La città
Anziani, ci sentite?
Il Comune propone un controllo dell'udito effettuato da un'azienda privata. Aria Fresca sul caso
Altamura - mercoledì 21 settembre 2011
12.49
È del Movimento cittadino Aria Fresca la segnalazione di un caso che riguarda l'Amministrazione comunale di Altamura. Sotto la lente, una lettera, in busta con mittente anonimo, che è stata recapitata presso le abitazioni di centinaia di cittadini altamurani anziani.
La carta è intestata, Comune di Altamura. Si tratta di un invito agli ultra 65enni ad un controllo gratuito dell'udito presso il Centro Polivalente per anziani "Viti Maino", a cura di una azienda "che vende protesi uditive" – così come sottolinea Aria Fresca – e che viene presentata nella stessa lettera come "una delle aziende primarie che operano nel campo della prevenzione della sordità".
La nota di Aria Fresca verte su una considerazione: "l'Amministrazione spaccia per servizio pubblico la misurazione dell'udito da parte di un'azienda che vende protesi uditive".
"Non abbiamo nulla contro iniziative volte a tutelare la salute dei cittadini (ben vengano), - si afferma nella nota del Movimento - ma messe in questi termini si tratta di qualcosa molto discutibile: dove si è mai visto che l'amministrazione comunale ospita in proprie comunicazioni ufficiali (su carta intestata e con le firme di sindaco e assessore al ramo) il logo di uno sponsor privato? Addirittura, si può ottenere la misurazione dell'udito solo presentando la lettera inviata dall'amministrazione. Senza quella, stando a quanto scritto nella comunicazione, non serve a nulla esibire il proprio documento di identità che attesta residenza ed età; perché non si spiega correttamente ai cittadini che la ditta in questione agisce in conflitto di interessi poiché produce e vende apparecchi acustici? È palese che non siamo di fronte alla misurazione dell'udito da parte di tecnici del servizio sanitario pubblico ma bensì di fronte ad un'azienda che ha l'obiettivo di tutelare i propri legittimi interessi commerciali. È un po' come chiedere all'oste se il vino è buono".
Aria Fresca mette in evidenza la scelta della sede per effettuare i controlli di udito, il Centro Polivalente Viti Maino appunto. Una scelta che cozza con la ristretta fruibilità del servizio, limitata a 60 cittadini per volta, imposta dall'Amministrazione, a cui fa riferimento il "discutibile capitolato d'appalto, del costo di 200mila euro all'anno". Secondo il Movimento, l'accesso deve essere garantito a tutti gli utenti delle due strutture disponibili, quali "Viti Maino" e "Bell'età", anche tenendo conto delle relative dimensioni (che tra l'altro potrebbero essere ulteriormente ampliate utilizzando i locali adiacenti), posto che le limitazioni potrebbero essere valide solo per i servizi specifici, come i corsi organizzati.
Va inoltre menzionato che nell'ultima seduta del consiglio comunale del 28 luglio 2011 si è preso atto della Relazione finale della commissione consiliare di controllo, approvata all'unanimità, che è riportata in allegato. In essa vi è la richiesta, da parte del consigliere comunale Enzo Colonna, della costituzione di un Comitato di Controllo formato dai rappresentanti degli anziani, del Comune e dell'ente gestore, per avere un costante contatto tra le parti per una migliore organizzazione e controllo del servizio. Un comitato che si occupi di seguire la gestione dei centri, rilevando problemi, criticità e formulando soluzioni.
La carta è intestata, Comune di Altamura. Si tratta di un invito agli ultra 65enni ad un controllo gratuito dell'udito presso il Centro Polivalente per anziani "Viti Maino", a cura di una azienda "che vende protesi uditive" – così come sottolinea Aria Fresca – e che viene presentata nella stessa lettera come "una delle aziende primarie che operano nel campo della prevenzione della sordità".
La nota di Aria Fresca verte su una considerazione: "l'Amministrazione spaccia per servizio pubblico la misurazione dell'udito da parte di un'azienda che vende protesi uditive".
"Non abbiamo nulla contro iniziative volte a tutelare la salute dei cittadini (ben vengano), - si afferma nella nota del Movimento - ma messe in questi termini si tratta di qualcosa molto discutibile: dove si è mai visto che l'amministrazione comunale ospita in proprie comunicazioni ufficiali (su carta intestata e con le firme di sindaco e assessore al ramo) il logo di uno sponsor privato? Addirittura, si può ottenere la misurazione dell'udito solo presentando la lettera inviata dall'amministrazione. Senza quella, stando a quanto scritto nella comunicazione, non serve a nulla esibire il proprio documento di identità che attesta residenza ed età; perché non si spiega correttamente ai cittadini che la ditta in questione agisce in conflitto di interessi poiché produce e vende apparecchi acustici? È palese che non siamo di fronte alla misurazione dell'udito da parte di tecnici del servizio sanitario pubblico ma bensì di fronte ad un'azienda che ha l'obiettivo di tutelare i propri legittimi interessi commerciali. È un po' come chiedere all'oste se il vino è buono".
Aria Fresca mette in evidenza la scelta della sede per effettuare i controlli di udito, il Centro Polivalente Viti Maino appunto. Una scelta che cozza con la ristretta fruibilità del servizio, limitata a 60 cittadini per volta, imposta dall'Amministrazione, a cui fa riferimento il "discutibile capitolato d'appalto, del costo di 200mila euro all'anno". Secondo il Movimento, l'accesso deve essere garantito a tutti gli utenti delle due strutture disponibili, quali "Viti Maino" e "Bell'età", anche tenendo conto delle relative dimensioni (che tra l'altro potrebbero essere ulteriormente ampliate utilizzando i locali adiacenti), posto che le limitazioni potrebbero essere valide solo per i servizi specifici, come i corsi organizzati.
Va inoltre menzionato che nell'ultima seduta del consiglio comunale del 28 luglio 2011 si è preso atto della Relazione finale della commissione consiliare di controllo, approvata all'unanimità, che è riportata in allegato. In essa vi è la richiesta, da parte del consigliere comunale Enzo Colonna, della costituzione di un Comitato di Controllo formato dai rappresentanti degli anziani, del Comune e dell'ente gestore, per avere un costante contatto tra le parti per una migliore organizzazione e controllo del servizio. Un comitato che si occupi di seguire la gestione dei centri, rilevando problemi, criticità e formulando soluzioni.