Territorio
Antica Masseria, interviene anche Nichi Vendola
“Stiamo riflettendo e verificando''. Attesa per il prossimo mese la decisione definitiva
Murgia - martedì 13 marzo 2012
16.33
Anche il presidente della Regione Nichi Vendola è intervenuto sulla triste vicenda che sta riguardando l'Antica Masseria dell'Alta Murgia. La grande struttura a metà strada tra Gravina e Altamura confiscata alla malavita organizzata è balzata nuovamente agli onori della cronaca perché dopo appena 9 mesi dal suo rilancio rischia di chiudere definitivamente. L'Antica Masseria, anche grazie ad un notevole ritorno mediatico provocato dalla scelta di Gianfranco Vissani quale curatore della struttura, è diventato un simbolo della legalità. Emblema dello Stato che colpisce i clan nel portafogli e assume la gestione dei beni, per ripristinare la legalità sul territorio. Un'impresa senza dubbio difficile affidata proprio a Vissani che intanto dal mese di gennaio, quando la situazione si è fatta insostenibile, ha sospeso il suo contratto.
Ora, dopo le perdite di bilancio, l'Agenzia dei beni confiscati alla criminalità organizzata, decisa a cedere la proprietà, ha avviato dei contatti con la Regione Puglia in un estremo tentativo di non mandare a casa i 36 dipendenti, da due mesi senza stipendio. ''Come Regione - spiega il governatore della Puglia, Nichi Vendola - non abbiamo avuto alcun ruolo finora. Siamo stati chiamati dall'Alto commissariato che ci ha chiesto se eventualmente eravamo interessati a gestire la masseria in altra maniera. Ora stiamo riflettendo e verificando''.
L'assessore Fratoianni, infatti, già la settimana scorsa aveva spiegato alla nostra testata che sono in corso una serie di verifiche per capire se davvero ci sono le condizioni per la Regione Puglia di prendere in gestione il bene considerando che non solo bisogna fare i conti con i costi di gestione dell'intera struttura ma occorre capire ora a chi tocca saldare i debiti con i dipendenti e i fornitori che da diversi mesi attendono di vedere le loro fatture saldate e che da qualche settimana hanno perso anche l'unico interlocutore a loro disposizione : lo Stato Italiano.
Ora, dopo le perdite di bilancio, l'Agenzia dei beni confiscati alla criminalità organizzata, decisa a cedere la proprietà, ha avviato dei contatti con la Regione Puglia in un estremo tentativo di non mandare a casa i 36 dipendenti, da due mesi senza stipendio. ''Come Regione - spiega il governatore della Puglia, Nichi Vendola - non abbiamo avuto alcun ruolo finora. Siamo stati chiamati dall'Alto commissariato che ci ha chiesto se eventualmente eravamo interessati a gestire la masseria in altra maniera. Ora stiamo riflettendo e verificando''.
L'assessore Fratoianni, infatti, già la settimana scorsa aveva spiegato alla nostra testata che sono in corso una serie di verifiche per capire se davvero ci sono le condizioni per la Regione Puglia di prendere in gestione il bene considerando che non solo bisogna fare i conti con i costi di gestione dell'intera struttura ma occorre capire ora a chi tocca saldare i debiti con i dipendenti e i fornitori che da diversi mesi attendono di vedere le loro fatture saldate e che da qualche settimana hanno perso anche l'unico interlocutore a loro disposizione : lo Stato Italiano.