Cronaca
Arrestati due usurai di Altamura
Praticavano un tasso del 115% annuo. Colti in flagranza
Altamura - lunedì 5 agosto 2013
15.18
Sono di Altamura i due conviventi arrestati per usura ed estorsione. Si tratta di Sergio Pinto, 51enne, sorvegliato speciale e Rosa Denora, 32enne, colti in flagranza di reato. Lo scorso sabato, i carabinieri della locale Compagnia hanno fatto scattare le manette ai loro polsi nelle periferie di via Carpentino dove sono stati sorpresi intenti nello "scambio" di denaro. L'attività investigativa, avviata originariamente dai militari della Compagnia di Massafra e proseguita dagli agenti dell'Aliquota operativa della Compagnia di Altamura, ha permesso di accertare come la coppia, dallo scorso mese di maggio, incontrandosi in diverse circostanze con due commercianti cootitolari di Mottola, in difficoltà economiche, ha avviato un'attività usuraia. A fronte di un prestito complessivo di 15mila euro, i due altamurani pretendevano 27mila, mediante corresponsione di rate mensili da 5mila euro, con interessi usurai stimati al 115% annui.
Poi, l'ultimo incontro: le vittime, su indicazioni ricevute dagli "strozzini", si sono recati nella città murgiana per consegnare loro la rata, sollecitata senza mezzi termini. Ma non è andata secondo i loro piani. Infatti, la coppia di conviventi è stata subito fermata dai carabinieri e trovata in possesso del denaro contante.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato associato al carcere del capoluogo, mentre la compagna, per motivi di salute, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Il denaro recuperato, invece, è stato restituito alle vittime dell'episodio.
Poi, l'ultimo incontro: le vittime, su indicazioni ricevute dagli "strozzini", si sono recati nella città murgiana per consegnare loro la rata, sollecitata senza mezzi termini. Ma non è andata secondo i loro piani. Infatti, la coppia di conviventi è stata subito fermata dai carabinieri e trovata in possesso del denaro contante.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato associato al carcere del capoluogo, mentre la compagna, per motivi di salute, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Il denaro recuperato, invece, è stato restituito alle vittime dell'episodio.