La città
Centro sportivo del "Redentore", il 5 marzo l'inaugurazione
Area verde con campetti dedicata a Domenico Martimucci
Altamura - lunedì 7 febbraio 2022
16.40
La data è stata fissata e non è un giorno casuale. Il 5 marzo la parrocchia del Santissimo Redentore inaugurerà il centro sportivo "DM 10" realizzato su un suolo limitrofo alla chiesa che era spoglio e ora è diventata un'area verde e attrezzata con strutture per lo sport. DM sono le iniziali di Domenico Martimucci e 10 il suo numero di maglia quando giocava a calcio, prima che la sua vita venisse stroncata nel 2015 in un terribile crimine.
Era il 5 marzo (la mezzanotte era passata da quattordici minuti) quando avvenne l'attentato con una bomba in cui Domenico Martimucci fu ferito in modo gravissimo e morì l'1 agosto in una clinica austriaca dopo un'agonia di lunghi mesi. "Domi" è diventato un simbolo importante per Altamura, di reazione alla criminalità e di "antimafia civica" grazie all'associazione di amici e familiari "Noi siamo Domi".
In base al progetto, fortemente voluto dal parroco don Nunzio Falcicchio e realizzato da un pool di progettisti, è stata sistemata a verde un'area comunale adiacente alla chiesa, concessa dall'amministrazione comunale per gli scopi del progetto stesso. Sono stati messi a dimora alberi ed è stato realizzato un piccolo anfiteatro destinato ad ospitare la attività di catechesi e di riflessione collettiva. Realizzati, inoltre, due campi di calcio a 5 in erba sintetica, un campo da beach – volley con pavimentazione in sabbia di fiume, ed una zona attrezzata per l'attività aerobica all'aperto e per il gioco dei bambini, al fine di poter esercitare attività oratoriali, tornei parrocchiali, campi estivi. Strutture dotate di spogliatoi e dei servizi annessi comprese docce e infermeria, tutti accessibili anche alle persone con disabilità.
Per l'inaugurazione del 5 marzo è stato invitato don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera", associazione contro le mafie che ricorda le vittime di mafia. Tra queste c'è anche Domi. Don Luigi Ciotti è già stato ad Altamura, sempre al "Redentore", il 21 maggio del 2018 e in quella circostanza visitò la tomba di Martimucci al cimitero.
(Immagine dall'alto di Francesco Marcello Sette, pilota di droni qualificato)
Era il 5 marzo (la mezzanotte era passata da quattordici minuti) quando avvenne l'attentato con una bomba in cui Domenico Martimucci fu ferito in modo gravissimo e morì l'1 agosto in una clinica austriaca dopo un'agonia di lunghi mesi. "Domi" è diventato un simbolo importante per Altamura, di reazione alla criminalità e di "antimafia civica" grazie all'associazione di amici e familiari "Noi siamo Domi".
In base al progetto, fortemente voluto dal parroco don Nunzio Falcicchio e realizzato da un pool di progettisti, è stata sistemata a verde un'area comunale adiacente alla chiesa, concessa dall'amministrazione comunale per gli scopi del progetto stesso. Sono stati messi a dimora alberi ed è stato realizzato un piccolo anfiteatro destinato ad ospitare la attività di catechesi e di riflessione collettiva. Realizzati, inoltre, due campi di calcio a 5 in erba sintetica, un campo da beach – volley con pavimentazione in sabbia di fiume, ed una zona attrezzata per l'attività aerobica all'aperto e per il gioco dei bambini, al fine di poter esercitare attività oratoriali, tornei parrocchiali, campi estivi. Strutture dotate di spogliatoi e dei servizi annessi comprese docce e infermeria, tutti accessibili anche alle persone con disabilità.
Per l'inaugurazione del 5 marzo è stato invitato don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera", associazione contro le mafie che ricorda le vittime di mafia. Tra queste c'è anche Domi. Don Luigi Ciotti è già stato ad Altamura, sempre al "Redentore", il 21 maggio del 2018 e in quella circostanza visitò la tomba di Martimucci al cimitero.
(Immagine dall'alto di Francesco Marcello Sette, pilota di droni qualificato)