Eventi e cultura
Bombetta d’Oro 2010: Pulcinella piglia tutto!
Trionfa lo spettacolo della compagnia Scaramante di Bastia Umbra. Bilancio positivo per la rassegna organizzata da La Banda degli Onesti
Altamura - lunedì 9 agosto 2010
16.31
Diciamoci la verità, se non ci fosse stata la Bombetta d'Oro 2010, una buona parte dell'estate altamurana sarebbe stata una "valle di lacrime". Senza stare a puntare il dito su nessuno, la stagione estiva degli eventi (ahinoi per chi rimane in paese) è stata pressoché inesistente, tranne alcuni episodi come ad esempio Suoni della Murgia. A La Banda degli Onesti, dunque, il merito di aver portato a teatro, ops presso l'anfiteatro a cielo aperto della Scuola Elementare San Giovanni Bosco, ogni giovedì e domenica dal 15 luglio al 5 agosto scorso, un nutrito pubblico altamurano (e non solo) desideroso di trascorrere un paio d'ore serali in allegria e divertimento.
Un festival nazionale, la Bombetta d'Oro, giunto alla sua ottava edizione e che quest'anno ha visto sfilare una cinquina di compagnie teatrali niente male, provenienti da ogni parte d'Italia: La Bottega di Rebardò da Roma con Una volta nella vita; Ada Teatro-Amici dell'Arte da Grumo Appula (Bari) con Interno con limoncello; Scaramante da Bastia Umbra (Perugia) con La ridicula historia de Pulcinella cornuto immaginario; Samarcanda da Battipaglia (Salerno) con La moglie nuova; Ma chi m'o ffa fà da Giuliano (Napoli) con Questi fantasmi. Gli ultimi due spettacoli, rispettivamente del 1° e 5 agosto, hanno visto protagonisti i padroni di casa con Generi degeneri e L'uomo dal basco rosso, frutto di un laboratorio teatrale tenuto dalla Banda.
Variegata la scelta delle proposte in concorso: dalla comicità surreale di Una volta nella vita alla commedia dell'arte di La ridicula historia de Pulcinella; dal teatro leggero di Interno con limoncello alla eduardiana Questi fantasmi, fino all'inconcludente La moglie nuova. Un pubblico attentissimo ha seguito l'intera rassegna con grande interesse e voglia di divertirsi e con un incarico in più rispetto agli anni scorsi: il premio "miglior gradimento del pubblico" intitolato all'indimenticabile Oreste Lionello da assegnare. Una giuria tecnica, invece, composta da rappresentanti di compagnie teatrali e giornali locali ha assegnato diversi premi: Miglior Spettacolo, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista, Miglior Attore/Attrice Caratterista, Menzione Speciale.
Ha trionfato La ridicula historia de Pulcinella cornuto immaginario, proposto della compagnia Scaramante di Bastia Umbra, con tre premi su sei: Miglior Spettacolo (che si è aggiudicato l'assegno di 1.000 euro), Miglior Regia (Francesco Facciolli) e Miglior Attore Protagonista (Luca Sargenti). Il premio come Miglior Attrice Protagonista è andato a Liviana Gizzi de La Bottega di Rebardò di Roma per la sua interpretazione della Donna in Una volta nella vita; quello come Miglior Attore/Attrice Caratterista a Sara Baccelliere di Ada Teatro di Grumo Appula per il ruolo di Berta in Interno con limoncello; mentre la menzione speciale a Ciro Cirillo della compagnia Ma chi m'o ffa fà di Giuliano per aver dato anima e personalità al portiere Raffaele di Questi fanstasmi. A quest'ultima commedia è andato il premio "Oreste Lionello" per il miglior gradimento del pubblico con un assegno di 300 euro.
Nella serata delle premiazioni, alla presenza del Sindaco Mario Stacca, dell'Assessore alla Cultura Giovanni Saponaro, del Consigliere Regionale Michele Ventricelli, il direttore artistico Silvano Picerco e Franco Liaco hanno intavolato un siparietto comico che ha toccato anche il tema "difficoltà economica a portare avanti una rassegna teatrale che ormai ha raggiunto un livello nazionale e dunque ha bisogno di sostegno da parte della amministrazione in primo luogo e di altri benefattori". Con un'uscita melodrammatica, tra il tragico e il comico, Liaco ha lanciato la notizia che forse l'anno prossimo la Bombetta d'Oro potrebbe anche non esserci. Finzione o realtà? Magari un trucco di scena? Staremo a vedere... Intanto chiusura di bilancio positiva, non certamente per le casse della Banda, ma "almeno" per la qualità di una rassegna che ha portato a teatro più di 4 mila persone, che non è poco. L'immagine in bianco e nero di Totò, che declama con la sua vibrante voce il capolavoro 'A livella, ha chiuso il sipario sull'ottava edizione del Festival Nazionale del Teatro Comico Bombetta d'Oro a lui ispirato. A ricordarci, qualora ce ne fosse bisogno, l'immenso dono che questo "Principe della Risata" ci ha lasciato.
