Palazzo di città
Bilancio, i cittadini snobbano la presentazione
Dialogo a due tra sindaco e grillini. Questo pomeriggio al via il tour de force in Consiglio
Altamura - martedì 1 settembre 2015
9.19
Doveva essere la conferenza cittadina per la presentazione del bando di previsione 2015 alla cittadinanza. Si è trasformato in un dialogo libero e in uno scambio di vedute tra il primo cittadino e gli attivisti Cinque Stelle.
Iniziata con oltre un'ora di ritardo e in una sala consiliare semi deserta, è toccato al sindaco Giacinto Forte aprire l'incontro per ribadire che il bilancio di previsione 2015 è "un bilancio che non ci appartiene".
"E' un bilancio fatto e approvato quasi per intero dal commissario prefettizio. Noi abbiamo solo apportato alcune modifiche per tagliare alcune spese e soprattutto per rimpinguare il capitolo di spesa per i servizi sociali con altri 200.000 euro destinati ad arginare l'emergenza abitativa ad Altamura. Da ultimo abbiamo spostato 700.000 euro già impegnati per il rifacimento delle strade esterne alla città per finanziare la manutenzione delle strade urbane" aggiunge il primo cittadino.
I dettagli sul documento programmatico si fermano qui. Per il resto Forte, deciso a mantenere le distanze dal documento programmatico, non illustra almeno nelle sue parti salienti il provvedimento e non spiega se e come l'amministrazione in carica ha individuato strade alternative per "ridare a questa città il ruolo che merita". E del resto nemmeno Ada Bosso e Antonio Delucia concedono altri dettagli ai presenti.
A seguire un estenuante botta e risposta tra primo cittadino e attivisti Cinque Stelle sulle singole voci di bilancio tra spese che crescono e incassi che diminuiscono. Qualche risposte in più arriva in coda grazie all'intervento del dirigente Faustino.
Sul provvedimento che arriva in consiglio comunale questo pomeriggio a partire dalle 17 Forte si limita a ribadire che " l'anno prossimo cambia tutto. Avremo un bilancio partecipato e coinvolgeremo i cittadini attraverso le parrocchie e le associazioni".
Non una parola invece sulle linee guida del provvedimento. Sull'idea di città che l'amministrazione in carica ha intenzione di realizzare. Il sindaco rimanda idee e nuovi progetto "al prossimo bilancio" mentre l'aula è sempre più vuota e anche i pochi consiglieri comunali, tutti di maggioranza, che hanno fatto capolino si sono oramai dileguati.
Quella che doveva essere la presentazione dello strumento programmatico alla cittadinanza si è trasformata in una dialogo a due, tra sindaco e grillini, sui numeri. Non una parola sui punti salienti del bilancio come ad esempio su quali capitoli di bilancio l'amministrazione intende prelevare fondi per dare risposta alla cittadinanza. Se e quale sia il settore, che sia l'artigianato, il turismo o la cultura, su cui si pensa di investire per dare un'altra chance alle nuove generazioni. Non un'anticipazione sulle opere pubbliche e sui prossimi investimenti.
Un dialogo sfociato troppo spesso, e da entrambi le parti, in un monologo a cui la cittadinanza intera ha preferito non partecipare. Dove erano i candidati, le liste civiche, ben cinque che hanno permesso a Forte di salire sullo scanno più alto della città, dove era la cittadinanza? Dove sono gli elettori che hanno creduto nel progetto di Giacinto Forte? Forse erano impegnati o forse non erano a conoscenza della presentazione?
Domande a cui qualcuno, sindaco in primis dovrà trovare delle risposte.
Iniziata con oltre un'ora di ritardo e in una sala consiliare semi deserta, è toccato al sindaco Giacinto Forte aprire l'incontro per ribadire che il bilancio di previsione 2015 è "un bilancio che non ci appartiene".
"E' un bilancio fatto e approvato quasi per intero dal commissario prefettizio. Noi abbiamo solo apportato alcune modifiche per tagliare alcune spese e soprattutto per rimpinguare il capitolo di spesa per i servizi sociali con altri 200.000 euro destinati ad arginare l'emergenza abitativa ad Altamura. Da ultimo abbiamo spostato 700.000 euro già impegnati per il rifacimento delle strade esterne alla città per finanziare la manutenzione delle strade urbane" aggiunge il primo cittadino.
I dettagli sul documento programmatico si fermano qui. Per il resto Forte, deciso a mantenere le distanze dal documento programmatico, non illustra almeno nelle sue parti salienti il provvedimento e non spiega se e come l'amministrazione in carica ha individuato strade alternative per "ridare a questa città il ruolo che merita". E del resto nemmeno Ada Bosso e Antonio Delucia concedono altri dettagli ai presenti.
A seguire un estenuante botta e risposta tra primo cittadino e attivisti Cinque Stelle sulle singole voci di bilancio tra spese che crescono e incassi che diminuiscono. Qualche risposte in più arriva in coda grazie all'intervento del dirigente Faustino.
Sul provvedimento che arriva in consiglio comunale questo pomeriggio a partire dalle 17 Forte si limita a ribadire che " l'anno prossimo cambia tutto. Avremo un bilancio partecipato e coinvolgeremo i cittadini attraverso le parrocchie e le associazioni".
Non una parola invece sulle linee guida del provvedimento. Sull'idea di città che l'amministrazione in carica ha intenzione di realizzare. Il sindaco rimanda idee e nuovi progetto "al prossimo bilancio" mentre l'aula è sempre più vuota e anche i pochi consiglieri comunali, tutti di maggioranza, che hanno fatto capolino si sono oramai dileguati.
Quella che doveva essere la presentazione dello strumento programmatico alla cittadinanza si è trasformata in una dialogo a due, tra sindaco e grillini, sui numeri. Non una parola sui punti salienti del bilancio come ad esempio su quali capitoli di bilancio l'amministrazione intende prelevare fondi per dare risposta alla cittadinanza. Se e quale sia il settore, che sia l'artigianato, il turismo o la cultura, su cui si pensa di investire per dare un'altra chance alle nuove generazioni. Non un'anticipazione sulle opere pubbliche e sui prossimi investimenti.
Un dialogo sfociato troppo spesso, e da entrambi le parti, in un monologo a cui la cittadinanza intera ha preferito non partecipare. Dove erano i candidati, le liste civiche, ben cinque che hanno permesso a Forte di salire sullo scanno più alto della città, dove era la cittadinanza? Dove sono gli elettori che hanno creduto nel progetto di Giacinto Forte? Forse erano impegnati o forse non erano a conoscenza della presentazione?
Domande a cui qualcuno, sindaco in primis dovrà trovare delle risposte.