Eventi e cultura
Andrea Scanzi ad Altamura per presentare "I migliori di noi"
Terzo appuntamento della rassegna letteraria "Magna Grecia Awards in Fest"
Altamura - domenica 11 dicembre 2016
Comunicato Stampa
Lo scrittore graffiante Andrea Scanzi sarà il protagonista del terzo appuntamento della rassegna letteraria "Magna Grecia Awards in Fest" lunedì 12 dicembre alle ore 20, presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura. L'evento rientra nel calendario di iniziative speciali per il Ventennale del "Magna Grecia Awards", premio dedicato alle eccellenze della cultura, della comunicazione e del sociale, che vedrà il suo gran finale nel Galà del 12 maggio 2017.
La firma de "Il Fatto Quotidiano" Andrea Scanzi presenta la sua nuova opera letteraria edita da Rizzoli "I migliori di noi". Il romanzo è incentrato sulla generazione dei padri, sulle cose che hanno perso e su quelle che hanno salvato. Una storia folgorante sull'amicizia e sull'amore.
L'autore aretino scrive: Fabio non si è mai mosso dalla città in cui è nato, ha un figlio lontano e un lavoro che non è diverso da molti altri. Max è tornato da chissà dove e chissà perché. Non ha niente e nessuno. Eppure, per i due che si rincontrano dopo quasi trent'anni, è come non essersi mai lasciati: le corse notturne in bicicletta, la musica, il vino. I cani, quelli salvati e quelli salvatori. Le promesse. E le risate, appoggiati al banco del solito bar. Certe amicizie rinascono come niente, ma si portano dietro anche quello che si voleva dimenticare: gli strascichi di una partenza improvvisa e dolorosa, il senso di colpa per una brutta storia, un perdono mancato. Tra un amore che nasce e un altro che certo non muore, l'attesa di una diagnosi incerta è il momento perfetto per capire cosa si è preso il tempo. E cosa ha dato. «Perché mi hai lasciato solo per tutti questi anni? Eravamo i migliori. I migliori di noi. Tra fratelli figli unici, non si fa».
La firma de "Il Fatto Quotidiano" Andrea Scanzi presenta la sua nuova opera letteraria edita da Rizzoli "I migliori di noi". Il romanzo è incentrato sulla generazione dei padri, sulle cose che hanno perso e su quelle che hanno salvato. Una storia folgorante sull'amicizia e sull'amore.
L'autore aretino scrive: Fabio non si è mai mosso dalla città in cui è nato, ha un figlio lontano e un lavoro che non è diverso da molti altri. Max è tornato da chissà dove e chissà perché. Non ha niente e nessuno. Eppure, per i due che si rincontrano dopo quasi trent'anni, è come non essersi mai lasciati: le corse notturne in bicicletta, la musica, il vino. I cani, quelli salvati e quelli salvatori. Le promesse. E le risate, appoggiati al banco del solito bar. Certe amicizie rinascono come niente, ma si portano dietro anche quello che si voleva dimenticare: gli strascichi di una partenza improvvisa e dolorosa, il senso di colpa per una brutta storia, un perdono mancato. Tra un amore che nasce e un altro che certo non muore, l'attesa di una diagnosi incerta è il momento perfetto per capire cosa si è preso il tempo. E cosa ha dato. «Perché mi hai lasciato solo per tutti questi anni? Eravamo i migliori. I migliori di noi. Tra fratelli figli unici, non si fa».