Scuola e Lavoro
Aumenta la povertà educativa, troppi bambini restano indietro
Un piano regionale per contrastare il fenomeno, in peggioramento
Puglia - domenica 21 marzo 2021
12.00
La Regione Puglia ha approvato il primo documento di indirizzo per una strategia regionale per il contrasto delle povertà educative. Il documento parte da dati statistici di recente diffusi da Istat e dagli indicatori che concorrono a determinare l'indice di povertà educativa elaborato da Save The Children per suggerire e orientare le direttrici di intervento e le scelte di investimento del governo regionale, anche alla luce della programmazione dei fondi ordinari e dei fondi strutturali del periodo 2021-2027.
La povertà educativa indica l'impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni. Con l'emergenza Covid c'è stato un peggioramento della situazione.
Il documento, elaborato da vari assessorati, si muove su più fronti:
Il tasso di dispersione scolastica in Puglia risulta pari al 17,9% di tutti gli alunni e gli studenti dei tre cicli scolastici dalla scuola primaria alla scuola secondaria superiore, contro un 13,5% di media nazionale.
Il quadro complessivo di investimenti e di interventi che ne viene fuori è poderoso, con una prima stima di fabbisogno finanziario di oltre 1,4 miliardi di euro in 5 anni, di cui circa la metà, cioè 660 milioni di euro per uno straordinario piano di investimenti infrastrutturali in edilizia scolastica e per il piano nidi che, non a caso, costituiscono già due priorità sia nel PNRR a valere sul Recovery Fund, sia nella bozza di Accordo di Partenariato per il POR 2021-27 a valere su FESR e FSE. Con questo documento la Puglia segna il percorso da affrontare per il contrasto alle povertà educative sul piano regionale ma anche a livello nazionale con il Governo e le altre Regioni, insieme al partenariato economico-sociale ed il terzo settore.
La povertà educativa indica l'impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni. Con l'emergenza Covid c'è stato un peggioramento della situazione.
Il documento, elaborato da vari assessorati, si muove su più fronti:
- investimenti sia infrastrutturali che sui servizi e gli aiuti immateriali;
- interventi volti a potenziare l'offerta didattica, formativa e quella socio-educativa e culturale complementare;
- interventi per sostenere le famiglie più fragili o con articolati bisogni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
- interventi per lo sviluppo di nuova economia sociale e nuova economia culturale che, avvalendosi di una sinergia con il terzo settore e le nuove professioni, completi la filiera orizzontale di servizi per la didattica, per l'inclusione sociale, per l'integrazione culturale e per il tempo libero.
Il tasso di dispersione scolastica in Puglia risulta pari al 17,9% di tutti gli alunni e gli studenti dei tre cicli scolastici dalla scuola primaria alla scuola secondaria superiore, contro un 13,5% di media nazionale.
Il quadro complessivo di investimenti e di interventi che ne viene fuori è poderoso, con una prima stima di fabbisogno finanziario di oltre 1,4 miliardi di euro in 5 anni, di cui circa la metà, cioè 660 milioni di euro per uno straordinario piano di investimenti infrastrutturali in edilizia scolastica e per il piano nidi che, non a caso, costituiscono già due priorità sia nel PNRR a valere sul Recovery Fund, sia nella bozza di Accordo di Partenariato per il POR 2021-27 a valere su FESR e FSE. Con questo documento la Puglia segna il percorso da affrontare per il contrasto alle povertà educative sul piano regionale ma anche a livello nazionale con il Governo e le altre Regioni, insieme al partenariato economico-sociale ed il terzo settore.