Politica
Bonifiche dei rifiuti abbandonati: Regione chiede più fondi al Ministero
"Per dare supporto ai Comuni su cui ricadono i costi"
Altamura - mercoledì 21 febbraio 2024
18.17 Comunicato Stampa
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l'assessora regionale all'Ambiente Anna Grazia Maraschio hanno scritto oggi una lettera al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e al presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Jacopo Morrone per chiedere "specifiche risorse economiche aggiuntive per supportare le amministrazioni locali" nelle attività di bonifica delle aree interessate da rifiuti abbandonati.
"Come è noto – scrivono Emiliano e Maraschio - la Puglia sta attualmente affrontando una crescente ondata di sversamenti illeciti di rifiuti, situazione che compromette la bellezza del nostro territorio, danneggia l'ambiente e mina la salute pubblica. Questa pratica illegale non solo viola la normativa ambientale, ma vanifica gli sforzi compiuti dalle comunità locali, dall'amministrazione regionale e da tutte le FF.OO. per garantire la gestione sostenibile dei rifiuti e la cura del territorio.
Siamo particolarmente grati alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari per l'approfondita visita nei nostri territori nel mese di febbraio che ha consentito una più ampia consapevolezza a livello del Parlamento e del Governo della particolare gravità della situazione e della necessità di uno sforzo comune per ostacolare il proseguimento del fenomeno e di intervenire efficacemente e tempestivamente per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei territori interessati.
La Regione Puglia è da tempo impegnata in azioni volte a promuovere il contrasto ai crimini ambientali, tra cui quelli legati al traffico illecito di rifiuti. Dal 2007, è in vigore,infatti, un Accordo di Programma Quadro per Tutela Ambientale, rinnovato per il periodo 2022-2025, che vede il coinvolgimento, oltre che della Regione in qualità di soggetto promotore, della Legione Carabinieri "Puglia", del Comando unità per la Tutela Forestale, Ambientale e agroalimentare Carabinieri, del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica – Nuclei Operativi Ecologici di Bari e Lecce, Guardia di Finanza, Arpa Puglia e del CNR-IRSA. L'efficace svolgimento delle attività di controllo, di monitoraggio dell'ambiente e dei fenomeni criminosi contemplate dal citato Accordo ha portato, negli ultimi anni, al sequestro di oltre n. 5.000 siti potenzialmente contaminati.
Tuttavia, nonostante l'impegno profuso dalle Amministrazioni territoriali e dalle forze dell'ordine, si ritiene che il fenomeno imponga ulteriori sforzi non solo per contrastare efficacemente il traffico illecito dei rifiuti, ma anche per favorire le attività di rimozione e bonifica dei territori compromessi dagli sversamenti di rifiuti,che spesso gravano sui bilanci dei Comuni particolarmente interessati dai richiamati fenomeni e per i quali, in alcuni casi, la Regione Puglia è intervenuta anche con proprie risorse finanziarie (ad esempio San Severo e Chieuti).
Pur riconoscendo gli sforzi che il Ministero dell'Ambiente sta già compiendo per affrontare la gestione dei rifiuti a livello nazionale e ringraziando la Commissione per il lavoro che ha contribuito a far crescere la consapevolezza relativa alla criticità della situazione ed all'improcrastinabilità di adeguati interventi sul punto, il crescente aumento dei fenomeni rappresentati rende necessaria l'individuazione di specifiche risorse economiche aggiuntive per supportare le amministrazioni locali nelle attività di ripristino delle condizioni sanitarie e ambientali delle aree interessate dal fenomeno descritto, anche in vista del summit del G7, previsto in Puglia dal 13 al 15 giugno, al fine di garantire un'immagine adeguata del territorio nazionale alle delegazioni internazionali che prenderanno parte al vertice".
"Come è noto – scrivono Emiliano e Maraschio - la Puglia sta attualmente affrontando una crescente ondata di sversamenti illeciti di rifiuti, situazione che compromette la bellezza del nostro territorio, danneggia l'ambiente e mina la salute pubblica. Questa pratica illegale non solo viola la normativa ambientale, ma vanifica gli sforzi compiuti dalle comunità locali, dall'amministrazione regionale e da tutte le FF.OO. per garantire la gestione sostenibile dei rifiuti e la cura del territorio.
Siamo particolarmente grati alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari per l'approfondita visita nei nostri territori nel mese di febbraio che ha consentito una più ampia consapevolezza a livello del Parlamento e del Governo della particolare gravità della situazione e della necessità di uno sforzo comune per ostacolare il proseguimento del fenomeno e di intervenire efficacemente e tempestivamente per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei territori interessati.
La Regione Puglia è da tempo impegnata in azioni volte a promuovere il contrasto ai crimini ambientali, tra cui quelli legati al traffico illecito di rifiuti. Dal 2007, è in vigore,infatti, un Accordo di Programma Quadro per Tutela Ambientale, rinnovato per il periodo 2022-2025, che vede il coinvolgimento, oltre che della Regione in qualità di soggetto promotore, della Legione Carabinieri "Puglia", del Comando unità per la Tutela Forestale, Ambientale e agroalimentare Carabinieri, del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica – Nuclei Operativi Ecologici di Bari e Lecce, Guardia di Finanza, Arpa Puglia e del CNR-IRSA. L'efficace svolgimento delle attività di controllo, di monitoraggio dell'ambiente e dei fenomeni criminosi contemplate dal citato Accordo ha portato, negli ultimi anni, al sequestro di oltre n. 5.000 siti potenzialmente contaminati.
Tuttavia, nonostante l'impegno profuso dalle Amministrazioni territoriali e dalle forze dell'ordine, si ritiene che il fenomeno imponga ulteriori sforzi non solo per contrastare efficacemente il traffico illecito dei rifiuti, ma anche per favorire le attività di rimozione e bonifica dei territori compromessi dagli sversamenti di rifiuti,che spesso gravano sui bilanci dei Comuni particolarmente interessati dai richiamati fenomeni e per i quali, in alcuni casi, la Regione Puglia è intervenuta anche con proprie risorse finanziarie (ad esempio San Severo e Chieuti).
Pur riconoscendo gli sforzi che il Ministero dell'Ambiente sta già compiendo per affrontare la gestione dei rifiuti a livello nazionale e ringraziando la Commissione per il lavoro che ha contribuito a far crescere la consapevolezza relativa alla criticità della situazione ed all'improcrastinabilità di adeguati interventi sul punto, il crescente aumento dei fenomeni rappresentati rende necessaria l'individuazione di specifiche risorse economiche aggiuntive per supportare le amministrazioni locali nelle attività di ripristino delle condizioni sanitarie e ambientali delle aree interessate dal fenomeno descritto, anche in vista del summit del G7, previsto in Puglia dal 13 al 15 giugno, al fine di garantire un'immagine adeguata del territorio nazionale alle delegazioni internazionali che prenderanno parte al vertice".