Scuola e Lavoro
Bambini del quartiere Trentacapilli esclusi da una scuola d'infanzia
Il consigliere Dionigi chiede soluzioni. Sulla questione il dirigente scolastico Cardano
Altamura - giovedì 1 marzo 2012
11.25
45 bambini di tre anni del quartiere Redentore (zona Trentacapilli) sono stati esclusi dalla scuola d'infanzia 5° circolo "S. Francesco d'Assisi". A parità di età vengono accettate le richieste di iscrizione di bambini che abitano più vicino alla scuola. Non è il primo anno che si verifica questa incresciosa vicenda.
Con l'ultima lettera del 12 Ottobre 2010 il dirigente scolastico Cardano proponeva di ubicare un avamposto di "scuola del quartiere" nella zona Redentore con l'istituzione di due sezioni di scuola d'infanzia, anche a turno unico senza la mensa, e l'istituzione di una classe prima elementare per raccogliere gli alunni del quartiere.
"Questa soluzione – afferma il consigliere Dionigi Loiudice (Pd) che con un'interpellanza chiede all'amministrazione risposte per l'anno scolastico 2012-2013 - sarebbe un riconoscimento di risarcimento sociale per quel quartiere ancora considerato isolato vista anche la carenza di una programmazione di edilizia scolastica in una zona che ormai conta più di seimila residenti. Ritengo che sia l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia che il Comune e la Diocesi (con la possibilità di individuare dei locali nella parrocchia Redentore) debbano fare la propria parte per garantire il diritto dei bambini alla frequenza, soprattutto per quelle famiglie che non hanno la possibilità economica di rivolgersi a scuole private e che dovrebbero avere i servizi in zona senza doversi sobbarcare trasporti difficoltosi".
Con l'ultima lettera del 12 Ottobre 2010 il dirigente scolastico Cardano proponeva di ubicare un avamposto di "scuola del quartiere" nella zona Redentore con l'istituzione di due sezioni di scuola d'infanzia, anche a turno unico senza la mensa, e l'istituzione di una classe prima elementare per raccogliere gli alunni del quartiere.
"Questa soluzione – afferma il consigliere Dionigi Loiudice (Pd) che con un'interpellanza chiede all'amministrazione risposte per l'anno scolastico 2012-2013 - sarebbe un riconoscimento di risarcimento sociale per quel quartiere ancora considerato isolato vista anche la carenza di una programmazione di edilizia scolastica in una zona che ormai conta più di seimila residenti. Ritengo che sia l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia che il Comune e la Diocesi (con la possibilità di individuare dei locali nella parrocchia Redentore) debbano fare la propria parte per garantire il diritto dei bambini alla frequenza, soprattutto per quelle famiglie che non hanno la possibilità economica di rivolgersi a scuole private e che dovrebbero avere i servizi in zona senza doversi sobbarcare trasporti difficoltosi".