Politica
Area archeologica via Vecchia Buoncammino, il Consiglio si esprime
Toni alti in aula. Approvato un emendamento
Altamura - giovedì 18 aprile 2013
11.03
Si è chiuso, almeno in una prima fase, il lunghissimo capitolo riguardante "Via Vecchia Buoncammino", ossia la questione legata alla riqualificazione di un sito archeologico che insiste nella zona. 5527 metri quadri di proprietà privata sui quali si vuole realizzare un edificio polifunzionale che svilupperebbe 13.709 metri cubi. Ma è uno spazio che conserva i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca precedente. È un'area, cioè, tipizzata "G5 zona archeologica" dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1) e quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali.
La vicenda è stata affrontata animatamente in sede di Consiglio comunale nella seduta di ieri. Non sono mancati animi accesi, tanto che per insulti e toni alti di taluni, il presidente Dambrosio ha sospeso i lavori per una pausa. Il ritorno in aula dei consiglieri ha permesso il prosieguo della assemblea, ma in un clima comunque abbastanza teso. Cosa si è deciso? Tra le varie definizioni dei documenti che nel corso della seduta passavano per emendamenti, maxi-emendamenti, subemendamenti, testi e sostituzioni di deliberazioni, al termine della riunione, si è proceduto all'approvazione dell'emendamento alla precedente deliberazione 51 da parte della maggioranza. Le votazioni hanno visto passare al vaglio cinque altri emendamenti (sub-emendamenti), proposti dall'opposizione, categoricamente bocciati quattro. Ritenuta non accoglibile la richiesta avanzata dalla impresa. Questo il sub-emendamento della minoranza passato. Assente tuttavia l'azione del gruppo Movimentiamoci, che non solo non era presente nella prima seduta del Consiglio, ma per rimarcare ulteriormente il completo distacco dalle decisioni consiliari, non ha presentato alcuna modifica al testo da porre ai voti. "Siamo indignati dall'andazzo dei lavori", ha affermato il consigliere Marroccoli, in rappresentanza del gruppo. Dopo il suo intervento, "Movimentiamoci" ha abbandonato l'aula. E intanto lo stesso gruppo annuncia: "Nella seduta di oggi, sarà chiesta alla segretaria una delucidazione circa la regolarità tecnica della votazione effettuata ieri, dato che il voto finale si è registrato oltre le ore 23.00. Il regolamento vuole che il presidente avrebbe dovuto mettere ai voti il prosieguo dei lavori per poi procedere alla votazione. Ma così non è andata".
Il testo approvato riconosce in primis l'interesse pubblico nella riqualificazione, valorizzazione e acquisizione dell'area, al fine della sua fruizione pubblica. Riconosce, altresì, "a titolo di compensazione diritti edificatori in misura proporzionale al valore economico sostenuto dall'impresa per finanziare l'intervento di riqualificazione e di cessione dell'area da trasferire su un'altra area nella disponibilità del proponente". Si stabilisce, inoltre, che "i valori di cessione e riqualificazione dell'area archeologica saranno determinati, a seguito di presentazione dello stesso progetto definitivo di riqualificazione redatte dagli uffici competenti". E infine, il Consiglio comunale si impegna a "procedere alla valutazione del progetto di riqualificazione dell'area e dell'approvazione della proposta di variante al PRG nel termine massimo di 90 giorni dalla presentazione della proposta progettuale da parte del privato".
Oggi, un altro appuntamento d'Assise.
La vicenda è stata affrontata animatamente in sede di Consiglio comunale nella seduta di ieri. Non sono mancati animi accesi, tanto che per insulti e toni alti di taluni, il presidente Dambrosio ha sospeso i lavori per una pausa. Il ritorno in aula dei consiglieri ha permesso il prosieguo della assemblea, ma in un clima comunque abbastanza teso. Cosa si è deciso? Tra le varie definizioni dei documenti che nel corso della seduta passavano per emendamenti, maxi-emendamenti, subemendamenti, testi e sostituzioni di deliberazioni, al termine della riunione, si è proceduto all'approvazione dell'emendamento alla precedente deliberazione 51 da parte della maggioranza. Le votazioni hanno visto passare al vaglio cinque altri emendamenti (sub-emendamenti), proposti dall'opposizione, categoricamente bocciati quattro. Ritenuta non accoglibile la richiesta avanzata dalla impresa. Questo il sub-emendamento della minoranza passato. Assente tuttavia l'azione del gruppo Movimentiamoci, che non solo non era presente nella prima seduta del Consiglio, ma per rimarcare ulteriormente il completo distacco dalle decisioni consiliari, non ha presentato alcuna modifica al testo da porre ai voti. "Siamo indignati dall'andazzo dei lavori", ha affermato il consigliere Marroccoli, in rappresentanza del gruppo. Dopo il suo intervento, "Movimentiamoci" ha abbandonato l'aula. E intanto lo stesso gruppo annuncia: "Nella seduta di oggi, sarà chiesta alla segretaria una delucidazione circa la regolarità tecnica della votazione effettuata ieri, dato che il voto finale si è registrato oltre le ore 23.00. Il regolamento vuole che il presidente avrebbe dovuto mettere ai voti il prosieguo dei lavori per poi procedere alla votazione. Ma così non è andata".
Il testo approvato riconosce in primis l'interesse pubblico nella riqualificazione, valorizzazione e acquisizione dell'area, al fine della sua fruizione pubblica. Riconosce, altresì, "a titolo di compensazione diritti edificatori in misura proporzionale al valore economico sostenuto dall'impresa per finanziare l'intervento di riqualificazione e di cessione dell'area da trasferire su un'altra area nella disponibilità del proponente". Si stabilisce, inoltre, che "i valori di cessione e riqualificazione dell'area archeologica saranno determinati, a seguito di presentazione dello stesso progetto definitivo di riqualificazione redatte dagli uffici competenti". E infine, il Consiglio comunale si impegna a "procedere alla valutazione del progetto di riqualificazione dell'area e dell'approvazione della proposta di variante al PRG nel termine massimo di 90 giorni dalla presentazione della proposta progettuale da parte del privato".
Oggi, un altro appuntamento d'Assise.