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Territorio

Biologico, grano duro e cibo: via libera ai distretti produttivi

Sette in Puglia. Ben quattro nell'area murgiana e metropolitana barese

Con delibere della giunta regionale della Puglia sono stati riconosciuti sette distretti del cibo, in base alle condizioni previste dalla legge regionale n. 23 del 3 agosto 2007. Quattro di questi riguardano l'area murgiana e quella metropolitana barese.

I distretti sono: grano duro (Altamura e area interregionale); cibo dell'Alta Murgia; cibo dell'area metropolitana di Bari; agroecologico delle Murge e del Bradano; bioslow della Puglia; delle Lame; del Sud Est Barese.

Nello specifico:
  • Il "Distretto del Cibo Alta Murgia" rientra nella tipologia dei Distretti Produttivi rurali: la proposta presenta obiettivi che, pur appartenendo allo stesso macrosettore agroalimentare di altre proposte formulate, è caratterizzata dalla specificità geomorfologica del territorio, dalla vocazione ambientale dei soggetti ricompresi nel Parco e, infine, dalla specificità delle risorse naturali presenti nella zona e oggetto di tipica valorizzazione produttiva.
  • Il "Distretto del grano duro" è composto da 90 aziende che rientrano tutte nella filiera del grano duro, dagli agricoltori ai molitori, dai sementieri ai panificatori, fino ai trasportatori. Nell'istanza si rappresenta che l'insieme delle aziende aderenti registra una forza lavoro di 2.500 unità e lavora, giornalmente, una quantità di 5.500 tonnellate di frumento, pari al 65% della lavorazione nazionale. L'ambito geografico ha il suo nucleo nel territorio di Altamura e si estende con la presenza di aziende di tutta la regione, fino a registrare l'adesione di aziende operanti anche in altre regioni limitrofe.
  • Il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana di Bari" è coordinato dalla Città metropolitana e comprende Acquaviva delle Fonti, Altamura, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Poggiorsini, Sannicandro di Bari, Toritto, Cellamare. Aderisce, inoltre, la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina. "La sottoscrizione dell'accordo - dice il consigliere delegato Antonio Stragapede - è stata ampiamente e largamente condivisa dalla platea del mondo imprenditoriale del settore agroalimentare. Con il riconoscimento del Distretto del cibo dell'area metropolitana di Bari in qualità di azione pilota, la Regione Puglia apre a forme distrettuali più orientate allo sviluppo dei territori rurali, attraverso forme di governance che danno maggiore spazio all'azione sinergica di componenti pubbliche e private. In particolare, il distretto metropolitano coordinerà l'attività del distretto, che sarà orientata a progettare nuove iniziative in molteplici comparti, tutte tesi ad aumentare la competitività del sistema agroalimentare, potenziare le relazioni tra sistema rurale e urbano, perseguire la sostenibilità economica, sociale e ambientale.
  • Il riconoscimento del "Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano" rientra nella tipologia dei Distretti Produttivi interregionali e rurali e trova coerenza con le citate recenti Linee Guida attuative delle legge regionale 23/2007, in relazione alle specificità previste in caso di sovrapposizioni o complementarietà geografiche e/o settoriali con altre proposte distrettuali.
  • Distretti produttivi
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