Palazzo di città
"Altamura digitale": la Pubblica amministrazione cambia con un click
Il progetto presentato al Teatro Mercadante
Altamura - lunedì 27 ottobre 2014
13.37
Pubblica amministrazione, la rivoluzione digitale sbarca ad Altamura.
E' stato presentato ufficialmente al Teatro Mercadante, nel giorno della sua apparizione on line, "Altamura digitale", il nuovo sistema di modernizzazione della gestione dei rapporti burocratici tra cittadini e macchina comunale, che promette di mandare in soffitta con un click lungaggini, intoppi e soprattutto valanghe di carta da sempre croce e delizia della pubblica amministrazione.
"Una nuova piattaforma digitale – queste le parole del sindaco Mario Stacca nel presentare il progetto – con cui esternalizziamo il servizio di gestione finanziaria del comune. Sarà utile per le associazioni di categoria che ne faranno senz'altro un uso quotidiano. Il costo relativo, circa 300 mila euro, corrisponde a quanto versavamo ogni anno ad Equitalia per la bollettazione. E' un servizio efficiente che rimarrà a disposizione dell'ente anche dopo questa amministrazione".
All'avvocato Emanuele Carratta, di Servizi Locali Spa, partner tecnologico del progetto, è toccato illustrare visivamente le fasi di utilizzo individuale del sistema, dalla fornitura delle credenziali di accesso iniziale, tramite un codice personale e la firma digitale, alle varie sezioni previste all'interno: l'anagrafe civile, il catasto con i dettagli e le mappe dei fabbricati di proprietà del contribuente, il cassetto fiscale con la situazione dei pagamenti in merito ai tributi comunali, il diritto alle pubbliche affissioni, con la possibilità di visualizzare gli spazi liberi.
"E' una tappa intermedia in un percorso complesso di digitalizzazione – ha spiegato il dirigente comunale Francesco Faustino, responsabile del settore bilancio e finanza – fino a poco tempo fa i servizi erano spacchettati, senza una regia unitaria, con Equitalia a gestire la parte principale. Ora andiamo verso l'integrazione e la bonifica delle banche dati, costantemente aggiornati e collegati tra loro, e agganciati all'anagrafe tributaria. Con le PEC le comunicazioni tra comune e migliaia di imprese verranno dematerializzate. Già 560 mila euro sono state recuperate in questo modo dall'inizio dell'anno, senza dover ricorrere ad Equitalia".
Un modello, quello dei concessionari esterni, che il comune intende archiviare a breve, assieme alla valanga di avvisi cartacei mandati a fine anno, con relativo caos agli sportelli, promettendo certezza e monitoraggio dei risultati: "I comuni devono gestire autonomamente i tributi senza chiedere trasferimenti allo Stato, mentre i cittadini hanno diritto a poter pianificare e valutare gli investimenti finanziari, – ha concluso Faustino – occorrerebbe eliminare la Tasi, che ha creato solo confusione, mentre la riscossione coattiva non dovrebbe più essere gestita da Equitalia ed Agenzia delle Entrate".
Richieste, quelle degli enti locali, a cui non è semplice dare risposte rapide, come ammette il senatore Antonio Azzollini, presidente della commissione bilancio, intervenuto al posto dei colleghi assenti Francesco Boccia e Luigi Perrone: "Le leggi fiscali in Italia durano meno di un anno – dichiara – occorre pensare a istituti più duraturi. Poche regole e chiare, pagare il giusto e il meno possibile, con più dialogo tra istituzioni e una forma di autonomia temperata per i comuni."
E' stato presentato ufficialmente al Teatro Mercadante, nel giorno della sua apparizione on line, "Altamura digitale", il nuovo sistema di modernizzazione della gestione dei rapporti burocratici tra cittadini e macchina comunale, che promette di mandare in soffitta con un click lungaggini, intoppi e soprattutto valanghe di carta da sempre croce e delizia della pubblica amministrazione.
"Una nuova piattaforma digitale – queste le parole del sindaco Mario Stacca nel presentare il progetto – con cui esternalizziamo il servizio di gestione finanziaria del comune. Sarà utile per le associazioni di categoria che ne faranno senz'altro un uso quotidiano. Il costo relativo, circa 300 mila euro, corrisponde a quanto versavamo ogni anno ad Equitalia per la bollettazione. E' un servizio efficiente che rimarrà a disposizione dell'ente anche dopo questa amministrazione".
All'avvocato Emanuele Carratta, di Servizi Locali Spa, partner tecnologico del progetto, è toccato illustrare visivamente le fasi di utilizzo individuale del sistema, dalla fornitura delle credenziali di accesso iniziale, tramite un codice personale e la firma digitale, alle varie sezioni previste all'interno: l'anagrafe civile, il catasto con i dettagli e le mappe dei fabbricati di proprietà del contribuente, il cassetto fiscale con la situazione dei pagamenti in merito ai tributi comunali, il diritto alle pubbliche affissioni, con la possibilità di visualizzare gli spazi liberi.
"E' una tappa intermedia in un percorso complesso di digitalizzazione – ha spiegato il dirigente comunale Francesco Faustino, responsabile del settore bilancio e finanza – fino a poco tempo fa i servizi erano spacchettati, senza una regia unitaria, con Equitalia a gestire la parte principale. Ora andiamo verso l'integrazione e la bonifica delle banche dati, costantemente aggiornati e collegati tra loro, e agganciati all'anagrafe tributaria. Con le PEC le comunicazioni tra comune e migliaia di imprese verranno dematerializzate. Già 560 mila euro sono state recuperate in questo modo dall'inizio dell'anno, senza dover ricorrere ad Equitalia".
Un modello, quello dei concessionari esterni, che il comune intende archiviare a breve, assieme alla valanga di avvisi cartacei mandati a fine anno, con relativo caos agli sportelli, promettendo certezza e monitoraggio dei risultati: "I comuni devono gestire autonomamente i tributi senza chiedere trasferimenti allo Stato, mentre i cittadini hanno diritto a poter pianificare e valutare gli investimenti finanziari, – ha concluso Faustino – occorrerebbe eliminare la Tasi, che ha creato solo confusione, mentre la riscossione coattiva non dovrebbe più essere gestita da Equitalia ed Agenzia delle Entrate".
Richieste, quelle degli enti locali, a cui non è semplice dare risposte rapide, come ammette il senatore Antonio Azzollini, presidente della commissione bilancio, intervenuto al posto dei colleghi assenti Francesco Boccia e Luigi Perrone: "Le leggi fiscali in Italia durano meno di un anno – dichiara – occorre pensare a istituti più duraturi. Poche regole e chiare, pagare il giusto e il meno possibile, con più dialogo tra istituzioni e una forma di autonomia temperata per i comuni."