La città
Campo Cagnazzi, "una bomba ad orologeria"
Consegnate 1000 firme per l'immediata ristrutturazione. Aria Fresca, "nulla si è mosso"
Altamura - mercoledì 11 gennaio 2012
10.24
Si torna a parlare del campo sportivo Cagnazzi. 1000 firme di cittadini altamurani sono state depositate lo scorso 29 dicembre 2011 ufficialmente in Municipio. Un'iniziativa del Movimento cittadino Aria Fresca. Le firme sono a sostegno della petizione volta a chiedere l'immediata ristrutturazione e messa in sicurezza del Campo Cagnazzi e il rispetto della vocazione sportiva e pubblica dell'area su cui sorge. Con il deposito, è stata chiesta una risposta da parte dell'amministrazione comunale entro 60 giorni sulle azioni che intende intraprendere in merito ai punti della petizione.
"Senza un intervento celere sulle condizioni e dotazioni di sicurezza della struttura (in primis i fatiscenti spogliatoi), - si legge in un comunicato - il Campo Cagnazzi rischia di essere interdetto ai campionati di calcio. Col risultato che centinaia di sportivi si ritroverebbero letteralmente in strada, senza un luogo dove poter giocare, divertirsi, fare attività fisica".
Risale infatti al 9 marzo scorso la comunicazione ufficiale, indirizzata al sindaco Stacca, con cui il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti aveva fatto presente che il Campo Cagnazzi non avrebbe più potuto ospitare gare di calcio di tornei ufficiali se non fosse stato adeguato entro 60 giorni con urgenti lavori di ristrutturazione.
Ma da allora, "nulla si è mosso, non una pietra del Cagnazzi è stata spostata o sostituita. Nulla di nulla". Il Movimento definisce il campo Cagnazzi "una bomba ad orologeria" per le mancate prescrizioni di sicurezza in cui, atleti e pubblico, rischiano seriamente di farsi male.
Pertanto si chiede che "il Campo Cagnazzi venga immediatamente ristrutturato e messo in sicurezza e che, una volta per tutte, sia accantonato ogni progetto volto a stravolgere l'area facendo sparire la struttura sportiva. Segnaliamo anche all'amministrazione comunale, che evidentemente non ne è a conoscenza, che la Federazione Italiana Gioco Calcio si è dotata di una Commissione Regionale per l'impiantistica sportiva, in grado di rispondere a tutte le problematiche relative al tema degli impianti sportivi, anche nei confronti degli enti pubblici. In particolare, la Commissione ha il compito di monitorare lo stato degli impianti e la vigilanza sull'adeguamento degli stessi alle normative vigenti in materia".
"Senza un intervento celere sulle condizioni e dotazioni di sicurezza della struttura (in primis i fatiscenti spogliatoi), - si legge in un comunicato - il Campo Cagnazzi rischia di essere interdetto ai campionati di calcio. Col risultato che centinaia di sportivi si ritroverebbero letteralmente in strada, senza un luogo dove poter giocare, divertirsi, fare attività fisica".
Risale infatti al 9 marzo scorso la comunicazione ufficiale, indirizzata al sindaco Stacca, con cui il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti aveva fatto presente che il Campo Cagnazzi non avrebbe più potuto ospitare gare di calcio di tornei ufficiali se non fosse stato adeguato entro 60 giorni con urgenti lavori di ristrutturazione.
Ma da allora, "nulla si è mosso, non una pietra del Cagnazzi è stata spostata o sostituita. Nulla di nulla". Il Movimento definisce il campo Cagnazzi "una bomba ad orologeria" per le mancate prescrizioni di sicurezza in cui, atleti e pubblico, rischiano seriamente di farsi male.
Pertanto si chiede che "il Campo Cagnazzi venga immediatamente ristrutturato e messo in sicurezza e che, una volta per tutte, sia accantonato ogni progetto volto a stravolgere l'area facendo sparire la struttura sportiva. Segnaliamo anche all'amministrazione comunale, che evidentemente non ne è a conoscenza, che la Federazione Italiana Gioco Calcio si è dotata di una Commissione Regionale per l'impiantistica sportiva, in grado di rispondere a tutte le problematiche relative al tema degli impianti sportivi, anche nei confronti degli enti pubblici. In particolare, la Commissione ha il compito di monitorare lo stato degli impianti e la vigilanza sull'adeguamento degli stessi alle normative vigenti in materia".