Associazioni
"Amnesty" in piazza, a favore della libertà di protesta in Russia
Striscioni, cartelli e scotch sulla bocca
Altamura - domenica 8 maggio 2022
16.24
Questa mattina, in piazza Duomo, l'associazione per i diritti umani Amnesty international ha tenuto un presidio nell'ambito della campagna nazionale "Stop alla repressione del dissenso in Russia" che si è tenuta in 30 piazze italiane.
Gli attivisti e le attiviste dell'organizzazione hanno esposto dei cartelli con alcuni degli slogan mostrati durante le proteste nelle città russe. Inoltre, simbolicamente, hanno manifestato tenendo la bocca chiusa con dello scotch.
"Dal 24 febbraio, primo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina - spiega Amnesty - migliaia di persone sono scese in piazza in molte città della Russia per manifestare il loro dissenso nei confronti della guerra. Le proteste, del tutto pacifiche, sono state disperse con una forza eccessiva e non necessaria. Secondo l'organizzazione non governativa russa per i diritti umani OVD-info, da allora sono stati arrestati oltre 15.000 manifestanti - molti dei quali sottoposti a pestaggi e condizioni di detenzione crudeli, inumane e degradanti - e sono state avviate decine di inchieste giudiziarie".
Di recente, inoltre, con l'inizio della guerra in Ucraina, il Parlamento russo ha approvato una legge che prevede elevate pene alla reclusione, fino a 15 anni, per coloro che pubblicamente gettano discredito sulle forze armate russe.
Gli attivisti e le attiviste dell'organizzazione hanno esposto dei cartelli con alcuni degli slogan mostrati durante le proteste nelle città russe. Inoltre, simbolicamente, hanno manifestato tenendo la bocca chiusa con dello scotch.
"Dal 24 febbraio, primo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina - spiega Amnesty - migliaia di persone sono scese in piazza in molte città della Russia per manifestare il loro dissenso nei confronti della guerra. Le proteste, del tutto pacifiche, sono state disperse con una forza eccessiva e non necessaria. Secondo l'organizzazione non governativa russa per i diritti umani OVD-info, da allora sono stati arrestati oltre 15.000 manifestanti - molti dei quali sottoposti a pestaggi e condizioni di detenzione crudeli, inumane e degradanti - e sono state avviate decine di inchieste giudiziarie".
Di recente, inoltre, con l'inizio della guerra in Ucraina, il Parlamento russo ha approvato una legge che prevede elevate pene alla reclusione, fino a 15 anni, per coloro che pubblicamente gettano discredito sulle forze armate russe.