La città
Antenna Vodafone in Via Manzoni, nuovo incontro con il Sindaco
Prevista, per domani, una raccolta firme nei pressi del Boschetto
Altamura - lunedì 4 gennaio 2010
18.06
Ancora un incontro relativo alla questione dell'antenna Vodafone si è svolto stamane, presso Palazzo di Città, tra il sindaco Mario Stacca, una rappresentante dei cittadini residenti in via Manzoni e il legale degli stessi, Bartolo Lorusso. Tra i presenti, anche l'ing. Sabino Tattoli, dirigente del VII settore LL. PP., e l'avv. Vito Zaccaria, assessore ai Lavori pubblici, Governo e Sviluppo del territorio. Proposti due o tre siti diversi dove poter installare il ripetitore radio-base con tecnologia Dcs-Umts della Vodafone, siti che dovranno essere comunicati all'azienda.
I cittadini del quartiere, intanto, hanno cominciato, questo pomeriggio, a raccogliere firme per l'istituzione di un apposito Comitato, con un atto di costituzione curato dal loro legale. «Una protesta concreta, quella che ci proponiamo di portare avanti noi residenti in via Manzoni», come dichiara Sara Chironna, portavoce dei cittadini della zona, «una protesta fatta non di cortei, ma di azioni semplici, mirate ed efficaci. Cominceremo a dismettere le nostre schede telefoniche Vodafone. Il problema riguarda non solo un quartiere, ma l'intera città».
Domani mattina i cittadini e i loro rappresentanti incontreranno nuovamente il Sindaco. Per domani sera, invece, alle ore 19.00, nei pressi dell'antenna, ci sarà una raccolta firme straordinaria.
Intanto partiti e movimenti politici esprimono il loro parere in merito alla questione.
Solidarietà al comitato spontaneo dei cittadini "che si oppongono a tale scempio" manifesta Rifondazione Comunista, che in una nota scrive: "Ciò che più lascia allibiti è che il ripetitore è stato posizionato, sradicando 3 alberi, a pochi metri da uno dei rarissimi spazi verdi esistenti in città (il boschetto) ed in pieno centro abitato. Quindi, i cittadini della sopracitata zona, oltre a subire i settimanali disagi del mercato locale e ad essere stati per molti anni i più coinvolti dall'inquinamento ambientale proveniente dalla vicina discarica territoriale, saranno esposti alle onde elettro-magnetiche emanate dalla stessa antenna per telefoni cellulare". Sempre nella stessa nota, Rifondazione Comunista "chiede al Sindaco di dare immediatamente conto, al Consiglio comunale e alla popolazione tutta, in merito alle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione del sopraccitato impianto".
Anche i Giovani Democratici esprimono il loro punto di vista, contestando "con fermezza la scelta del sito. Il Boschetto, difatti, rappresenta uno dei pochi polmoni verdi rimasti alla nostra città, così come il campo di calcio di Via Manzoni costituisce uno dei pochi siti pubblici gratuiti per il divertimento di decine di ragazzini residenti in quel quartiere. A dir poco incredibile, poi, è l'atteggiamento dell'Amministrazione Comunale in questa vicenda". Aggiungono che "Sindaco e Assessori, di fronte alla legittima richiesta della Vodafone, avanzata oltre un anno fa, di installare la propria antenna in Via Monti nella nostra città, anziché convocare i vertici locali della compagnia telefonica per cercare assieme ad essi una soluzione che consentisse l'installazione dell'antenna in un diverso sito (magari non proprio a ridosso di un polmone verde!!!) hanno preferito contestare la richiesta stessa, costringendo la Vodafone a ricorrere alla tutela in sede giudiziaria, dove il Comune di Altamura è risultato perdente venendo condannato a rilasciare il permesso all'installazione dell'antenna oltre al risarcimento dei danni e alle spese legali dei giudizi dinnanzi al Tar e al Consiglio di Stato".
Il Movimento Cittadino Aria Fresca, invece, ripercorre, in un comunicato, le tappe che hanno portato all'installazione dell'antenna in via Manzoni:
"1. Dopo il via libera all'installazione dell'impianto in Via Monti ed a seguito delle proteste e delle contestazioni, l'amministrazione con il suo dirigente ordina la sospensione dei lavori contestando la loro abusività;
2. la Vodafone impugna il provvedimento dirigenziale del 23 aprile 2008;
3. la Vodafone ottiene al sospensiva dal Tar Puglia - Bari (ordinanza n. 382 del 23 luglio 2008);
4. il Comune impugna l'ordinanza del Tar;
5. il Consiglio di Stato respinge l'appello del Comune per assenza di motivi ed argomenti, confermando così la sospensione del provvedimento dirigenziale che, scusate il gioco di parole, aveva sospeso i lavori di installazione in Via Monti (ordinanza n. 6615 del 12 dicembre 2008);
6. a seguito di fatti nuovi, in particolare l'adozione, nel luglio da parte del consiglio comunale (con la deliberazione n. 32 del 30 luglio 2008, poi confermata con deliberazione del gennaio 2009) del regolamento per l'installazione di impianti per telecomunicazioni, la Vodafone produce nuova richiesta di sospensiva al Tar Puglia, in questo caso in relazione proprio al regolamento;
7. il Tar Puglia accoglie anche questa richiesta (ordinanza n. 18 del 15 gennaio 2009);
8. questa volta il Comune non fa appello al Consiglio di Stato e non se ne conoscono i motivi;
9. esaurita la fase cosiddetta cautelare (sospensive), il giudizio ora è diretto a definire nel merito la questione, la prossima udienza è fissata, dinanzi la Seconda Sezione del tar Puglia - Bari, al 18 febbraio 2010;
10. nel frattempo, l'Amministrazione comunale si affretta a trovare un accordo con la Vodafone, anziché realizzare l'impianto in Via Monti, autorizza, con provvedimento del 4 dicembre 2009, l'installazione nell'area che ora tutti conosciamo".
