La città
Appalto rifiuti, si esamina un progetto di “porta a porta”
Loizzo: «Nei primi giorni di dicembre la proposta di deliberazione in Consiglio comunale». Annunciato un ulteriore aumento della Tarsu
Altamura - venerdì 25 novembre 2011
09.20
Il 17 febbraio 2012 scadrà il decennale contratto di appalto fra il Comune di Altamura e la ditta Tradeco. Al vaglio della I Commissione consiliare, dai primi di settembre, c'è un progetto di raccolta "porta a porta" presentato l'8 agosto scorso dalla società torinese Esper. E per il prossimo anno è previsto un ulteriore aumento della Tarsu di circa il 4%. Durante l'esame del documento sono sorti alcuni dubbi sulla reale possibilità di raggiungere ad Altamura gli obiettivi fissati nello studio della Esper.
Come spiega il presidente della I Commissione Nicola Loizzo, «si è analizzato il caso di Salerno, la città che differenzia di più in Italia». Che cosa prevede il progetto della società torinese? «Che scompaiano i tutti i bidoni dal centro abitato», chiarisce Loizzo. Per l'umido è previsto il conferimento tre volte a settimana, per l'indifferenziato due volte a settimana, per carta e cartone, plastica e lattine e vetro una volta a settimana. Tutto "porta a porta". Per il vetro ci saranno le cosiddette campane. Per plastica e lattine, buste da 110 litri.
«Per le abitazioni unifamiliari - spiega Loizzo - la raccolta avverrà attraverso il conferimento diretto ad automezzi e a personale della ditta che vincerà il bando di gara. Ci saranno determinati giorni ed orari. Ad esempio, per l'umido, le famiglie, nei giorni stabiliti, dovranno lasciare all'ingresso delle abitazioni le pattumelle, che verranno svuotate al passaggio del camion. I condomini con più di cinque o sei famiglie avranno in custodia bidoni condominiali da 120, 240 e 360 litri. Il giorno della raccolta sarà cura del condominio lasciare in un determinato punto il bidone affinché venga svuotato. Ma - aggiunge - occorre garantire una buona qualità del differenziato».
Nel progetto della Esper vengono messi in evidenza alcuni dati alquanto curiosi. Loizzo li illustra: «Ad Altamura 5500 famiglie vivono in una monoabitazione ed il condominio più grande conta 69 famiglie, ovvero 330 persone. A Salerno, a differenza nostra, ci sono numerosi maxicondomini». Ma nulla ancora di certo. Lo scorso 19 maggio, la Giunta comunale aveva deliberato di «disporre che l'affidamento della gestione del servizio sul territorio comunale avvenga mediante il ricorso al mercato secondo procedure competitive ad evidenza pubblica aperte a operatori economici specializzati». Affidava, inoltre, al dirigente del III Settore Giovanni Buonamassa il compito di individuare scenari e proposte operative per valutare vantaggi e svantaggi derivanti dall'applicazione dei diversi modelli di raccolta, come il "porta a porta". «Il Dirigente - sottolinea Loizzo - ha incaricato la Esper di preparare un progetto anche per candidarlo ad un finanziamento comunitario presso la Regione Puglia. È lo stesso che stiamo analizzando in Commissione. Ma nulla vieta a chi vincerà il bando di gara di cambiare alcuni passaggi del progetto».
C'è una nota stonata. Differenziare costa perché richiede più manodopera «e anche perché le aziende di riciclaggio danno un premio in danaro per il conferimento di carta, lattine, vetro e plastica, mentre per il conferimento dell'umido, che rappresenta la percentuale più alta di differenziato, chi conferisce paga all'impianto circa 70 euro a tonnellata». Dunque più umido c'è, più si paga. «Il primo anno - annuncia Loizzo - si richiederanno sacrifici ai cittadini perché la Tarsu aumenterà ancora del 4% e l'incremento seguirà anche negli anni successivi». La I Commissione ha proposto l'affiancamento alla Polizia municipale di due guardie ambientali per il controllo sulla qualità e sulla quantità della differenziata.
