Territorio
Bilancio 2017, cosa cambia per i Comuni
Un convegno Anci spiega tutte le novità
Altamura - martedì 14 febbraio 2017
Comunicato Stampa
Nel corso del Convegno organizzato da Anci Puglia e Ifel sono state affrontate le novità che interessano i Comuni contenute nella Legge di Bilancio 2017. Circa 150 partecipanti, tra sindaci, amministratori e dipendenti comunali provenienti da tutta la regione. Per Anci Puglia presenti, oltre al presidente sen. Luigi Perrone, il delegato Finanza locale Massimo Mazzilli; in qualità di relatori, hanno partecipato Giuseppe Canossi (consulente esperto IFEL) che ha affrontato le novità in tema di personale e Andrea Ferri (responsabile Finanza Locale IFEL) che ha illustrato i principati contenuti in materia finanziaria.Per il presidente Anci Puglia, sen. Luigi Perrone: "La Legge di Bilancio contiene alcune note positive ma manca ancora di risposte sulle persistenti rigidità di tipo finanziario e ordinamentale che riguardano i Comuni. In linea con Anci Nazionale ci riserviamo di esprimere un giudizio, in attesa che il Governo dia risposte puntuali in un apposito Decreto Legge. Il comparto dei Comuni ha già contribuito con ben 9 miliardi nel quinquennio 2011-15 alle finanze statali, quindi raccogliamo l'assenza di tagli ulteriori di risorse; bene la conferma dell'incremento 0,8% su IMU/TASI, così come la stabilizzazione delle regole sul saldo di bilancio che sostengono gli investimenti comunali. Ma serve una modifica delle norme sulla perequazione attraverso il Fondo Solidarietà Comunale, serve una integrazione finanziaria per attenuare l'impatto sui Comuni più penalizzati; bisogna formalizzare gli accordi sulla rateizzazione dei debiti tributari e previdenziali dei Comuni in difficoltà finanziarie, superando l'assurda clausola che obbliga all'anticipo della deliberazione del bilancio 2017 al 31 gennaio per gli enti che devono mantenere in bilancio i fondi di investimento accantonati per gare non concluse nel 2016.. Poi c'è il tema rovente del personale comunale, su cui bisogna intervenire per sbloccare i vincoli assunzionali e aumentare al 75% la facoltà di copertura del turnover per tutti i Comuni. Ribadiamo che la situazione del personale è disastrosa nella nostra regione, oltre ad essere sottopagato il personale dei Comuni è fortemente sottodimensionato, questo paralizza l'autonomia organizzativa locale in tutti i settori, anche in ottica investimenti. La Puglia è ultima regione d'Italia per rapporto tra unita di dipendenti comunali per mille abitanti, poco più di 4 dipendenti ogni mille abitanti(4,32),a fronte di una media nazionale di 6,77. Praticamente ai Comuni pugliesi mancano circa 8000 dipendenti.Colgo l'occasione infine, per evidenziare l'Importante e proficuo lavoro portato avanti da Anci Nazionale e dal presidente Decaro in tema di sicurezza. - ha concluso Perrone - Le nuove norme varate dal Consiglio dei ministri, rispondono alle sollecitazioni Anci, ridisegnano e amplificano la figura del sindaco in materia di ordine pubblico e decoro urbano, rafforzano i poteri di ordinanza contingibile ma allo stesso tempo aumentano la responsabilità in capo ai primi cittadini. Tutto questo in linea con le richieste più volte ribadite dall'Anci in ottica autonomia e responsabilità dei Comuni.
