Cava dei dinosauri, le dichiarazioni del soprintendente De Siena
«Occorre reperire le giuste risorse». Ci vuole tempo, «ma speriamo di riuscire a valorizzare quel luogo con l'aiuto di tutti»
Era previsto per questa settimana il sopralluogo del soprintendente ai Beni Archeologici della Puglia Antonio De Siena ad Altamura, presso la cava dei dinosauri. Sopralluogo che non c'è stato. «Spero di riuscire ad essere lì la prossima settimana», annuncia in serata ad Altamuralife.it
Contattato telefonicamente dalla redazione, De Siena spiega che la procedura di esproprio della cava richiederà tempi lunghi. L'Ufficio Tecnico Erariale e la Soprintendenza stanno effettuando una stima del valore della cava, ovvero di tutta la zona che circonda la paleosuperficie. «Quando avremo fatto una valutazione chiara, il proprietario verrà informato delle nostre intenzioni». Intenzioni riconducibili all'esproprio.
Dopo aver effettuato la stima del valore della cava, la Soprintendenza dovrà informare anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Una serie di procedure che non possono essere espletate in poco tempo. Anche perché, aggiunge De Siena, «occorre, poi, reperire le giuste risorse».
La paleosuperficie con le impronte è, per legge, di proprietà dello Stato. Su di essa dal 2000 c'è il vincolo della Soprintendenza Archeologica della Puglia. La cava per l'estrazione di inerti in cui è stata scoperta appartiene, invece, ad un privato, la Valle dei Dinosauri Srl, già Ecospi.
«Speriamo di riuscire, con l'aiuto di tutti, a valorizzare quel luogo», conclude De Siena.
Ma prima di valorizzare la cava, è necessario preservare le orme, dal momento che sono trascorsi più di 12 anni e gli agenti atmosferici stanno rischiando di danneggiarle in maniera irreparabile. Eppure ora c'è la speranza che qualcosa, finalmente, possa cambiare.