«La prossima settimana - annuncia Loizzo - detteremo le linee guida, cioè la forma di gestione che vorremo applicare. Riusciremo a portare la proposta di deliberazione in Consiglio comunale nei primi giorni di dicembre, poi si procederà con l'avviso pubblico». L'obiettivo è incrementare la differenziata dal 13,6% al 60%. Il Movimento cittadino Aria Fresca parla di una «sicura proroga dell'attuale costoso servizio. Ogni giorno di ritardo - prosegue - è un giorno in più di pesanti costi caricati sulle spalle degli altamurani».
Come spiega il presidente della I Commissione Nicola Loizzo, «si è analizzato il caso di Salerno, la città che differenzia di più in Italia». Che cosa prevede il progetto della società torinese? «Che scompaiano i tutti i bidoni dal centro abitato», chiarisce Loizzo. Per l'umido è previsto il conferimento tre volte a settimana, per l'indifferenziato due volte a settimana, per carta e cartone, plastica e lattine e vetro una volta a settimana. Tutto "porta a porta". Per il vetro ci saranno le cosiddette campane. Per plastica e lattine, buste da 110 litri.
«Per le abitazioni unifamiliari - spiega Loizzo - la raccolta avverrà attraverso il conferimento diretto ad automezzi e a personale della ditta che vincerà il bando di gara. Ci saranno determinati giorni ed orari. Ad esempio, per l'umido, le famiglie, nei giorni stabiliti, dovranno lasciare all'ingresso delle abitazioni le pattumelle, che verranno svuotate al passaggio del camion. I condomini con più di cinque o sei famiglie avranno in custodia bidoni condominiali da 120, 240 e 360 litri. Il giorno della raccolta sarà cura del condominio lasciare in un determinato punto il bidone affinché venga svuotato. Ma - aggiunge - occorre garantire una buona qualità del differenziato».
Nel progetto della Esper vengono messi in evidenza alcuni dati alquanto curiosi. Loizzo li illustra: «Ad Altamura 5500 famiglie vivono in una monoabitazione ed il condominio più grande conta 69 famiglie, ovvero 330 persone. A Salerno, a differenza nostra, ci sono numerosi maxicondomini». Ma nulla ancora di certo. Lo scorso 19 maggio, la Giunta comunale aveva deliberato di «disporre che l'affidamento della gestione del servizio sul territorio comunale avvenga mediante il ricorso al mercato secondo procedure competitive ad evidenza pubblica aperte a operatori economici specializzati». Affidava, inoltre, al dirigente del III Settore Giovanni Buonamassa il compito di individuare scenari e proposte operative per valutare vantaggi e svantaggi derivanti dall'applicazione dei diversi modelli di raccolta, come il "porta a porta". «Il Dirigente - sottolinea Loizzo - ha incaricato la Esper di preparare un progetto anche per candidarlo ad un finanziamento comunitario presso la Regione Puglia. È lo stesso che stiamo analizzando in Commissione. Ma nulla vieta a chi vincerà il bando di gara di cambiare alcuni passaggi del progetto».
C'è una nota stonata. Differenziare costa perché richiede più manodopera «e anche perché le aziende di riciclaggio danno un premio in danaro per il conferimento di carta, lattine, vetro e plastica, mentre per il conferimento dell'umido, che rappresenta la percentuale più alta di differenziato, chi conferisce paga all'impianto circa 70 euro a tonnellata». Dunque più umido c'è, più si paga. «Il primo anno - annuncia Loizzo - si richiederanno sacrifici ai cittadini perché la Tarsu aumenterà ancora del 4% e l'incremento seguirà anche negli anni successivi». La I Commissione ha proposto l'affiancamento alla Polizia municipale di due guardie ambientali per il controllo sulla qualità e sulla quantità della differenziata.
«La prossima settimana - annuncia Loizzo - detteremo le linee guida, cioè la forma di gestione che vorremo applicare. Riusciremo a portare la proposta di deliberazione in Consiglio comunale nei primi giorni di dicembre, poi si procederà con l'avviso pubblico». L'obiettivo è incrementare la differenziata dal 13,6% al 60%. Il Movimento cittadino Aria Fresca parla di una «sicura proroga dell'attuale costoso servizio. Ogni giorno di ritardo - prosegue - è un giorno in più di pesanti costi caricati sulle spalle degli altamurani».