Associazioni
Associazione Antiracket, protocollo d'intesa con la Provincia
De Scisciolo annuncia: "Ad Altamura il primo convegno regionale sul tema". A Bari la Confesercenti promuove "SOS Impresa"
Altamura - venerdì 26 novembre 2010
08.30
Stamattina, a Bari, la Provincia e l'associazione provinciale Antiracket Antimafia firmeranno un protocollo d'intesa per prevenire e contrastare il racket e l'usura alla luce dei recenti episodi avvenuti sul territorio.
"L'iniziativa - si legge nel comunicato - rientra fra le azioni promosse dalla Provincia di Bari finalizzate a rafforzare la cooperazione fra Istituzioni, Forze dell'Ordine ed Associazioni sulle tematiche della legalità". Interverranno il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, gli assessori provinciali all'Ambiente, alla Legalità e alla Polizia provinciale, rispettivamente Giovanni Barchetti, Vito Perrelli e Matteo Paparella, ed il presidente dell'Associazione provinciale Antiracket Antimafia, Renato De Scisciolo.
Attualmente l'Associazione conta, fra i membri, anche due imprenditori altamurani (uno è nel Consiglio direttivo) che hanno denunciato reati di estorsione e di usura. "A breve – annuncia De Scisciolo – ci sarà la firma di un protocollo d'intesa con il Comune di Altamura, città in cui verrà ospitato anche il primo convegno regionale sul tema".
Da qualche giorno, inoltre, si è costituita a Bari l'associazione antiracket e antiusura "SOS Impresa", promossa dalla Confesercenti provinciale. "SOS Impresa", che sul territorio nazionale comprende una serie di organizzazioni locali, è nata nel 1991 a Palermo su iniziativa di un gruppo di commercianti che volevano difendere le loro attività opponendosi al racket e resistendo alla criminalità organizzata.
La sede barese dell'Associazione è aperta a tutto il territorio provinciale. "Riteniamo non utile che in ogni Comune si costituisca un'associazione antiracket ed antiusura perché si andrebbero a disperdere energie", spiega Nicola Caggiano, direttore della Confesercenti di Altamura. "Ci sarà un ambulatorio antiracket e antiusura con la presenza di esperti in materie legali, commerciali, fiscali e psicologi. Questi, dopo aver ascoltato le problematiche di ciascuna persona, individueranno un percorso facendosi carico anche delle denunce presso la Procura della Repubblica e presso le Forze dell'Ordine. Presenteremo ufficialmente l'associazione nelle prossime settimane - conclude Caggiano - probabilmente insieme al procuratore Antonio Laudati".
"L'iniziativa - si legge nel comunicato - rientra fra le azioni promosse dalla Provincia di Bari finalizzate a rafforzare la cooperazione fra Istituzioni, Forze dell'Ordine ed Associazioni sulle tematiche della legalità". Interverranno il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, gli assessori provinciali all'Ambiente, alla Legalità e alla Polizia provinciale, rispettivamente Giovanni Barchetti, Vito Perrelli e Matteo Paparella, ed il presidente dell'Associazione provinciale Antiracket Antimafia, Renato De Scisciolo.
Attualmente l'Associazione conta, fra i membri, anche due imprenditori altamurani (uno è nel Consiglio direttivo) che hanno denunciato reati di estorsione e di usura. "A breve – annuncia De Scisciolo – ci sarà la firma di un protocollo d'intesa con il Comune di Altamura, città in cui verrà ospitato anche il primo convegno regionale sul tema".
Da qualche giorno, inoltre, si è costituita a Bari l'associazione antiracket e antiusura "SOS Impresa", promossa dalla Confesercenti provinciale. "SOS Impresa", che sul territorio nazionale comprende una serie di organizzazioni locali, è nata nel 1991 a Palermo su iniziativa di un gruppo di commercianti che volevano difendere le loro attività opponendosi al racket e resistendo alla criminalità organizzata.
La sede barese dell'Associazione è aperta a tutto il territorio provinciale. "Riteniamo non utile che in ogni Comune si costituisca un'associazione antiracket ed antiusura perché si andrebbero a disperdere energie", spiega Nicola Caggiano, direttore della Confesercenti di Altamura. "Ci sarà un ambulatorio antiracket e antiusura con la presenza di esperti in materie legali, commerciali, fiscali e psicologi. Questi, dopo aver ascoltato le problematiche di ciascuna persona, individueranno un percorso facendosi carico anche delle denunce presso la Procura della Repubblica e presso le Forze dell'Ordine. Presenteremo ufficialmente l'associazione nelle prossime settimane - conclude Caggiano - probabilmente insieme al procuratore Antonio Laudati".