Palazzo di città
Area mercatale e polifunzionale, nulla di fatto
La procedura si è conclusa senza alcuna proposta idonea
Altamura - lunedì 25 gennaio 2021
09.00
Un'area attrezzata per area mercatale e per eventi pubblici rimane una chimera. Non ha sortito esito positivo l'avviso pubblico di un anno fa, varato dall'amministrazione comunale per individuare - in sinergia con i privati - una zona urbana periferica con cui risolvere una serie di problemi perenni della vita cittadina.
Sono state tre le proposte pervenute, da parte di due ditte e di un professionista. Ma tutte e tre "pur allineandosi in un quadro generale di rigenerazione di cui questa amministrazione intende dotarsi, nello specifico non propongono soluzioni adeguate sotto il profilo logistico e di continuità del tessuto urbano". Così si legge in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
L'obiettivo, molto ambizioso dell'amministrazione Melodia, era realizzare una zona multiservizi da adibire ad area mercatale, pubblici spettacoli, sagre. Per questo era stato approvato un atto di indirizzo nel 2019 con cui si individuava la modalità pubblico-privata. Il Comune non è dotato di spazi pubblici di estensione tale da poter soddisfare tutte le esigenze mentre un suolo comunale di Trentacapilli è stato già destinato alla funzione scolastica e non può essere utilizzato in modo diverso.
L'esigenza di un'area attrezzata si avverte da decenni e per più scopi. Uno è quello di creare un'area mercatale che non sia il serpentone di bancarelle che attualmente occupa via Manzoni e le strade limitrofe. Né si riesce a trovare una collocazione alternativa perché altri luoghi della città, pur presi in considerazione, non sono idonei per vari profili.
L'altra necessità riguarda i grandi eventi: concerti di richiamo, circo, manifestazioni per un pubblico di svariate migliaia di persone come le sagre. Per finire poi al tema dei trasporti perché manca un terminal pubblico (stazione autobus, parcheggi, area sosta camper).
Insomma era un tentativo davvero con tante aspettative, seppur si sapeva che non fosse affatto facile. L'avviso pubblico era finalizzato alla "acquisizione di disponibilità alla cessione di aree dei privati proprietari". Le manifestazioni di interesse prevedevano "la possibilità di fare ricorso a meccanismi compensativi alternativi all'indennità di esproprio, per consentire anche soluzioni idonee a conferire maggiore speditezza all'azione amministrativa e a contenere l'impiego di risorse finanziarie a carico del bilancio comunale".
Le tre proposte pervenute non sono state giudicate idonee dalla giunta comunale. Quindi il procedimento si è concluso con un "nulla di fatto".
Sono state tre le proposte pervenute, da parte di due ditte e di un professionista. Ma tutte e tre "pur allineandosi in un quadro generale di rigenerazione di cui questa amministrazione intende dotarsi, nello specifico non propongono soluzioni adeguate sotto il profilo logistico e di continuità del tessuto urbano". Così si legge in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
L'obiettivo, molto ambizioso dell'amministrazione Melodia, era realizzare una zona multiservizi da adibire ad area mercatale, pubblici spettacoli, sagre. Per questo era stato approvato un atto di indirizzo nel 2019 con cui si individuava la modalità pubblico-privata. Il Comune non è dotato di spazi pubblici di estensione tale da poter soddisfare tutte le esigenze mentre un suolo comunale di Trentacapilli è stato già destinato alla funzione scolastica e non può essere utilizzato in modo diverso.
L'esigenza di un'area attrezzata si avverte da decenni e per più scopi. Uno è quello di creare un'area mercatale che non sia il serpentone di bancarelle che attualmente occupa via Manzoni e le strade limitrofe. Né si riesce a trovare una collocazione alternativa perché altri luoghi della città, pur presi in considerazione, non sono idonei per vari profili.
L'altra necessità riguarda i grandi eventi: concerti di richiamo, circo, manifestazioni per un pubblico di svariate migliaia di persone come le sagre. Per finire poi al tema dei trasporti perché manca un terminal pubblico (stazione autobus, parcheggi, area sosta camper).
Insomma era un tentativo davvero con tante aspettative, seppur si sapeva che non fosse affatto facile. L'avviso pubblico era finalizzato alla "acquisizione di disponibilità alla cessione di aree dei privati proprietari". Le manifestazioni di interesse prevedevano "la possibilità di fare ricorso a meccanismi compensativi alternativi all'indennità di esproprio, per consentire anche soluzioni idonee a conferire maggiore speditezza all'azione amministrativa e a contenere l'impiego di risorse finanziarie a carico del bilancio comunale".
Le tre proposte pervenute non sono state giudicate idonee dalla giunta comunale. Quindi il procedimento si è concluso con un "nulla di fatto".