Massimo Mazzilli, responsabile Finanza locale Anci Puglia ha sottolineato che: "Le novità della Legge di Bilancio stanno nei principi, perché siamo passati dal vecchio Patto di Stabilità al saldo di competenza finale, abbiamo chiuso una fase di tagli devastanti che era costante anno per anno, anche se abbiamo da recuperare i tagli degli anni precedenti che continuano ad avere dei riverberi negativi. Finalmente si è compreso che se si bloccano i Comuni, si blocca il Paese nella sua funzionalità e nella possibilità di rilancio economico. Finalmente questa tendenza si è interrotta, si è compreso che bisogna andare avanti, ci sono dei fondi particolari per l'edilizia scolastica e persistono delle questioni tecniche da risolvere per la gestione dei fondi precedenti. Ma soprattutto, l'istanza che facciamo oggi riguarda due questioni: la concessione di spazi nell'utilizzo degli avanzi per gli enti virtuosi, a tutto vantaggio delle comunità, anche per dare impulso all'economia e agli investimenti, e la questione del personale. in Puglia perdiamo costantemente personale; rispetto alla media nazionale siamo sottodimensionati di svariate unità ogni 1000 abitanti. Se dovessimo solo raggiungere la media nazionale, potremmo assumere circa8mila dipendenti. Provate ad immaginare tanti giovani, capacissimi, che darebbero maggiore entusiasmo alle nostre strutture comunali, nel momento in cui oggi amministrare è cosa ben diversa rispetto al passato: ci sono più adempimenti, più vincoli, ma soprattutto le tecniche sono più complesse. In questo convegno, come Anci Puglia, cercheremo di dare una dritta ulteriore ai nostri funzionari e dirigenti, in modo tale che con l'approssimarsi del 31 marzo, termine entro cui approvare i bilanci, avremo le idee ancora più chiare, anche per trovare aggiustamenti, per fare di più e per fare meglio. Vorremmo un rapporto più sereno con lo Stato, i Comuni sono l'architrave del Paese, serve più fluidità nell'azione, semplicità, certezza e stabilità delle norme, per evitare dover rincorrere stravolgimenti ed essere più veloci ed efficaci nelle nostre azioni. Serve anche maggiore coordinamento tra finanza pubblica, con la finanza regionale. Bisogna armonizzare la finanza locale con il codice deglia appallti e i relativi tempi. E' fondamentale infine, stringere i rapporti tra i diversi livelli istituzionali a vantaggio delle comunità. Come sindaci dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare sviluppo, se continuiamo a deprimere le politiche di sviluppo, le nuove generazioni andranno via e aggraveremo il gap con le altre regioni."
"La Legge di Bilancio sostanzialmente stabilizza per il triennio 2017-19, delle norme che in particolare favoriscono l'espansione degli investimenti, dopo un periodo di grandi restrizioni. - ha dichiarato Andrea Ferri responsabile Finanza locale Ifel - I Comuni quindi, diversamente dai due anni precedenti hanno con certezza un orizzonte temporale pluriennale per programmare i propri investimenti, e questo è essenziale, proprio perche' gli investimenti sono per loro natura una spesa pluriennale. Naturalmente, vi sono anche degli aspetti negativi, infatti- sulla leva fiscale c'e' un blocco che prosegue per il secondo anno e questa e' una norma che contrasta di fatto con il processo di perequazione e con l'autonomia degli enti locali. Non si può fare manovra restrittiva in questa fase; noi speriamo che questo blocco verra' superato al piu' presto, con un riassetto necessario del quadro fiscale dei comuni.
Giuseppe Canossi, esperto Ifel in materia di personale, nel suo intervento, ha affrontato la questione del personale locale, con specifico riferimento allo stato della legislazione finanziaria intervenuta dal 2001 in poi, cioè in relazione alle annose problematiche relative al blocco delle assunzioni che comprime sempre più l'autonomia organizzativa, finanziaria e determinativa delle realtà locali, con gravi i riflessi e limitazioni. Canossi ha parlato del sistema assunzionale di questi anni, anche con riferimento al tema della parallela necessità di ricollocazione, nel biennio 2015/2016, del personale provinciale sovrannumerario; ha posto l'accento sulla discontinuità delle percentuali di turn over ammesse dalla legge, annualmente e disorganicamente modificate in sede di leggi di stabilità e relative manovre correttive; inoltre, ha sottolineato la consistenza delle risorse decentrate da destinare alla contrattazione integrativa;sugli andamenti della spesa di personale. Infine, ha rappresentato lo stato di evoluzione attuativa della riforma in atto del pubblico impiego (delega Madia) e della parallela attività in atto di formulazione dei rinnovi contrattuali nazionali, con riguardo al tema delle prerogative sindacali, della valutazione del personale e dello sblocco in fieri dei fondi del salario accessorio.
