La città
Arriva la spesa sospesa, si può donare nei supermercati
Ci saranno i "carrelli solidali" dove depositare generi alimentari e altre necessità
Altamura - lunedì 6 aprile 2020
09.00
Arriva ad Altamura "la spesa sospesa". Sul celebre esempio napoletano del "caffè sospeso", la generosità e la sensibilità si applicano pure ai beni di prima necessità nei supermercati.
Oltre alla rete solidale, ad Altamura è stata lanciata quest'altra iniziativa d'intesa tra il Comune, la Protezione civile, la Caritas, le associazioni di categoria di Rete imprese Italia (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) e l'associazione Anpana.
Nei negozi in cui sarà affissa la locandina "Spesa sospesa", sono a disposizione dei "carrelli solidali". Alla cassa i cittadini possono lasciare dei generi di prima necessità (generi alimentari confezionati non deperibili e prodotti per l'igiene personale), depositandoli in questi appositi carrelli.
Una volta riempiti, i negozianti contatteranno la Protezione Civile, l'associazione Anpana e la Caritas diocesana per consegnare i beni donati dai cittadini. E questi aiuti materiali saranno poi consegnati alle famiglie bisognose di cui sono a conoscenza le parrocchie e i servizi sociali del Comune come situazioni di reale bisogno e disagio sociale.
Oltre alla rete solidale, ad Altamura è stata lanciata quest'altra iniziativa d'intesa tra il Comune, la Protezione civile, la Caritas, le associazioni di categoria di Rete imprese Italia (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) e l'associazione Anpana.
Nei negozi in cui sarà affissa la locandina "Spesa sospesa", sono a disposizione dei "carrelli solidali". Alla cassa i cittadini possono lasciare dei generi di prima necessità (generi alimentari confezionati non deperibili e prodotti per l'igiene personale), depositandoli in questi appositi carrelli.
Una volta riempiti, i negozianti contatteranno la Protezione Civile, l'associazione Anpana e la Caritas diocesana per consegnare i beni donati dai cittadini. E questi aiuti materiali saranno poi consegnati alle famiglie bisognose di cui sono a conoscenza le parrocchie e i servizi sociali del Comune come situazioni di reale bisogno e disagio sociale.