La città
Bando per la Rigenerazione Urbana: Altamura ottava in graduatoria
Soddisfatto per l'ottimo risultato raggiunto il Consigliere Enzo Colonna
Altamura - domenica 25 marzo 2018
Con determina del Dirigente del Dipartimento regionale "Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio", protocollata n°6 del 22 marzo 2018, è stata approvata la graduatoria provvisoria delle candidature pervenute per il Bando regionale, rivolto ai Comuni pugliesi (anche in forma aggregata) con più di 15.000 abitanti, che avessero adottato il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) e dotati di una Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS), per poter beneficiare delle risorse messe a disposizione dalla Regione (in tutto 108 milioni di euro) per migliorare servizi o infrastrutture, favorendo processi di inclusione sociale delle fasce disagiate della popolazione residente in determinate Aree Urbane.
Su 89 proposte pervenute di 83 le Aree Urbane, cinque sono Comuni dell'area murgiana: al 3° posto, per 4,5 milioni di euro, il raggruppamento Cassano - Acquaviva; all'8° posto, per 5 milioni, Altamura; al 9° posto Ruvo di Puglia (2 milioni); 19° posto per Gravina in Puglia (3,5 milioni); infine, il raggruppamento Palo - Binetto -Toritto, al 21° posto, per 2 milioni.
Nello specifico, la proposta altamurana prevede i seguenti interventi:
- realizzazione di spazi alberati e permeabili e di un sistema di piccoli invasi inondabili e/o drenanti per un sistema di raccolta di acqua piovana per il successivo riuso;
- punti di ricarica dei mezzi elettrici pubblici e privati;
- una rete di percorsi ciclabili e/o ciclo pedonali che connetta luoghi identitari della città ad aree periferiche situate ai margini della attuale circumvallazione, eliminando così gli elementi di separazione con i quartieri a sud dell'abitato;
- recupero funzionale di parte della struttura dell''ex monastero del Soccorso, che fungerà da "contenitore" del laboratorio Iperurbano, luogo di co-progettazione su temi come le nuove economie e la modernizzazione dei servizi;
- trasformazione di alcune superfici di proprietà comunale lungo la direttrice di Via Selva in spazi di sperimentazione sociale;
- riconversione di spazi tra gli edifici di ediliza popolare in "isole verdi", spazi a disposizione degli abitanti ove poter promuovere iniziative sociali, coinvolgendo scuole, strutture per l'accoglienza dei migranti o per gli anziani ad esempio in progetti di agricoltura sociale ed economia circolare;
- interventi di riduzione del disagio abitativo con realizzazione di alloggi;
- laboratori di antichi mestieri e orti botanici in alcune aree del quartiere Trentacapilli, luoghi in cui realizzare scambi di esperienze e competenze in un patto tra generazioni;
- pedonalizzazione di alcune vie cittadine e creazione di corti urbane, per consentire il recupero del concetto di prossimità, sul modello dei claustri del borgo antico;
- manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti di scolo e sollevamento acque, laminazione delle piene e stabilizzazione delle pendici utilizzando infrastrutture verdi e tecniche di ingegneria naturalistica;
- misure innovative per il risparmio della risorsa acqua, depurazione per il contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati attraverso un approccio eco sistemico,
- infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali.
- iniziative di promozione della cultura e delle pratiche di legalità, mediante interventi di riattivazione di spazi per attività sociali, di produzione creativa e culturale, di aggregazione giovanile e di integrazione tra generazioni.
"Sono estremamente soddisfatto per il lusinghiero risultato raggiunto da Altamura, la mia Città, la cui candidatura ho sollecitato sin dalla pubblicazione del bando e che ha proposto, quale area interessata dagli interventi di rigenerazione, la vasta maglia urbana compresa tra via Selva e via Matera". Questo il commento del Consigliere regionale Enzo Colonna, che prosegue: "Si tratta di un primo importante obiettivo raggiunto, frutto soprattutto di un processo di individuazione degli obiettivi che ha visto coinvolte realtà associative e giovani professionisti del territorio, riuniti in una sorta di laboratorio/incubatore di idee che ha preso il nome di "Iperurbano". Per la realizzazione degli interventi, è previsto il coinvolgimento di numerosi e qualificati partner pubblici e privati (come l'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, la Città Metropolitana di Bari, l'ARCA, l'Istituto Nazionale di Urbanistica, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili, il Gruppo di Azione Locale "Terre di Murgia" e poi istituti scolastici, imprese sociali, associazioni, parrocchie)".
