Economia
Caro-carburanti, autotrasportatori di Altamura si fermano
Organizzati un presidio e un'assemblea cittadina della categoria per protesta
Altamura - lunedì 21 febbraio 2022
11.00
Aggiornamento del 22 febbraio 2022
Grande partecipazione ieri all'assemblea degli autotrasportatori. Per la giornata di oggi si attende l'esito di un incontro tra le associazioni di categoria del trasporto privato e il vice ministro alle infrastrutture e alle mobilità sostenibili Teresa Bellanova. La richiesta della categoria è di porre un calmiere al caro-carburanti che incide pesantemente sui costi dopo i notevoli rincari che non accennano a diminuire. Anzi, lo scenario internazionale - con i venti di guerra tra Ucraina e Russia e una possibile grave instabilità - fanno temere ulteriori peggioramenti.
Gli autotrasportatori stanno iniziando a "scioperare". Ieri si è tenuto un presidio a ridosso della strada statale 96, in una stazione di servizio, con decine di camion fermi. Iniziativa durata alcune ore, poi il presidio si è concluso.
Notizia del 21 febbraio 2022
Gli autotrasportatori di Altamura sono pronti al fermo collettivo per protestare contro il caro-carburanti e chiedere interventi urgenti e agevolazioni al Governo nazionale. Già da oggi vari addetti ai lavori hanno iniziato a non viaggiare e c'è un presidio nella stazione di servizio antistante l'hotel "Saurus".
Inoltre, alle 17.00, presso la sala Tommaso Fiore del Gal con ingresso in piazza Resistenza, è indetta un'assemblea cittadina in cui si farà il punto della situazione, con l'obiettivo di organizzare delle forme unitarie di protesta. A Foggia, ad esempio, gli autotrasportatori hanno deciso di spegnere i motori per cinque giorni e anche Altamura si sta unendo a questa mobilitazione.
Il "costo alla colonnina" incide notevolmente sull'incremento dei costi per gli autotrasportatori. Il settore, di per sé, non vive un buon momento anche perché è sempre più difficile trovare persone disposte a mettersi al volante. L'incremento dei costi dei carburanti (gasolio, gas naturale e AdBlue) è un duro colpo.
Per questo si chiede un'attenzione specifica al settore da parte del Governo finora ritenuto "assente". Il problema è identico su scala nazionale. Finora le manifestazioni sono a macchia di leopardo (in Puglia i primi a fermarsi sono stati i foggiani) ma non si esclude che si possa arrivare ad uno stop unitario dell'autotrasporto.
(Testo e foto - diritti riservati)
Grande partecipazione ieri all'assemblea degli autotrasportatori. Per la giornata di oggi si attende l'esito di un incontro tra le associazioni di categoria del trasporto privato e il vice ministro alle infrastrutture e alle mobilità sostenibili Teresa Bellanova. La richiesta della categoria è di porre un calmiere al caro-carburanti che incide pesantemente sui costi dopo i notevoli rincari che non accennano a diminuire. Anzi, lo scenario internazionale - con i venti di guerra tra Ucraina e Russia e una possibile grave instabilità - fanno temere ulteriori peggioramenti.
Gli autotrasportatori stanno iniziando a "scioperare". Ieri si è tenuto un presidio a ridosso della strada statale 96, in una stazione di servizio, con decine di camion fermi. Iniziativa durata alcune ore, poi il presidio si è concluso.
Notizia del 21 febbraio 2022
Gli autotrasportatori di Altamura sono pronti al fermo collettivo per protestare contro il caro-carburanti e chiedere interventi urgenti e agevolazioni al Governo nazionale. Già da oggi vari addetti ai lavori hanno iniziato a non viaggiare e c'è un presidio nella stazione di servizio antistante l'hotel "Saurus".
Inoltre, alle 17.00, presso la sala Tommaso Fiore del Gal con ingresso in piazza Resistenza, è indetta un'assemblea cittadina in cui si farà il punto della situazione, con l'obiettivo di organizzare delle forme unitarie di protesta. A Foggia, ad esempio, gli autotrasportatori hanno deciso di spegnere i motori per cinque giorni e anche Altamura si sta unendo a questa mobilitazione.
Il "costo alla colonnina" incide notevolmente sull'incremento dei costi per gli autotrasportatori. Il settore, di per sé, non vive un buon momento anche perché è sempre più difficile trovare persone disposte a mettersi al volante. L'incremento dei costi dei carburanti (gasolio, gas naturale e AdBlue) è un duro colpo.
Per questo si chiede un'attenzione specifica al settore da parte del Governo finora ritenuto "assente". Il problema è identico su scala nazionale. Finora le manifestazioni sono a macchia di leopardo (in Puglia i primi a fermarsi sono stati i foggiani) ma non si esclude che si possa arrivare ad uno stop unitario dell'autotrasporto.
(Testo e foto - diritti riservati)