Politica
Antenna Vodafone, il Sindaco smentisce il comunicato di Aria Fresca
"Il nostro auspicio è che la protesta dei cittadini induca l'azienda a rivedere le sue scelte"
Altamura - lunedì 11 gennaio 2010
Pubblichiamo integralmente un comunicato del Sindaco pervenuto in mattinata in redazione e relativo alla questione del ripetitore Vodafone installato in via Manzoni.
"SMENTITA DEL SINDACO AD ARIA FRESCA
Il Sindaco si riserva successivamente di rispondere compiutamente a tutte le fandonie che esponenti politici in cerca di visibilità elettorale da più parti stanno rovesciando sull'Amministrazione sulla vicenda dell'antenna Vodafone.
In relazione all'ultimo comunicato del Movimento Aria Fresca - pubblicato da organi di informazione - che attribuisce ad altri la propria patente di bugiardo, il sindaco Mario Stacca conferma quanto dichiarato finora nei comunicati del Comune. Si confermano anche le dichiarazioni rilasciate alla "Gazzetta" in quanto, come si può leggere nell'articolo citato, il commento riguarda l'inizio dei lavori "alla chetichella" come lamentato dal Comitato. Il sindaco non era a conoscenza dell'inizio di questi lavori dato che l'autorizzazione era stata rilasciata solo lo scorso 4 dicembre dallo Sportello Unico (che, ricordiamo, non è una struttura del Comune). Circa invece la localizzazione del sito è stato già affermato in Consiglio comunale che due erano i siti proposti dalla Vodafone alternativi a via Monti: via Treviso ed il piazzale di via Manzoni e gli uffici, valutata la situazione, hanno optato per il secondo, più lontano da case e scuole.
In questa fase il Sindaco è impegnato a risolvere la questione ed ha aperto un canale di dialogo con la Vodafone. Ricordiamo infatti a tutti che in questo bailamme di dichiarazioni, volantini e comunicati si sta perdendo di vista la sostanza del problema: l'antenna è a norma, è autorizzata dall'Arpa (Agenzia regionale di protezione dell'ambiente) e la Vodafone finora è stata risoluta a realizzarla nonostante il Comune abbia cercato di impedirlo. Se il Comune non fosse intervenuto oggi ci sarebbe un'antenna già bella e funzionante in via Monti, in mezzo alle case ed ancora più vicina ad una scuola. Il nostro auspicio è che la protesta dei cittadini induca l'azienda a rivedere le sue scelte.
E' una protesta che - mentre altri la strumentalizzano - noi condividiamo, non per la paura delle emissioni (ci sono gli enti competenti che stabiliscono se sono pericolose oppure no, non il Sindaco o i cittadini) bensì per la spontanea mobilitazione dei cittadini che non sono contrari alla tecnologia ma che in questo modo stanno promuovendo un esempio di cittadinanza attiva, riappropriandosi del loro quartiere, del territorio dove vivono.
Non vanno dimenticati inoltre gli ulteriori atti che sono stati prodotti: una delibera di Giunta ed un ordine del giorno unanime del Consiglio comunale (30 dicembre) che chiede la delocalizzazione dell'antenna.
Un'ultima precisazione: nei giorni antecedenti il Consiglio comunale e durante i lavori dell'Assise consiliare alcuni consiglieri si sono distinti nel giudicare gli atti posti in essere dagli uffici "illegittimi" in quanto esiste un regolamento approvato dal Consiglio comunale. Gli stessi, dimenticandosi di aver mentito e raggirato la popolazione, durante l'approvazione dell'ordine del giorno hanno proposto l'emendamento che di fatto ha cancellato il riferimento alle delibere di adozione del regolamento in quanto lo stesso deve essere riproposto all'attenzione del Consiglio per l'approvazione definitiva, deve essere corredato da un piano che individua precisamente i siti dove installare le antenne e solo dopo questi ulteriori adempimenti il regolamento avrà efficacia giuridica. Riteniamo di non dover aggiungere null'altro, lascio all'intelligenza di chi legge la valutazione sulla strumentalizzazione elettoralistica che sta caratterizzando questa vicenda".
