Territorio
Benessere psicologico degli studenti universitari
Assegnati i fondi
Altamura - giovedì 9 gennaio 2025
10.52 Comunicato Stampa
Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha stanziato 1.675.776,50 euro nell'ambito dell'Avviso Pro-ben 2024 per promuovere progetti relativi al benessere psicologico degli studenti. Le risorse sono destinate ad un partenariato di atenei il cui capofila è l'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'.
I fondi nazionali dell'Avviso Pro-ben 2024 ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per promuovere iniziative a favore dell'inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all'attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza.
I finanziamenti mirano a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un'adeguata risposta a condizioni di fragilità emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo.
Nello specifico i fondi sono così ripartiti: all'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro' sono stati assegnati 551.482,80 euro in qualità di capofila del partenariato. All'Università degli Studi della Basilicata 99.023,20 euro, all'Università degli Studi di Cagliari 335.536,20 euro, all'Università degli Studi di Enna 'Kore' 95.595,40 euro, all'Università LUM 'Giuseppe Degennaro' 54.462,70 euro, all'Università del Salento 270.409,40 euro, all'Università per Stranieri di Perugia 40.751,80 euro, al Politecnico di Bari 153.866,80 euro, all'Accademia delle Belle Arti di Lecce 40.751,80 euro e al Conservatorio di Musica 'Carlo Gesualdo da Venosa' Potenza 33.896,40 euro.
"Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato," afferma Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca. "Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie", aggiunge.
I fondi nazionali dell'Avviso Pro-ben 2024 ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per promuovere iniziative a favore dell'inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all'attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza.
I finanziamenti mirano a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un'adeguata risposta a condizioni di fragilità emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo.
Nello specifico i fondi sono così ripartiti: all'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro' sono stati assegnati 551.482,80 euro in qualità di capofila del partenariato. All'Università degli Studi della Basilicata 99.023,20 euro, all'Università degli Studi di Cagliari 335.536,20 euro, all'Università degli Studi di Enna 'Kore' 95.595,40 euro, all'Università LUM 'Giuseppe Degennaro' 54.462,70 euro, all'Università del Salento 270.409,40 euro, all'Università per Stranieri di Perugia 40.751,80 euro, al Politecnico di Bari 153.866,80 euro, all'Accademia delle Belle Arti di Lecce 40.751,80 euro e al Conservatorio di Musica 'Carlo Gesualdo da Venosa' Potenza 33.896,40 euro.
"Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato," afferma Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca. "Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie", aggiunge.