
Scuola e Lavoro
Al Liceo "Federico II di Svevia", si formano giovani ambientalisti
Gli studenti vengono educati all'amore e al rispetto della natura
Altamura - sabato 6 maggio 2017
Pollici "verdi" in su per il "Bosco della Pace tra i Popoli", il progetto avviato nel 2002 dal Liceo Statale Scientifico e Linguistico "Federico II di Svevia", con l'obiettivo di educare gli studenti all'amore e al rispetto della natura.
Alle spalle dell'edificio scolastico, si estende un'area verde di circa 4000mq, destinata a raccogliere le essenze arboree tipiche dell'habitat naturalistico del Parco nazionale dell'Alta Murgia. Frutto dell'idea dell'ex Dirigente Scolastica, nonché giornalista e scrittrice, Bianca Tragni, il progetto prosegue oggi con l'attuale Preside Giovanna Cancellara, che lo ha persino ampliato con la realizzazione di una vera e propria biblioteca a contatto con la natura.
Ieri, il primo passo di un lungo percorso è stato la piantumazione di un primo albero d'ulivo, arbusto caratteristico dell'hinterland murgiano. Oggi, il "Bosco della Pace" vanta invece un giardino di spezie dove i ragazzi coltivano, con il supporto dei propri docenti di Scienze della Terra, origano, rosmarino, salvia, serpillo e timo; un roseto costituito da diverse specie di rose tra cui canina, centifoglia e rossa; un piccolo frutteto, dove sono coltivati i frutti, descritti dagli autori latini come Catone il Censore e Virgilio nelle proprie opere e coltivati per secoli dai nostri avi, come ad esempio il melograno, il nespolo, il giuggiolo, il cotogno e così via. Lecci e Roverelli invece si ergono nella parte centrale del giardino, lì dove sono custodite anche alcune ombrellifere come l'anemone dei boschi, l'asfodelo, l'asparago, la cicoria selvatica, la ferula e l'orchidea selvatica.
L'amore per la natura di questi giovani ambientalisti è davvero a tutto tondo: oltre infatti a curare l'area verde con la massima attenzione e dedizione, hanno eretto assieme all'artista Angelo Monitillo, un 'Monumento alla Pace', realizzato interamente con materiali di riciclo e pezzi recuperati da cantieri di demolizione e posto all'ingresso del Bosco, quale emblema della sostenibilità ambientale.
Grazie ai finanziamenti dei Fondi Sociali Europei, inoltre, sono state realizzate altre opere: la sistemazione di pannelli informativi con le informazioni relative alle diverse aree, per guidare i visitatori lungo un percorso ben illustrato; una piazza con al centro una fontana in pietra di Minervino; la progettazione e costruzione di piccole e antiche architetture rurali come muretti a secco; un'area riservata alle piante di ambienti acquatici e alla raccolta dell'acqua.
I ragazzi infine hanno provveduto anche alla schedatura digitale, finalizzata allo sviluppo delle conoscenze basilari di botanica e biodiversità, relative alle piante coltivate nel bosco.
Alle spalle dell'edificio scolastico, si estende un'area verde di circa 4000mq, destinata a raccogliere le essenze arboree tipiche dell'habitat naturalistico del Parco nazionale dell'Alta Murgia. Frutto dell'idea dell'ex Dirigente Scolastica, nonché giornalista e scrittrice, Bianca Tragni, il progetto prosegue oggi con l'attuale Preside Giovanna Cancellara, che lo ha persino ampliato con la realizzazione di una vera e propria biblioteca a contatto con la natura.
Ieri, il primo passo di un lungo percorso è stato la piantumazione di un primo albero d'ulivo, arbusto caratteristico dell'hinterland murgiano. Oggi, il "Bosco della Pace" vanta invece un giardino di spezie dove i ragazzi coltivano, con il supporto dei propri docenti di Scienze della Terra, origano, rosmarino, salvia, serpillo e timo; un roseto costituito da diverse specie di rose tra cui canina, centifoglia e rossa; un piccolo frutteto, dove sono coltivati i frutti, descritti dagli autori latini come Catone il Censore e Virgilio nelle proprie opere e coltivati per secoli dai nostri avi, come ad esempio il melograno, il nespolo, il giuggiolo, il cotogno e così via. Lecci e Roverelli invece si ergono nella parte centrale del giardino, lì dove sono custodite anche alcune ombrellifere come l'anemone dei boschi, l'asfodelo, l'asparago, la cicoria selvatica, la ferula e l'orchidea selvatica.
L'amore per la natura di questi giovani ambientalisti è davvero a tutto tondo: oltre infatti a curare l'area verde con la massima attenzione e dedizione, hanno eretto assieme all'artista Angelo Monitillo, un 'Monumento alla Pace', realizzato interamente con materiali di riciclo e pezzi recuperati da cantieri di demolizione e posto all'ingresso del Bosco, quale emblema della sostenibilità ambientale.
Grazie ai finanziamenti dei Fondi Sociali Europei, inoltre, sono state realizzate altre opere: la sistemazione di pannelli informativi con le informazioni relative alle diverse aree, per guidare i visitatori lungo un percorso ben illustrato; una piazza con al centro una fontana in pietra di Minervino; la progettazione e costruzione di piccole e antiche architetture rurali come muretti a secco; un'area riservata alle piante di ambienti acquatici e alla raccolta dell'acqua.
I ragazzi infine hanno provveduto anche alla schedatura digitale, finalizzata allo sviluppo delle conoscenze basilari di botanica e biodiversità, relative alle piante coltivate nel bosco.