Eventi e cultura
Altamura e la Liberazione nel 1943 nelle memorie di un soldato
Viene presentato il diario di Antonio Piccininni
Altamura - giovedì 21 marzo 2024
08.40
A chiusura della terza edizione di "Storie dal Campo - Rassegna Internazionale su luoghi e memorie del '900: "Liberazione, Altamura 1943", l'associazione Campo65 in collaborazione con Fortis Murgia Aps e Liceo Scientifico e Linguistico Federico II di Svevia, Altamura, presentano "I giorni dell'oppressione: Il diario di Antonio Piccininni". L'iniziativa è in programma venerdì 22 marzo, alle ore 20.00, al Teatro Mercadante.
"I giorni dell'oppressione", è un dattiloscritto redatto Antonio Piccininni che riporta la sequenza degli avvenimenti accaduti ad Altamura dal 9 settembre al 22 settembre 1943: dal giorno successivo all'annuncio dell'avvenuto armistizio con gli Alleati alla liberazione di Altamura. È la prima documentata e precisa descrizione degli avvenimenti registrati in quei giorni difficili in cui si manifestavano la reazione tedesca, le violenze. Altamura era occupata militarmente. Quanto sappiamo della storia della città durante i giorni dell'occupazione tedesca? Quali emozioni, tragedie, sofferenze, umiliazioni vissero i nostri padri? A queste domande aiuta a rispondere il diario di Piccininni di cui, a seguire, si riporta una scheda biografica.
Antonio Piccininni, l'autore, è un soldato di leva, classe 1919 del Distretto Militare di Bari, nato ad Altamura il 26 settembre 1919.
Dal 1930 al 1935 segue un regolare percorso di studi in seminario, a Gubbio, presso i Domenicani. Terminato il ginnasio va in noviziato a Pistoia e prosegue gli studi liceali a Genzano. In quanto religioso, afferente alla curia vescovile di Roma, è esonerato dagli obblighi di leva.
Ad aprile 1940 lascia il Seminario. Il 4 gennaio 1941 risponde alla chiamata alle armi per compiere gli obblighi di leva e l'8 gennaio 1941 viene destinato alla IXª Compagnia Sanità di Bari. Nel giugno del 1942 consegue a Bari la maturità classica, il 17 agosto 1942 viene aggregato all'Ospedale Militare di Riserva Policlinico di Bari e il 30 aprile 1943 viene trasferito all'Ospedale Militare Territoriale Carlo del Prete di Bari per rientrare il 6 novembre 1943, dopo la parentesi altamurana, alla IXª Compagnia Sanità di Bari.
Successivamente parteciperà alla guerra di liberazione e alle operazioni di guerra svoltesi nella penisola italiana: dal 6 novembre 1943 al 22 marzo 1944 col I° Raggruppamento Motorizzato nel 244 Ospedale da campo e, sino al 24 settembre 1944, nella 250 Compagnia Trasporti e rifornimenti del Gruppo di Combattimento "Legnano". Gli viene assegnata la Croce al Merito di Guerra. Durante tale periodo riesce a portare avanti i suoi studi universitari preparando gli esami nei periodi di pausa tra un combattimento e l'altro procurandosi i libri di testo e le dispense universitarie con mezzi di fortuna. Riesce quindi a conseguire la laurea in lettere e filosofia il 13 novembre 1946. Divenuto preside incaricato dell'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri "Francesco Maria Genco" di Altamura, contribuisce alla sua crescita fino al 1971, creando un legame con i suoi alunni che è rimasto indelebile nel tempo, nonostante il momento di grande conflitto che imperversava in Italia tra studenti e insegnanti. In questo periodo ha partecipato attivamente alla promozione di tutte le iniziative inerenti alla storia della sua città natale ed alla conoscenza dei suoi personaggi illustri, consolidando ulteriormente quel grande senso di appartenenza alle sue origini che lo ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni. Dal 1971 al 2007, anno della sua morte, ha vissuto a Firenze, insegnando e dedicando la sua vita agli studi delle materie umanistiche e alla realizzazione di varie opere letterarie.
"I giorni dell'oppressione", è un dattiloscritto redatto Antonio Piccininni che riporta la sequenza degli avvenimenti accaduti ad Altamura dal 9 settembre al 22 settembre 1943: dal giorno successivo all'annuncio dell'avvenuto armistizio con gli Alleati alla liberazione di Altamura. È la prima documentata e precisa descrizione degli avvenimenti registrati in quei giorni difficili in cui si manifestavano la reazione tedesca, le violenze. Altamura era occupata militarmente. Quanto sappiamo della storia della città durante i giorni dell'occupazione tedesca? Quali emozioni, tragedie, sofferenze, umiliazioni vissero i nostri padri? A queste domande aiuta a rispondere il diario di Piccininni di cui, a seguire, si riporta una scheda biografica.
Antonio Piccininni, l'autore, è un soldato di leva, classe 1919 del Distretto Militare di Bari, nato ad Altamura il 26 settembre 1919.
Dal 1930 al 1935 segue un regolare percorso di studi in seminario, a Gubbio, presso i Domenicani. Terminato il ginnasio va in noviziato a Pistoia e prosegue gli studi liceali a Genzano. In quanto religioso, afferente alla curia vescovile di Roma, è esonerato dagli obblighi di leva.
Ad aprile 1940 lascia il Seminario. Il 4 gennaio 1941 risponde alla chiamata alle armi per compiere gli obblighi di leva e l'8 gennaio 1941 viene destinato alla IXª Compagnia Sanità di Bari. Nel giugno del 1942 consegue a Bari la maturità classica, il 17 agosto 1942 viene aggregato all'Ospedale Militare di Riserva Policlinico di Bari e il 30 aprile 1943 viene trasferito all'Ospedale Militare Territoriale Carlo del Prete di Bari per rientrare il 6 novembre 1943, dopo la parentesi altamurana, alla IXª Compagnia Sanità di Bari.
Successivamente parteciperà alla guerra di liberazione e alle operazioni di guerra svoltesi nella penisola italiana: dal 6 novembre 1943 al 22 marzo 1944 col I° Raggruppamento Motorizzato nel 244 Ospedale da campo e, sino al 24 settembre 1944, nella 250 Compagnia Trasporti e rifornimenti del Gruppo di Combattimento "Legnano". Gli viene assegnata la Croce al Merito di Guerra. Durante tale periodo riesce a portare avanti i suoi studi universitari preparando gli esami nei periodi di pausa tra un combattimento e l'altro procurandosi i libri di testo e le dispense universitarie con mezzi di fortuna. Riesce quindi a conseguire la laurea in lettere e filosofia il 13 novembre 1946. Divenuto preside incaricato dell'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri "Francesco Maria Genco" di Altamura, contribuisce alla sua crescita fino al 1971, creando un legame con i suoi alunni che è rimasto indelebile nel tempo, nonostante il momento di grande conflitto che imperversava in Italia tra studenti e insegnanti. In questo periodo ha partecipato attivamente alla promozione di tutte le iniziative inerenti alla storia della sua città natale ed alla conoscenza dei suoi personaggi illustri, consolidando ulteriormente quel grande senso di appartenenza alle sue origini che lo ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni. Dal 1971 al 2007, anno della sua morte, ha vissuto a Firenze, insegnando e dedicando la sua vita agli studi delle materie umanistiche e alla realizzazione di varie opere letterarie.