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Scuola e Lavoro
Basta discriminazioni sul lavoro
Nasce l’osservatorio per la parità di genere
Altamura - giovedì 17 dicembre 2015
9.33
Per accelerare il processo di trasformazione culturale nella prevenzione e nel contrasto alle discriminazioni, il Consiglio regionale pugliese, guidato dalla consigliera di Parità, Serenella Molendini, ha istituito l'Osservatorio sulle discriminazioni di genere nel lavoro.
Difatti in molti casi si evincono situazioni sgradevoli di questo fenomeno, soprattutto durante la fase di accesso all'occupazione oltre che nel lavoro stesso e nel momento dell'assunzione.
Con l'istituzione dell'Osservatorio regionale, sottoscritto per mezzo di un Protocollo d'intesa fra le parti sociali e singole convenzioni, si cercherà di stare più vicini ai diretti interessati che sovente si trovano a combattere in pessime condizioni. Per mezzo dell'ente si cercherà d'inquadrare il mercato occupazionale locale con un focus prettamente giuridico e socioeconomico. L'Osservatorio avrà anche il compito di favorire e aumentare le politiche attive, l'ingresso e il mantenimento nel mercato del lavoro delle dipendenti e prevenire i conflitti all'interno del luogo di lavoro.
Si proverà a dare importanza ai talenti femminili e promuoverne le risorse, studi e approcci aziendali, ampliare l'idea di lavoro femminile in un mercato più ampio, volto a rafforzare l'economia e la società e valorizzare le relazioni industriali e la contrattazione decentrata.
Le attività che saranno svolte dall'Osservatorio prevedono: la costituzione di una banca dati (con annessa sezione d'informazione telematica) nella quale verranno inseriti le sentenze e i testi dei contratti collettivi decentrati, con lo scopo di avviare e rendere strutturale uno studio sistemico e scientifico sul tema delle discriminazioni attraverso un monitoraggio continuo e specifico; l'individuazione di buone pratiche nelle aziende nell'innovazione organizzativa; creazione di un albo regionale di avvocati ed esperti di diritto antidiscriminatorio, di un'area legale per lo studio e la difesa in giudizio dei casi specifici; sottoscrizione di convenzioni con l'Università e promozione con le istituzioni scolastiche, attraverso corsi di formazione e approfondimenti.
Le risorse finanziarie saranno auspicabili con l'intervento di incentivi economici, normativi e fiscali anche per il tramite di appositi fondi regionali e nazionali ed europei destinati alla lotta alla discriminazione di genere e alla formazione.
Difatti in molti casi si evincono situazioni sgradevoli di questo fenomeno, soprattutto durante la fase di accesso all'occupazione oltre che nel lavoro stesso e nel momento dell'assunzione.
Con l'istituzione dell'Osservatorio regionale, sottoscritto per mezzo di un Protocollo d'intesa fra le parti sociali e singole convenzioni, si cercherà di stare più vicini ai diretti interessati che sovente si trovano a combattere in pessime condizioni. Per mezzo dell'ente si cercherà d'inquadrare il mercato occupazionale locale con un focus prettamente giuridico e socioeconomico. L'Osservatorio avrà anche il compito di favorire e aumentare le politiche attive, l'ingresso e il mantenimento nel mercato del lavoro delle dipendenti e prevenire i conflitti all'interno del luogo di lavoro.
Si proverà a dare importanza ai talenti femminili e promuoverne le risorse, studi e approcci aziendali, ampliare l'idea di lavoro femminile in un mercato più ampio, volto a rafforzare l'economia e la società e valorizzare le relazioni industriali e la contrattazione decentrata.
Le attività che saranno svolte dall'Osservatorio prevedono: la costituzione di una banca dati (con annessa sezione d'informazione telematica) nella quale verranno inseriti le sentenze e i testi dei contratti collettivi decentrati, con lo scopo di avviare e rendere strutturale uno studio sistemico e scientifico sul tema delle discriminazioni attraverso un monitoraggio continuo e specifico; l'individuazione di buone pratiche nelle aziende nell'innovazione organizzativa; creazione di un albo regionale di avvocati ed esperti di diritto antidiscriminatorio, di un'area legale per lo studio e la difesa in giudizio dei casi specifici; sottoscrizione di convenzioni con l'Università e promozione con le istituzioni scolastiche, attraverso corsi di formazione e approfondimenti.
Le risorse finanziarie saranno auspicabili con l'intervento di incentivi economici, normativi e fiscali anche per il tramite di appositi fondi regionali e nazionali ed europei destinati alla lotta alla discriminazione di genere e alla formazione.