Territorio
Al via il censimento dei cinghiali per il 2011
Si svolgerà in quattro sessioni fino al 2 marzo. L'Ente Parco collaborerà con il Corpo Forestale e l'Università di Bari
Altamura - giovedì 24 febbraio 2011
09.30
Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, in collaborazione con il Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Parco del Corpo Forestale dello Stato, ha avviato da sabato 19 febbraio una campagna di censimento dei cinghiali tramite conte in battuta in tutto il territorio dell'area protetta. Le attività di censimento e conteggio, organizzate e coordinate dal personale scientifico del Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari e dal personale tecnico dell'Ente Parco, si svolgeranno in 4 sessioni fino al 2 marzo. La campagna vedrà impegnati, oltre agli operatori del Corpo Forestale dello Stato, gli operatori delle squadre di lavoro dell'Ambito Territoriale di Caccia (ATC), delle associazioni protezionistiche presenti sul territorio e volontari.
L'iniziativa si inserisce fra le azioni concordate dal Tavolo di concertazione composto dai rappresentanti dell'Ente Parco, dell'A.T.C. e dei Servizi Veterinari dell'ASL con l'ausilio dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. L'intesa fra le Province di Bari e di Barletta, Andria e Trani, che svolgono un ruolo di pianificazione faunistico-venatoria, e l'Ente Parco, chiamato a tutelate e gestire le risorse faunistiche all'interno dell'area protetta, è necessaria per giungere ad una gestione oculata dei cinghiali che non può prescindere dalla conoscenza di dati certi sulla consistenza delle popolazioni.
L'iniziativa si inserisce fra le azioni concordate dal Tavolo di concertazione composto dai rappresentanti dell'Ente Parco, dell'A.T.C. e dei Servizi Veterinari dell'ASL con l'ausilio dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. L'intesa fra le Province di Bari e di Barletta, Andria e Trani, che svolgono un ruolo di pianificazione faunistico-venatoria, e l'Ente Parco, chiamato a tutelate e gestire le risorse faunistiche all'interno dell'area protetta, è necessaria per giungere ad una gestione oculata dei cinghiali che non può prescindere dalla conoscenza di dati certi sulla consistenza delle popolazioni.