Riportiamo, in allegato, i provvedimenti del TAR Puglia e del Consiglio di Stato e le tappe del giudizio pendente dinanzi la Seconda Sezione del Tar Puglia – Bari.
I cittadini del quartiere, intanto, hanno cominciato, questo pomeriggio, a raccogliere firme per l'istituzione di un apposito Comitato, con un atto di costituzione curato dal loro legale. «Una protesta concreta, quella che ci proponiamo di portare avanti noi residenti in via Manzoni», come dichiara Sara Chironna, portavoce dei cittadini della zona, «una protesta fatta non di cortei, ma di azioni semplici, mirate ed efficaci. Cominceremo a dismettere le nostre schede telefoniche Vodafone. Il problema riguarda non solo un quartiere, ma l'intera città».
Domani mattina i cittadini e i loro rappresentanti incontreranno nuovamente il Sindaco. Per domani sera, invece, alle ore 19.00, nei pressi dell'antenna, ci sarà una raccolta firme straordinaria.
Intanto partiti e movimenti politici esprimono il loro parere in merito alla questione.
Solidarietà al comitato spontaneo dei cittadini "che si oppongono a tale scempio" manifesta Rifondazione Comunista, che in una nota scrive: "Ciò che più lascia allibiti è che il ripetitore è stato posizionato, sradicando 3 alberi, a pochi metri da uno dei rarissimi spazi verdi esistenti in città (il boschetto) ed in pieno centro abitato. Quindi, i cittadini della sopracitata zona, oltre a subire i settimanali disagi del mercato locale e ad essere stati per molti anni i più coinvolti dall'inquinamento ambientale proveniente dalla vicina discarica territoriale, saranno esposti alle onde elettro-magnetiche emanate dalla stessa antenna per telefoni cellulare". Sempre nella stessa nota, Rifondazione Comunista "chiede al Sindaco di dare immediatamente conto, al Consiglio comunale e alla popolazione tutta, in merito alle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione del sopraccitato impianto".
Anche i Giovani Democratici esprimono il loro punto di vista, contestando "con fermezza la scelta del sito. Il Boschetto, difatti, rappresenta uno dei pochi polmoni verdi rimasti alla nostra città, così come il campo di calcio di Via Manzoni costituisce uno dei pochi siti pubblici gratuiti per il divertimento di decine di ragazzini residenti in quel quartiere. A dir poco incredibile, poi, è l'atteggiamento dell'Amministrazione Comunale in questa vicenda". Aggiungono che "Sindaco e Assessori, di fronte alla legittima richiesta della Vodafone, avanzata oltre un anno fa, di installare la propria antenna in Via Monti nella nostra città, anziché convocare i vertici locali della compagnia telefonica per cercare assieme ad essi una soluzione che consentisse l'installazione dell'antenna in un diverso sito (magari non proprio a ridosso di un polmone verde!!!) hanno preferito contestare la richiesta stessa, costringendo la Vodafone a ricorrere alla tutela in sede giudiziaria, dove il Comune di Altamura è risultato perdente venendo condannato a rilasciare il permesso all'installazione dell'antenna oltre al risarcimento dei danni e alle spese legali dei giudizi dinnanzi al Tar e al Consiglio di Stato".
Il Movimento Cittadino Aria Fresca, invece, ripercorre, in un comunicato, le tappe che hanno portato all'installazione dell'antenna in via Manzoni:
"1. Dopo il via libera all'installazione dell'impianto in Via Monti ed a seguito delle proteste e delle contestazioni, l'amministrazione con il suo dirigente ordina la sospensione dei lavori contestando la loro abusività;
2. la Vodafone impugna il provvedimento dirigenziale del 23 aprile 2008;
3. la Vodafone ottiene al sospensiva dal Tar Puglia - Bari (ordinanza n. 382 del 23 luglio 2008);
4. il Comune impugna l'ordinanza del Tar;
5. il Consiglio di Stato respinge l'appello del Comune per assenza di motivi ed argomenti, confermando così la sospensione del provvedimento dirigenziale che, scusate il gioco di parole, aveva sospeso i lavori di installazione in Via Monti (ordinanza n. 6615 del 12 dicembre 2008);
6. a seguito di fatti nuovi, in particolare l'adozione, nel luglio da parte del consiglio comunale (con la deliberazione n. 32 del 30 luglio 2008, poi confermata con deliberazione del gennaio 2009) del regolamento per l'installazione di impianti per telecomunicazioni, la Vodafone produce nuova richiesta di sospensiva al Tar Puglia, in questo caso in relazione proprio al regolamento;
7. il Tar Puglia accoglie anche questa richiesta (ordinanza n. 18 del 15 gennaio 2009);
8. questa volta il Comune non fa appello al Consiglio di Stato e non se ne conoscono i motivi;
9. esaurita la fase cosiddetta cautelare (sospensive), il giudizio ora è diretto a definire nel merito la questione, la prossima udienza è fissata, dinanzi la Seconda Sezione del tar Puglia - Bari, al 18 febbraio 2010;
10. nel frattempo, l'Amministrazione comunale si affretta a trovare un accordo con la Vodafone, anziché realizzare l'impianto in Via Monti, autorizza, con provvedimento del 4 dicembre 2009, l'installazione nell'area che ora tutti conosciamo".
Riportiamo, in allegato, i provvedimenti del TAR Puglia e del Consiglio di Stato e le tappe del giudizio pendente dinanzi la Seconda Sezione del Tar Puglia – Bari.