Palazzo di città
Aumentano i costi del servizio rifiuti
Incrementati di 1.400.000 euro. Ci saranno ripercussioni sulla TARI
Altamura - lunedì 23 luglio 2018
Con i poteri del consiglio comunale, poiché quello eletto non è stato ancora proclamato, il commissario straordinario Vittorio Lapolla ha approvato il nuovo Piano economico e finanziario (Pef) del servizio di raccolta differenziata, spazzamento, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani per il 2018. I costi complessivi del servizio aumentano di circa 1.400.000 euro e ciò molto probabilmente avrà ripercussioni sulla TARI, la tassa per i rifiuti, con una previsione in aumento della tariffa.
Con il nuovo appalto di ambito Aro Ba/4, per Altamura i costi complessivi ammontano a 13.938.140,24 euro, di cui 8.111.048,98 euro quelli variabili, 5.827.091,27 euro quelli fissi. Il precedente Pef totalizzava 12.542.398,32 euro. La differenza vale a dire il maggiore onere per i contribuenti è pari a 1.396.000 euro, oltre il 10% di incremento.
Nel confronto fra i due piani finanziari, la maggiore differenza è nei costi variabili poiché triplica la raccolta differenziata (2.283.000 euro rispetto a 721.595 euro) poiché la nuova gestione è imperniata sul "porta a porta". Di contro, meno rifiuti andranno in discarica e ciò comporta un dimezzamento dei costi di raccolta e trasporto (da 1.585.000 a 887.494 euro). Non sono comunque le uniche differenze, anche tra i costi fissi ci sono delle variazioni.
Sarà lo stesso commissario straordinario a deliberare anche in merito al bilancio, entro il 31 luglio bisogna attestare "il permanere degli equilibri di bilancio". In quella delibera si dovrà anche decidere sulla tariffa TARI che in bilancio era rimasta invariata ma con la specifica condizione che non aumentassero i costi complessivi in base al nuovo Pef. Circostanza che si è verificata. Non resta che attendere le decisioni del Comune che saranno prese nella prossima settimana.
Con il nuovo appalto di ambito Aro Ba/4, per Altamura i costi complessivi ammontano a 13.938.140,24 euro, di cui 8.111.048,98 euro quelli variabili, 5.827.091,27 euro quelli fissi. Il precedente Pef totalizzava 12.542.398,32 euro. La differenza vale a dire il maggiore onere per i contribuenti è pari a 1.396.000 euro, oltre il 10% di incremento.
Nel confronto fra i due piani finanziari, la maggiore differenza è nei costi variabili poiché triplica la raccolta differenziata (2.283.000 euro rispetto a 721.595 euro) poiché la nuova gestione è imperniata sul "porta a porta". Di contro, meno rifiuti andranno in discarica e ciò comporta un dimezzamento dei costi di raccolta e trasporto (da 1.585.000 a 887.494 euro). Non sono comunque le uniche differenze, anche tra i costi fissi ci sono delle variazioni.
Sarà lo stesso commissario straordinario a deliberare anche in merito al bilancio, entro il 31 luglio bisogna attestare "il permanere degli equilibri di bilancio". In quella delibera si dovrà anche decidere sulla tariffa TARI che in bilancio era rimasta invariata ma con la specifica condizione che non aumentassero i costi complessivi in base al nuovo Pef. Circostanza che si è verificata. Non resta che attendere le decisioni del Comune che saranno prese nella prossima settimana.