Massimo Mazzilli, responsabile Finanza locale Anci Puglia ha sottolineato che: "Le novità della Legge di Bilancio stanno nei principi, perché siamo passati dal vecchio Patto di Stabilità al saldo di competenza finale, abbiamo chiuso una fase di tagli devastanti che era costante anno per anno, anche se abbiamo da recuperare i tagli degli anni precedenti che continuano ad avere dei riverberi negativi. Finalmente si è compreso che se si bloccano i Comuni, si blocca il Paese nella sua funzionalità e nella possibilità di rilancio economico. Finalmente questa tendenza si è interrotta, si è compreso che bisogna andare avanti, ci sono dei fondi particolari per l'edilizia scolastica e persistono delle questioni tecniche da risolvere per la gestione dei fondi precedenti. Ma soprattutto, l'istanza che facciamo oggi riguarda due questioni: la concessione di spazi nell'utilizzo degli avanzi per gli enti virtuosi, a tutto vantaggio delle comunità, anche per dare impulso all'economia e agli investimenti, e la questione del personale. in Puglia perdiamo costantemente personale; rispetto alla media nazionale siamo sottodimensionati di svariate unità ogni 1000 abitanti. Se dovessimo solo raggiungere la media nazionale, potremmo assumere circa8mila dipendenti. Provate ad immaginare tanti giovani, capacissimi, che darebbero maggiore entusiasmo alle nostre strutture comunali, nel momento in cui oggi amministrare è cosa ben diversa rispetto al passato: ci sono più adempimenti, più vincoli, ma soprattutto le tecniche sono più complesse. In questo convegno, come Anci Puglia, cercheremo di dare una dritta ulteriore ai nostri funzionari e dirigenti, in modo tale che con l'approssimarsi del 31 marzo, termine entro cui approvare i bilanci, avremo le idee ancora più chiare, anche per trovare aggiustamenti, per fare di più e per fare meglio. Vorremmo un rapporto più sereno con lo Stato, i Comuni sono l'architrave del Paese, serve più fluidità nell'azione, semplicità, certezza e stabilità delle norme, per evitare dover rincorrere stravolgimenti ed essere più veloci ed efficaci nelle nostre azioni. Serve anche maggiore coordinamento tra finanza pubblica, con la finanza regionale. Bisogna armonizzare la finanza locale con il codice deglia appallti e i relativi tempi. E' fondamentale infine, stringere i rapporti tra i diversi livelli istituzionali a vantaggio delle comunità. Come sindaci dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare sviluppo, se continuiamo a deprimere le politiche di sviluppo, le nuove generazioni andranno via e aggraveremo il gap con le altre regioni."
"La Legge di Bilancio sostanzialmente stabilizza per il triennio 2017-19, delle norme che in particolare favoriscono l'espansione degli investimenti, dopo un periodo di grandi restrizioni. - ha dichiarato Andrea Ferri responsabile Finanza locale Ifel - I Comuni quindi, diversamente dai due anni precedenti hanno con certezza un orizzonte temporale pluriennale per programmare i propri investimenti, e questo è essenziale, proprio perche' gli investimenti sono per loro natura una spesa pluriennale. Naturalmente, vi sono anche degli aspetti negativi, infatti- sulla leva fiscale c'e' un blocco che prosegue per il secondo anno e questa e' una norma che contrasta di fatto con il processo di perequazione e con l'autonomia degli enti locali. Non si può fare manovra restrittiva in questa fase; noi speriamo che questo blocco verra' superato al piu' presto, con un riassetto necessario del quadro fiscale dei comuni.
Giuseppe Canossi, esperto Ifel in materia di personale, nel suo intervento, ha affrontato la questione del personale locale, con specifico riferimento allo stato della legislazione finanziaria intervenuta dal 2001 in poi, cioè in relazione alle annose problematiche relative al blocco delle assunzioni che comprime sempre più l'autonomia organizzativa, finanziaria e determinativa delle realtà locali, con gravi i riflessi e limitazioni. Canossi ha parlato del sistema assunzionale di questi anni, anche con riferimento al tema della parallela necessità di ricollocazione, nel biennio 2015/2016, del personale provinciale sovrannumerario; ha posto l'accento sulla discontinuità delle percentuali di turn over ammesse dalla legge, annualmente e disorganicamente modificate in sede di leggi di stabilità e relative manovre correttive; inoltre, ha sottolineato la consistenza delle risorse decentrate da destinare alla contrattazione integrativa;sugli andamenti della spesa di personale. Infine, ha rappresentato lo stato di evoluzione attuativa della riforma in atto del pubblico impiego (delega Madia) e della parallela attività in atto di formulazione dei rinnovi contrattuali nazionali, con riguardo al tema delle prerogative sindacali, della valutazione del personale e dello sblocco in fieri dei fondi del salario accessorio.