Prossima sfida: individuare gli interventi e tradurli in concrete realizzazioni per assicurare uno sviluppo armonico per tutta la comunità altamurana.
Su 89 proposte pervenute di 83 le Aree Urbane, cinque sono Comuni dell'area murgiana: al 3° posto, per 4,5 milioni di euro, il raggruppamento Cassano - Acquaviva; all'8° posto, per 5 milioni, Altamura; al 9° posto Ruvo di Puglia (2 milioni); 19° posto per Gravina in Puglia (3,5 milioni); infine, il raggruppamento Palo - Binetto -Toritto, al 21° posto, per 2 milioni.
Nello specifico, la proposta altamurana prevede i seguenti interventi:
- realizzazione di spazi alberati e permeabili e di un sistema di piccoli invasi inondabili e/o drenanti per un sistema di raccolta di acqua piovana per il successivo riuso;
- punti di ricarica dei mezzi elettrici pubblici e privati;
- una rete di percorsi ciclabili e/o ciclo pedonali che connetta luoghi identitari della città ad aree periferiche situate ai margini della attuale circumvallazione, eliminando così gli elementi di separazione con i quartieri a sud dell'abitato;
- recupero funzionale di parte della struttura dell''ex monastero del Soccorso, che fungerà da "contenitore" del laboratorio Iperurbano, luogo di co-progettazione su temi come le nuove economie e la modernizzazione dei servizi;
- trasformazione di alcune superfici di proprietà comunale lungo la direttrice di Via Selva in spazi di sperimentazione sociale;
- riconversione di spazi tra gli edifici di ediliza popolare in "isole verdi", spazi a disposizione degli abitanti ove poter promuovere iniziative sociali, coinvolgendo scuole, strutture per l'accoglienza dei migranti o per gli anziani ad esempio in progetti di agricoltura sociale ed economia circolare;
- interventi di riduzione del disagio abitativo con realizzazione di alloggi;
- laboratori di antichi mestieri e orti botanici in alcune aree del quartiere Trentacapilli, luoghi in cui realizzare scambi di esperienze e competenze in un patto tra generazioni;
- pedonalizzazione di alcune vie cittadine e creazione di corti urbane, per consentire il recupero del concetto di prossimità, sul modello dei claustri del borgo antico;
- manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti di scolo e sollevamento acque, laminazione delle piene e stabilizzazione delle pendici utilizzando infrastrutture verdi e tecniche di ingegneria naturalistica;
- misure innovative per il risparmio della risorsa acqua, depurazione per il contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati attraverso un approccio eco sistemico,
- infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali.
- iniziative di promozione della cultura e delle pratiche di legalità, mediante interventi di riattivazione di spazi per attività sociali, di produzione creativa e culturale, di aggregazione giovanile e di integrazione tra generazioni.
"Sono estremamente soddisfatto per il lusinghiero risultato raggiunto da Altamura, la mia Città, la cui candidatura ho sollecitato sin dalla pubblicazione del bando e che ha proposto, quale area interessata dagli interventi di rigenerazione, la vasta maglia urbana compresa tra via Selva e via Matera". Questo il commento del Consigliere regionale Enzo Colonna, che prosegue: "Si tratta di un primo importante obiettivo raggiunto, frutto soprattutto di un processo di individuazione degli obiettivi che ha visto coinvolte realtà associative e giovani professionisti del territorio, riuniti in una sorta di laboratorio/incubatore di idee che ha preso il nome di "Iperurbano". Per la realizzazione degli interventi, è previsto il coinvolgimento di numerosi e qualificati partner pubblici e privati (come l'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, la Città Metropolitana di Bari, l'ARCA, l'Istituto Nazionale di Urbanistica, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili, il Gruppo di Azione Locale "Terre di Murgia" e poi istituti scolastici, imprese sociali, associazioni, parrocchie)".
Prossima sfida: individuare gli interventi e tradurli in concrete realizzazioni per assicurare uno sviluppo armonico per tutta la comunità altamurana.