"SMENTITA DEL SINDACO AD ARIA FRESCA
Il Sindaco si riserva successivamente di rispondere compiutamente a tutte le fandonie che esponenti politici in cerca di visibilità elettorale da più parti stanno rovesciando sull'Amministrazione sulla vicenda dell'antenna Vodafone.
In relazione all'ultimo comunicato del Movimento Aria Fresca - pubblicato da organi di informazione - che attribuisce ad altri la propria patente di bugiardo, il sindaco Mario Stacca conferma quanto dichiarato finora nei comunicati del Comune. Si confermano anche le dichiarazioni rilasciate alla "Gazzetta" in quanto, come si può leggere nell'articolo citato, il commento riguarda l'inizio dei lavori "alla chetichella" come lamentato dal Comitato. Il sindaco non era a conoscenza dell'inizio di questi lavori dato che l'autorizzazione era stata rilasciata solo lo scorso 4 dicembre dallo Sportello Unico (che, ricordiamo, non è una struttura del Comune). Circa invece la localizzazione del sito è stato già affermato in Consiglio comunale che due erano i siti proposti dalla Vodafone alternativi a via Monti: via Treviso ed il piazzale di via Manzoni e gli uffici, valutata la situazione, hanno optato per il secondo, più lontano da case e scuole.
In questa fase il Sindaco è impegnato a risolvere la questione ed ha aperto un canale di dialogo con la Vodafone. Ricordiamo infatti a tutti che in questo bailamme di dichiarazioni, volantini e comunicati si sta perdendo di vista la sostanza del problema: l'antenna è a norma, è autorizzata dall'Arpa (Agenzia regionale di protezione dell'ambiente) e la Vodafone finora è stata risoluta a realizzarla nonostante il Comune abbia cercato di impedirlo. Se il Comune non fosse intervenuto oggi ci sarebbe un'antenna già bella e funzionante in via Monti, in mezzo alle case ed ancora più vicina ad una scuola. Il nostro auspicio è che la protesta dei cittadini induca l'azienda a rivedere le sue scelte.
E' una protesta che - mentre altri la strumentalizzano - noi condividiamo, non per la paura delle emissioni (ci sono gli enti competenti che stabiliscono se sono pericolose oppure no, non il Sindaco o i cittadini) bensì per la spontanea mobilitazione dei cittadini che non sono contrari alla tecnologia ma che in questo modo stanno promuovendo un esempio di cittadinanza attiva, riappropriandosi del loro quartiere, del territorio dove vivono.
Non vanno dimenticati inoltre gli ulteriori atti che sono stati prodotti: una delibera di Giunta ed un ordine del giorno unanime del Consiglio comunale (30 dicembre) che chiede la delocalizzazione dell'antenna.
Un'ultima precisazione: nei giorni antecedenti il Consiglio comunale e durante i lavori dell'Assise consiliare alcuni consiglieri si sono distinti nel giudicare gli atti posti in essere dagli uffici "illegittimi" in quanto esiste un regolamento approvato dal Consiglio comunale. Gli stessi, dimenticandosi di aver mentito e raggirato la popolazione, durante l'approvazione dell'ordine del giorno hanno proposto l'emendamento che di fatto ha cancellato il riferimento alle delibere di adozione del regolamento in quanto lo stesso deve essere riproposto all'attenzione del Consiglio per l'approvazione definitiva, deve essere corredato da un piano che individua precisamente i siti dove installare le antenne e solo dopo questi ulteriori adempimenti il regolamento avrà efficacia giuridica. Riteniamo di non dover aggiungere null'altro, lascio all'intelligenza di chi legge la valutazione sulla strumentalizzazione elettoralistica che sta caratterizzando questa vicenda".