In allegato le motivazioni dettagliate dei premiati.
Un festival nazionale, la Bombetta d'Oro, giunto alla sua ottava edizione e che quest'anno ha visto sfilare una cinquina di compagnie teatrali niente male, provenienti da ogni parte d'Italia: La Bottega di Rebardò da Roma con Una volta nella vita; Ada Teatro-Amici dell'Arte da Grumo Appula (Bari) con Interno con limoncello; Scaramante da Bastia Umbra (Perugia) con La ridicula historia de Pulcinella cornuto immaginario; Samarcanda da Battipaglia (Salerno) con La moglie nuova; Ma chi m'o ffa fà da Giuliano (Napoli) con Questi fantasmi. Gli ultimi due spettacoli, rispettivamente del 1° e 5 agosto, hanno visto protagonisti i padroni di casa con Generi degeneri e L'uomo dal basco rosso, frutto di un laboratorio teatrale tenuto dalla Banda.
Variegata la scelta delle proposte in concorso: dalla comicità surreale di Una volta nella vita alla commedia dell'arte di La ridicula historia de Pulcinella; dal teatro leggero di Interno con limoncello alla eduardiana Questi fantasmi, fino all'inconcludente La moglie nuova. Un pubblico attentissimo ha seguito l'intera rassegna con grande interesse e voglia di divertirsi e con un incarico in più rispetto agli anni scorsi: il premio "miglior gradimento del pubblico" intitolato all'indimenticabile Oreste Lionello da assegnare. Una giuria tecnica, invece, composta da rappresentanti di compagnie teatrali e giornali locali ha assegnato diversi premi: Miglior Spettacolo, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista, Miglior Attore/Attrice Caratterista, Menzione Speciale.
Ha trionfato La ridicula historia de Pulcinella cornuto immaginario, proposto della compagnia Scaramante di Bastia Umbra, con tre premi su sei: Miglior Spettacolo (che si è aggiudicato l'assegno di 1.000 euro), Miglior Regia (Francesco Facciolli) e Miglior Attore Protagonista (Luca Sargenti). Il premio come Miglior Attrice Protagonista è andato a Liviana Gizzi de La Bottega di Rebardò di Roma per la sua interpretazione della Donna in Una volta nella vita; quello come Miglior Attore/Attrice Caratterista a Sara Baccelliere di Ada Teatro di Grumo Appula per il ruolo di Berta in Interno con limoncello; mentre la menzione speciale a Ciro Cirillo della compagnia Ma chi m'o ffa fà di Giuliano per aver dato anima e personalità al portiere Raffaele di Questi fanstasmi. A quest'ultima commedia è andato il premio "Oreste Lionello" per il miglior gradimento del pubblico con un assegno di 300 euro.
Nella serata delle premiazioni, alla presenza del Sindaco Mario Stacca, dell'Assessore alla Cultura Giovanni Saponaro, del Consigliere Regionale Michele Ventricelli, il direttore artistico Silvano Picerco e Franco Liaco hanno intavolato un siparietto comico che ha toccato anche il tema "difficoltà economica a portare avanti una rassegna teatrale che ormai ha raggiunto un livello nazionale e dunque ha bisogno di sostegno da parte della amministrazione in primo luogo e di altri benefattori". Con un'uscita melodrammatica, tra il tragico e il comico, Liaco ha lanciato la notizia che forse l'anno prossimo la Bombetta d'Oro potrebbe anche non esserci. Finzione o realtà? Magari un trucco di scena? Staremo a vedere... Intanto chiusura di bilancio positiva, non certamente per le casse della Banda, ma "almeno" per la qualità di una rassegna che ha portato a teatro più di 4 mila persone, che non è poco. L'immagine in bianco e nero di Totò, che declama con la sua vibrante voce il capolavoro 'A livella, ha chiuso il sipario sull'ottava edizione del Festival Nazionale del Teatro Comico Bombetta d'Oro a lui ispirato. A ricordarci, qualora ce ne fosse bisogno, l'immenso dono che questo "Principe della Risata" ci ha lasciato.
In allegato le motivazioni dettagliate dei premiati.