Politica
Appalto rifiuti, la procedura negoziata è "un abito su misura" per l'attuale azienda
La lente di ingrandimento dell'opposizione sulla questione. "É un affronto alla città, uno schiaffo ai cittadini"
Altamura - martedì 14 febbraio 2012
10.03
Appalto rifiuti, 10 anni di contratto con una storica impresa altamurana e sul filo della scadenza di appalto, arriva una procedura negoziata. Non se la bevono le forze politiche di opposizione. Una prassi segnata dal timbro che solo "l'immobilismo" pluriennale dell'amministrazione Stacca può approvare. Questa la tesi principale del centrosinistra in una nota congiunta.
Una proroga del contratto sarebbe stata illegittima, così viene adottata come soluzione una procedura di urgenza. Ma non c'è accordo neanche sul concetto di "urgenza". "Si sapeva da dieci anni - affermano i consiglieri di minoranza - che il 17 febbraio 2012 l'attuale appalto sarebbe terminato: dove sono gli eventi imprevedibili e le circostanze a giustificazione della estrema urgenza? Non c'è traccia, esistono solo nelle fantasticherie del sindaco Stacca e della sua squadra di governo". Perché di eventi imprevedibili e giustificazione di estrema urgenza si parla nella legge sugli appalti, così esplicitamente: «nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti» (art. 57, comma 2, lett. c, del decreto legislativo 163/2006).
La lente di ingrandimento dell'opposizione cade anche sui requisiti richiesti dalla gara pubblicata, requisiti che sottintendono una ristretta partecipazione delle imprese altre e la realizzazione di "un abito su misura" per l'azienda che attualmente si occupa dello smaltimento rifiuti.
La lettura finale della questione convoglia in un "affronto alla città, uno schiaffo in pieno volto ai cittadini altamurani che si sobbarcano gli elevatissimi costi di un servizio che sinora non ha garantito i risultati minimi di raccolta differenziata".
Una proroga del contratto sarebbe stata illegittima, così viene adottata come soluzione una procedura di urgenza. Ma non c'è accordo neanche sul concetto di "urgenza". "Si sapeva da dieci anni - affermano i consiglieri di minoranza - che il 17 febbraio 2012 l'attuale appalto sarebbe terminato: dove sono gli eventi imprevedibili e le circostanze a giustificazione della estrema urgenza? Non c'è traccia, esistono solo nelle fantasticherie del sindaco Stacca e della sua squadra di governo". Perché di eventi imprevedibili e giustificazione di estrema urgenza si parla nella legge sugli appalti, così esplicitamente: «nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti» (art. 57, comma 2, lett. c, del decreto legislativo 163/2006).
La lente di ingrandimento dell'opposizione cade anche sui requisiti richiesti dalla gara pubblicata, requisiti che sottintendono una ristretta partecipazione delle imprese altre e la realizzazione di "un abito su misura" per l'azienda che attualmente si occupa dello smaltimento rifiuti.
La lettura finale della questione convoglia in un "affronto alla città, uno schiaffo in pieno volto ai cittadini altamurani che si sobbarcano gli elevatissimi costi di un servizio che sinora non ha garantito i risultati minimi di raccolta differenziata".